Recensioni e Interviste

Valerio Liboni: “Questa è la mia vita”, un nuovo album di inediti – L’intervista

È uscito lo scorso 27 settembre “Questa è la mia vita”, il nuovo album di canzoni inedite di Valerio Liboni, pubblicato da Egea Music.

È stato proprio il raffinato cantautore e music-maker, che lo scorso 1 ottobre, ha presentato in anteprima il suo nuovo disco, proprio nella sua città,Torino, di fronte ad un folto pubblico attivo ed entusiasta. Un evento sold-out, che si è tenuto nella raffinata cornice del ‘Circolo dei Lettori, e magistralmente condotto da Maurizio Scandurra, noto critico musicale, giornalista televisivo, e volto popolare di alcuni programmi di punta trasmessi su Raiuno e Raidue.

L’ultimo lavoro di Valerio Liboni, corona un’attività professionale di tutto rispetto che dura da 50 anni. Batterista, autore e leader di gruppi storici come I Nuovi Angeli, I Ragazzi Del Sole, La Strana Società, nel tempo, si è distinto all’interno del panorama musicale italiano anche come talentoso songwriter , scrivendo canzoni e collaborando con alcuni dei nostri più importanti artisti tra i quali, Fiorella Mannoia, Umberto Tozzi, Donatella Rettore, New Trolls, Dino, Mal, Little Tony, Gian Maria Testa, Wilma Goich, e molti altri. 

Una vita costellata di successi scritti per illustri colleghi, ma anche per se stesso, dal momento in cui Valerio Liboni, ad un certo punto della sua professione , opta per una sua carriera da solista, pubblicando 6 album propri,svariati singoli e scrivendo le musiche di storiche  sigle radiofoniche e televisive adottate dalle reti R.A.I, tra le quali “Il Festival di Sanremo”, “La Domenica Sportiva”, e “Alto Gradimento”.

Uomo dai modi eleganti, dotato di una signorile semplicità che fa da padrona, il cantautore torinese è figlio d’arte, suo padre Gianni Liboni è stato spalla storica del grande attore teatrale Erminio Macario.

“Questa è la mia vita” è un album da ascoltare, che emoziona,  scritto e suonato con il cuore da un artista che ha scelto la musica per sempre e che con questo nuovo disco ci riporta ai bei tempi, i tempi nei quali, per suonare era davvero necessario saper suonare.

Un cantautore che con le sue canzoni ci fa risentire la vera magia degli strumenti suonati dal vivo. Magnifici intrecci di note, una voce che interpreta e canta. Questa è la mia vitaè un album che già dal primo ascolto colpisce e convince.

L’ho contattato e gli ho rivolto le mie domande. È stato molto gentile, ecco l’intervista:     

 

Batterista, cantautore, compositore, produttore, scrittore, come si definirebbe Valerio Liboni?

“Prendendo in prestito una definizione di un cantautore di cui io da sempre vado pazzo, che è James Taylor , mi definirei come lui si definisce, un singer – songwriter, ovvero un cantante ed uno scrittore di canzoni. Io sono un autore che canta, che è passato dalla batteria alla composizione, soprattutto di testi. Nella mia vita professionale – ci racconta Valerio Liboni – ho lavorato molto allo studio G7 di Torino, uno studio dove si sono formati grandi artisti tra cui Umberto Tozzi, Guido Guglielminetti (compositore e produttore di Francesco De Gregori) ed anche di questo mio nuovo album (Questa è la mia vita) appena uscito. Io sono cresciuto con loro, anche artisticamente, ho fatto un tour intero con Umberto Tozzi, il tour ‘Intorno al mondo’. Mi definisco un songwriter, – continua il cantautore torinese – uno scrittore di canzoni a suo tempo prestato alla musica come batterista, anche se sono due anni che non la suono. La batteria ho sempre voglia di suonarla sia ben inteso, ma non ho più tante occasioni, ormai sono preso in una spirale diversa di lavoro. Il mio gruppo storico ‘I Nuovi Angeli’ si è sciolto, nel frattempo il mondo della musica è cambiato molto, adesso ci sono le basi, i musicisti sono sottopagati, insomma è tutto molto diverso dai miei tempi”.

 

Quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo della musica e quali sono stati gli artisti o le band alle quali ti sei maggiormente ispirato?

“In primo luogo i Beatles come tutti! Poi mi piaceva molto la musica della West Coast , per cui Crosby – Stills – Nash , Eagles, Joni Mitchell, Carly Simon, poi altri generi, Carole King fino ad arrivare anche i Led Zeppelin. Ascoltavo molto anche la musica italiana soprattutto quella degli anni ’60, e alcuni artisti di quel periodo poi li ho prodotti, Little Tony, Mal, Wilma Goich. In Italia, nel 1971, ho fondato il gruppo , ‘La strana società’, riuscimmo a piazzarci al primo posto della Hit Parade con il famoso brano ‘Pop Corn’ .

 

La musica cosa rappresenta per te?

“È la vita! Io non saprei fare nient’altro! Non so piantare un chiodo, non so prepararmi un uovo….”.

 

Oltre ad essere un musicista hai anche scritto un libro. Come è nato in te l’interesse per la scrittura?

“Mi è sempre piaciuto scrivere. Ho iniziato a sette anni. Fin da bambino, ho sempre vissuto tra le parole, tra i fogli scritti, tra i copioni, perché mio padre era la spalla di Erminio Macario il famoso attore e comico di teatro, mentre mia madre era un’amante della cultura, quasi una poetessa. Lei mi ha insegnato cosa vuol dire la cultura, l’educazione ed il rispetto. Mia madre era anche campionessa italiana di golf ” .

 

Lo scorso 27 ottobre è uscito ufficialmente il tuo nuovo album “Questa è la mia vita”. Puoi parlarci di questo tuo ultimo lavoro?

“È l’ultimo album della mia carriera! Ho già pubblicato 6 album da solista, alcuni dei quali sono andati molto bene, ho i miei fans che seguono quello che faccio, ho 69 anni e sono fiero di essere riuscito, con la musica, a vivere più che decorosamente. Ho scritto della canzoni che ho elaborato come fossero delle piccole sceneggiature, ho frequentato gli interpreti famosi che poi le hanno cantate, per carpire gli aspetti caratteriali che mi interessavano per poi legarli ai testi, per scrivere brani che avessero un senso. È così che sono nate alcune canzoni per Fiorella Mannoia, Mia Martini e Pippo Franco”.

 

Che progetti hai per il futuro?

“Ho organizzato una serie di concerti teatrali all’Elba, Roma, Campobasso. Non farò più tournée. Probabilmente mi riposerò un po’, ho una casa all’Avana, a Cuba…

 

 

   Carlo Zannetti – Onda Musicale

— Onda Musicale

Tags: James Taylor, Carlo Zannetti, Maurizio Scandurra, Fiorella Mannoia, Mia Martini, Francesco De Gregori, Donatella Rettore, New Trolls, Intervista, Umberto Tozzi
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