Recensioni e Interviste

Pio Leonardelli: 40 anni di consolle e non sentirli

Non è certamente un personaggio che ha bisogno di presentazioni, vista la sua indiscussa cultura in campo musicale, un DJ storico ma non solo. Stiamo parlando di Pio Leonardelli.

Storico era anche il suo negozio di dischi in via Esterle a Trento che tutti certamente ricorderanno, un locale non molto grande ma un autentico e indiscusso tempio della musica che ha rifornito nei suoi 23 anni di attività, non solo DJ della regione ma anche veri e propri cultori della musica di qualità.

Nel settembre del 1977 comincia la sua carriera come DJ che, due anni dopo gli vale il patentino di DJ, riservato a chi per almeno due anni consecutivi prestava la sua opera nei locali.

Questo è solo l'inizio di una lunga e sempre più costante carriera che culminerà in un vero e proprio tributo in suo onore con la serata di sabato 2 settembre. (leggi l'articolo)

Infatti, è in programma una festa per celebrare questo importante traguardo che lo vede protagonista da ben 40 anni in consolle, in numerosi locali della regione e non solo.

Ad ospitare l'evento sarà la Fabbrica di Pedavena a Levico Terme, locale che si presta molto bene per eventi di un certo livello. Sì perché l'organizzazione ha ben pensato di chiamare un ospite d'eccezione per dividere la consolle con il festeggiato, proprio per permettergli di godere della sua festa cedendo il set nientemeno che a Stefano Sunny, (leggi l'intervista) noto in regione per le serate al Robin Hood di Rovereto nei mitici anni '80 e conosciuto su tutto il territorio nazionale e all'estero.

Non poteva mancare però l'amico da sempre, Dj Henry, protagonista in molte serate organizzate dall'ormai noto Carrozzone Eventi di cui Pio Leonardelli è l'anima musicale che, insieme alla regia curata da Chiara Mazzalai, ha portato in regione vari ospiti di grande caratura. Il tutto ovviamente condito dalle percussioni Live di Armandino Drums che da più di un anno è diventato parte integrante del Carrozzone Eventi.

Per i pochi, magari più giovani, raccontiamo in breve la storia di questo infaticabile DJ e dei suoi primi 40 anni in consolle. Primi perché Pio, come riferisce, non ha alcuna intenzione di "appendere le cuffie al chiodo" in quanto lui sostiene di avere sempre 25 anni.

Pio Leonardelli è uno dei DJ storici della città di Trento. Si avvicina alla musica fin da piccolissimo ascoltando le trasmissioni radiofoniche dei primi anni '70 e frequenta, come tanti altri ragazzi della sua età, le prime discoteche della zona.

Inizia come DJ nelle discoteche degli alberghi durante le stagioni invernali e presso “Radio Onda Azzurra” di Calceranica al Lago. Nel 1980 inizia a lavorare al Paradisi Star di Pergine Valsugana e da lì inizia la sua vera e propria carriera che lo porterà a girare nei locali più importanti, non solo regionali.

Nel 1987 apre a Trento il “DOC RECORDS” che in breve tempo diventa punto di riferimento per gli amanti della musica, in cerca non solo di buona musica ma anche di dischi rari. Non interrompe però la sua attività di DJ che lo porta anche in locali all'estero e a collaborare con DJ importanti.

Lo abbiamo contattato e gli abbiamo rivolto alcune domande.

 

Quando nasce la tua passione per la musica?

"La mia passione per la musica nasce nei primi anni 70. Frequentavo mio cugino che era "ammalato" di rock e quindi ascoltavo alcuni dischi insieme a lui. Ricordo ancora bene un disco dei Deep Purple  che si intitola "In Rock" del 1972, lo abbiamo consumato a forza di ascoltarlo. In quel periodo, inoltre,  c’erano le feste  nei paesi ed io andavo ad ascoltare la musica "dei più grandi. Successivamente nel 1975 mentre frequentavo le scuole I.P.I.A. di Villazzano, ho iniziato a frequentare alcune discoteche in città, come l' UFO di via Belenzani. Quello era un periodo bellissimo  e ascoltando le prime radio private ho iniziato a desiderare di imparare a "mettere su musica. Nel 1976 ho iniziato a fare un pò di pratica nelle discoteche che in quegli anni nascevano nelle cantine sotto casa, mettendo un pò di musica per gli amici che ballavano. Poi, nel 1979, ho iniziato a lavorare per Radio Onda Azzurra a Calceranica al lago. E' stata un'esperienza molto bella e utile che è durata per quattro anni. Dopo l'esperienza radiofonica ho fatto il DJ al Ristorante "Compet" a Vetriolo, allo Zip di Calceranica, al Paradise Star e anche al St. Luis di Mezzolombardo. Insomma li ho girati un pò tutti…"

Cosa rappresenta per te la musica?

"La musica è la mia vita. Rappresenta esattamente tutto quello che vorrei fare e che, fortunatamente, faccio da tanti anni. Ho avuto un negozio di dischi per 23 anni e sono circa 40 anni che faccio il DJ. Se non è passione questa….."

Come è cambiato il modo di fare musica in questi anni?

"E' cambiata molto. Una volta il DJ  era colui che cercava di creare la situazione e di "leggere" la gente che era presente nella sala per costruire la serata su misura. Adesso i DJ hanno solo voglia di mettersi in mostra e di essere al centro dell’attenzione perché non hanno alcuna cultura per la musica. Davvero hanno zero cultura musicale. L'EDM (Electronic Dance Music – ndr ) non è cultura musicale."

Raccontaci qualcosa del tuo genere musicale preferito.

"Davvero non è facile risponderti, ma ci voglio provare. Premesso che adoro tutta la musica, forse sono più vicino al genere jazz-rock-advangarde o anche al mix elettronico o al jazz rock tedesco come quello dei Guru Guru."

Cosa pensi della musica live nei locali di Trento?

"Organizzare musica a Trento è una cosa molto difficile perchè ci sono tanti gruppi e molto agguerriti fra loro. Ogni locale però ha un esigenza diversa, anche in base alla propria clientela. Per fare un "live" in un locale significa chiamare un gruppo che faccia tutta la sera la propria musica e quindi deve essere molto conosciuto oppure devono essere molto bravi a fare delle cover. Non è facile per un gestore di un locale a Trento fare musica live perchè devono capire la lor clientele e al tempo stesso proporre un gruppo valido." 

Il "Carrozzone Eventi" rappresenta senza dubbio una grande realtà nel panorama dell'organizzazione di eventi in regione. Cosa significa far parte di questa squadra?

"Insieme a Chiara Mazzalai abbiamo creato una bella squadra di lavoro e siamo molto affiatati. Siamo consapevoli di quello che facciamo ed è per questa ragione che ci mettiamo il massimo impegno. La gente però sembra averlo capito ed è per questa ragione che c'è tanta partecipazione ai nostri eventi."

Prossimamente ci sarà una grande festa per festeggiare i tuoi 40 anni di attività come DJ a dimostrazione del grande affetto che ti accompagna da anni. Te lo aspettavi?

"io ne parlavo con Chiara quando si parlava di esperienza nell'organizzare degli eventi importanti , cercando di intuire il genere di musica da proporre a distanza di tanti anni e se la gente poteva rispondere positivamente alla musica vintage o every green. Ma che mi preparassero una gran sorpresona assolutamente non me l ' aspettavo proprio… Che Chiara sia una bravissima coordinatrice e organizzatrice di eventi non avevo il minimo dubbio, ma nascondermi per mesi il progetto, devo dire che sono stati tutti dei grandi … sto parlando dello Staff del Carrozzone Eventi ……e Stefano Sunny… non me lo aspettavo davvero…"
 
Se l’unico DJ che non mai smesso di fare musica per quaranta anni. Dove hai trovato l’energia per un’impresa così speciale e che cosa provi a tagliare un traguardo cosi prestigioso?
 
"Diciamo che della mia grande passione per la musica si è aggiunta una voglia di condividerla con tanti amici e proporla nei locali. Poi nel 1977 non era cosi facile avere le idee chiare su come inserirsi nell ambiente della musica ,era un ambiente dove c'erano persone molto piu grandi di me. Quindi era una sfida dettata dalla grande passione e la voglia di farsi l'esperienza per portare a compimento il progetto. L'energia? Fa' parte del mio carattere, se mi metto in testa una cosa credimi che io arrivo fino in fondo, mi dispiace per quelli che pensano che stacchi per lasciare spazio a loro … .( magari per raggiunti limiti di età )  ma nell' ambiente si e' sempre detto che la musica non ha età … e poi come dico sempre …io ho sempre 25 anni."

Special Guest di quell’evento sarà DJ Sunny, cosa puoi dirci di lui e della vostra amicizia?

"Ecco qua …… Stefano Sunny…. Farmi trovare il flayer dell'evento con scritto sopra il nome di Stefano Sunny in consolle insieme a me è stato come una scossa elettrica ….. mi e' mancato il fiato dalla botta di adrenalina. Stefano è un amico, un grande Dj, un grande conoscitore della musica, poi il mio progetto della musica 70/80 / 90 …. rieditata è stato possibile grazie a lui ed è proprio grazie a lui  che ho potuto avere la musica per fare delle grandi serate. Sul mercato, detto anche dalla mia esperienza di aver gestito un negozio di dischi per ben 23 anni D.O.C. RECORDS a Trento non si trovano facilmente queste versioni con il quale sia per il suono e per il reedit fai la differenza. Certi DJ usano brani scaricati da You Tube… Stefano lo conosco da molti anni, a volte ci incontravamo da un grande grossista e producer di Modena , del mio grande amico Robertone. Il giovedi pomeriggio Stefano arrivava, con un altro grande Dj di nome Enzo Persueder  che lavoravano assieme al Bandiera Gialla  di Rimini."

Che progetti hai per il futuro?

"Avanti sempre a fare della musica un bene da condividere con tantissimi amici e imparare a guardare negli occhi la gente che balla felice, il resto viene da se. La musica è la mia vita." 
 
 
Stefano Leto – Onda Musicale
 
 
 
 

— Onda Musicale

Tags: DJ, Chiara Mazzalai, Intervista, Robin Hood
Sponsorizzato
Leggi anche
Fabio Zaccaria ci racconta la sua grande passione per i Pink Floyd
Bobby Watson: “Made in America” è un disco da non perdere