Recensioni e Interviste

Sarah Snyder: intervista alla cantante dei Deer Park Avenue

Sarah Snyder è una blogger, musicista, cantante e giornalista americana e insieme alla sorella Stephanie Snyder fa parte della band Deer park Avenue.

Nella sua carriera ha cantato con grandi artisti del calibro di Rick Springfield, Gregg Bissonette e Chad Smith, prima di fondare insieme a sua sorella i Deer park Avenue.

Noi l'abbiamo contattata e le abbiamo rivolto alcune domande.

 

Sarah Snyder, blogger di musica, giornalista e cantante. Come si definirebbe Sarah Snyder in poche parole?

"Mi definirei felice, persistente, indipendente, ambiziosa e riconoscente."

 

Stai lavorando con tua sorella Stephanie e sei un membro dei Deer Park Avenue. Raccontaci qualcosa di questo ambizioso progetto musicale.

"Questo progetto è qualcosa che io e mia sorella abbiamo messo insieme qualche anno fa in uno studio della California del Sud. Abbiamo sempre amato la musica e suonato assieme sin da quando avevamo quattro o cinque anni. Crescendo tra Long Island (New York) e l’Europa abbiamo suonato con gli amici in chiese, cover band, festival, matrimoni ed infine abbiamo cominciato a scrivere le nostre canzoni. Quando siamo tornate in California nostro cugino Gregg Bissonette ci ha portate nello studio di suo fratello Matt così abbiamo potuto registrare qualche demo e poco dopo sono nati i Deer Park Avenue. Il nome deriva dalla strada in cui siamo cresciute a Long Island dove ci sono capitate tutte le cose migliori, le case dei nostri amici erano lì così come le chiese, la nostra scuola di danza, le nostre pizzerie e rosticcerie preferite! Abbiamo registrato un paio di EP ed abbiamo pubblicato il nostro album d’esordio lo scorso anno. Siamo stati più che fortunati a suonare la nostra musica negli Stati Uniti, in Europa e nelle radio di tutto il mondo. Abbiamo anche lavorato con la strumentazione preferita e siamo endorser di brand come Audix Mics, Dixon Drums, Epiphone, Kickport, TRX Cymbals, Alvarez, OnBoard Research, Reference Cables oltre ad altri brand come Sonas Denim. I nostri fan sono di un supporto incredibile e siamo veramente grati a tutti quelli che fanno parte del nostro viaggio musicale."

 

Nel 2016 avete pubblicato il vostro album d’esordio. Raccontaci qualcosa di questo disco.

"Questo album proviene dalla nostra vita on the road. Siamo stati prevalentemente una live band per un paio di anni ed eravamo costantemente on the road ed abbiamo incontrato un sacco di persone che ci hanno aiutato e, naturalmente, persone che ci hanno ferito. Abbiamo una strofa nel testo di “I Know” in cui descriviamo questa parte delle nostre vite, “fixers and breakers, givers and takers”. Abbiamo imparato molto da ogni esperienza. Le canzoni di questo album sono storie che abbiamo visto e sentito da altre persone e provato sulla nostra pelle in questi anni di tour. Dai molti momenti difficili che abbiamo attraversato in questi anni on the road è scaturita la maggior parte dei momenti più belli delle nostre vite. Il viaggio stesso è uno dei migliori insegnanti e la migliore medicina perché apre gli occhi e cura mente e cuore."

 

Quali sono gli artisti e le band più influenti per te?

"Sono sempre stata una grande fan dei Foo Fighters. Dave Grohl mi ispira con la sua energia e creatività, la sua instancabilità e le sue canzoni rock che sono dei veri e propri inni assieme al suo modo di portare il rock nel mondo. Anche i Red Hot Chili Peppers hanno avuto una grande influenza, adoro il loro modo di suonare con una line up ridotta all’osso, ma con un sound così massiccio e funky. Mia sorella ed io siamo cresciute ascoltato vecchi gruppi rock come i Beatles e gli Who, adoro Pete Townshend, sono una grande fan del suo playing. Potrebbe non suonare tanti assoli, ma quelli che fa si inseriscono perfettamente nella canzone piuttosto che mettersi in mostra, una cosa che molti chitarristi hanno perso di vista. Il modo in cui suona la chitarra e la sua ritmica aggressiva ed esplosiva rendono le loro canzoni veramente potenti. Ho un enorme rispetto per tutto quello che ha fatto per la chitarra rock. Quando ero ragazzina ero ossessionata dai Green Day e dai Nirvana. Adoro il punk vecchia scuola, la Motown, il pop europeo e Bollywood. C’era un grande mix di musica nella nostra casa mentre crescevamo quindi abbiamo avuto influenze di ogni genere. Sono stata influenzata ed ispirata dai musicisti con cui suonavo nelle chiese da teenager. Il nostro buon amico di famiglia Jim Fielder, che era anche uno dei membri fondatori dei Blood, Sweat & Tears, era il leader della nostra band di chiesa e ci ha insegnato molto su come essere una band e su come bisogna ascoltarsi a vicenda. I nostri cugini Gregg e Matt Bissonette ci hanno influenzato molto sia a livello musicale che personale. Sono stati i nostri mentori musicali per molti anni e non saremmo mai andati così lontano se non fosse stato per loro."

 

Sei una dei votanti per i Grammys, che cosa ci puoi dire a proposito di questa affascinante esperienza?

"È un onore ed un privilegio essere parte di questa organizzazione! È successo tutto a Washington, D.C. dopo che abbiamo vinto l’Hard Rock Cafe Battle of the Bands. Uno dei giudici era un membro dell’Academy ed è stato così gentile da volerci sponsorizzare per farci diventare dei membri votanti della Recording Academy. Questo significa che io e mia sorella votiamo al ballottaggio dei Grammy Awards ogni anno ed assistiamo alla cerimonia. Ci sono delle persone veramente dotate che fanno parte dell’Academy e le abbiamo incontrate in molti posti sparsi negli Stati Uniti, dagli eventi sociali ai workshop educativi. Essere parte di questo gruppo ci tiene in contatto con un sacco di grande musica e mi ha aiutata ad essere un’ascoltatrice migliore sia ascoltando le canzoni in maniera più critica che apprezzando stili che prima non ascoltavo spesso."

 

Nella tua carriera hai lavorato, ed incontrato, artisti come Rick Springfield, Gregg Bissonette, Chad Smith, Joan Jett e altri. Che cosa ci puoi raccontare a proposito di questi grandi artisti? Che tipo di esperienza è stata questa per te?

"Sono state tutte delle esperienze grandiose! La cosa che mi ha colpito di più di questi incontri ed esperienze è stato capire che queste persone non sono tecniche anche se sono degli artisti brillanti da un punto di vista tecnico. Ma la cosa che mi ha davvero impressionato di più è stata la loro qualità in quanto persone. Ognuno di loro è stato grazioso, gentile, umile e divertente. Penso che questo dica molto su cosa voglia dire “farcela” nell’industria musicale. Devi essere più di un musicista di talento. Richiede infatti un carattere che persista e creda in ciò che stai facendo e che ti renda capace di essere gentile e costruire delle relazioni con le persone attorno a te. Queste sono le rockstar secondo me."

 

Credi che suonerete anche in Italia?

"Ci piacerebbe molto. Amiamo molto l’Italia. Sto anche cercando di imparare l’italiano. Speriamo di suonare lì presto. Abbiamo suonato in un paio di show privati e stati con band locali, il pubblico era incredibile."

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

"Al momento abbiamo appena pubblicato il nuovo album. Siamo veramente eccitati all’idea di condividere queste canzoni, ce ne sono 10 nuove ed originali, e abbiamo lavorato con Reto Peter, un incredibile produttore che ha lavorato con le nostre band preferite come Green Day, Modest Mouse e Counting Crows. È una persona così creativa ed ispiratrice con cui lavorare. Faremo anche più concerti quest’anno, un paio di festival ed abbiamo in cantiere anche dei video da sviluppare. Posteremo tutto sulle nostre pagine Facebook, Instagram, Twitter e sul nostro sito web. Gli altri progetti su cui stiamo lavorando sono il marketing ed il business dello sviluppo web legato alla musica con Flying Ace Media. Siamo stati fortunati a poter lavorare con delle fantastiche compagnie musicali, artisti, strategie di marketing digitale ed esperienze sul web. Ci siamo anche fatti molti amici grazie al nostro business dei quali molti sono diventati dei partner della nostra band. Tra la nostra band ed il nostro business abbiamo viaggiato senza fermarci fino a gennaio di quest’anno e finalmente ci stiamo prendendo una pausa. Abbiamo un’agenda veramente fitta d’impegni, ma riceviamo comunque un grande supporto dalla famiglia, dagli amici e dai fan. Le nostre vite ed i nostri cuori sono pieni. E di questo ne siamo davvero grati."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

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Tags: Ringo Starr, Intervista, Gregg Bissonette, Bon Jovi
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