Recensioni e Interviste

Emi Baronchelli: “Ricordo come fosse ieri l’incontro con Robert Whitaker”

Domenica 12 novembre si terrà a Brescia "The Beatles Memorabilia Show", organizzato dall'Associazione Betlesiani d'Italia e in occasione del 25° anniversario della loro fondazione. 

Si tratta di una mostra assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati dei fab four, che comprende l'esposizione di dischi, vinili, posters, libri, strumenti musicali e molto altro. Presentatrice della kermesse sarà Emi Baronchelli, che ci ha raccontato del suo incontro con Robert Whitaker avvenuto nel 2008.

Ecco le sue parole:

"Fu forse l’inizio della mia carriera “beatlesiana”. Il 31 ottobre 2008. Rolando Giambelli mi chiamò per fare da interprete all’intervista a Robert Whitaker presso la wave gallery  di Renato Corsini a  Brescia."

"Mi trovai davanti un uomo anziano ma affascinante, subito cordiale, che, a differenza del riservato britannico che mi aspettavo,  mi si aprì subito parlandomi della sua famiglia e del cancro che lo stava divorando. Infatti non era per niente britannico, Brian e “i ragazzi” (ovviamente parlo dei Beatles!) lo avevano conosciuto a Melbourne nel loro tour australiano e da lì si era trasferito a Londra solo per lavoro. I ”ragazzi” avevano da subito apprezzato il suo “dark humour” e la butcher cover, (leggi l'articolo) il lavoro per cui fu ingaggiato, certamente rifletteva perfettamente questo spirito amaro e un po’ macabro."

"I Beatles erano diventati dei semi-dei, la gente voleva toccarli quasi per ottenere delle grazie, non potevano muoversi liberamente perché ovunque venivano assaliti da folle idolatranti che rischiavano di distruggerli, di farli a brandelli nella foga del loro amore sviscerato. Fu per questo motivo , quasi per una legge del contrappasso, che Robert volle ritrarli in tutta la loro umanità, nella carnalità dei brandelli di manzo e nell’atrocità delle teste di bambola mozzate (John, in realtà, propose di staccare la testa a Paul, il suo humour è sempre stato il più nero di tutti). Beatles = uomini in carne ed ossa, meglio “flesh and blood” come dicono gli inglesi, la carne e il sangue ritratti nella foto dei quattro “macellai”.

"La copertina che doveva contenere  la raccolta “Yesterday and today” scandalizzò terribilmente i produttori americani (leggi l'articolo) – NDR) al cui mercato benpensante  era rivolta, per cui Whitaker fu costretto a realizzarne un’altra. Quest’ultima, che venne temporaneamente incollata su alcune copie della precedente, alimentando in seguito un mercato accanitissimo di collezionisti di rarità, ritraeva i quattro con un grosso baule in cui stava seduto Paul…e questo darà una spinta in più alla famoso leggenda del  PID, Paul is dead, (leggi l'articolo – NDR) in quanto McCartney in questa immagine sembra in essere in una bara."

"Robert Whitaker in seguito collaborò ancora coi Beatles realizzando la copertina di Revolver assieme a Klaus Voormann. Ma in quell’occasione Robert Whitaker mi disse anche che lavorare con i Beatles era una cosa eccezionale perché bucavano l’immagine come nessun altro avendo una luce negli occhi che lui attribuiva alla genialità e che, alla mia domanda su chi, al momento dell’intervista possedesse la stessa luce, mi rispose “ in questo momento solo Amy Winehouse”…

"Non ho nessuna registrazione né trascrizione di quell’incontro ma un’altra cosa ricordo come se me la stesse dicendo adesso, complimentandosi per la mia traduzione: “and  in those shoes you can go anywhere”, indicando le mie scarpe rosse preferite (vedi foto). Forse non sono andata lontano ma certo ho proseguito nel mio cammino beatlesiano.

Se anche voi volete fare un’esperienza beatlesiana veramente eccezionale venite domenica 12 Novembre al Beatles museum di Brescia per il Beatles memorabilia show: lì potrete vedere una copia originale della butcher cover e molto altro. Io e il presidente dei beatlesiani italiani associati Rolando  Giambelli ci saremo, vi aspettiamo."

 

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Tags: Brescia, The Beatles, Paul McCartney, Emi Baronchelli
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