Recensioni e Interviste

Sound Project: intervista alla Pink Floyd Tribute Band che sarà a Trento sabato 13 febbraio

I SOUND PROJECT nascono a Rimini nel 2006, con un preciso, unico intento: riprodurre fedelmente la musica dei Pink Floyd.

Le suggestioni e le atmosfere della band inglese sono nettare per i musicisti del gruppo, che oltre a rappresentare una tribute band in rampa di lancio, costituisce soprattutto un progetto musicale (Sound Project appunto). Fondamentale, oltre alla passione e all’entusiasmo scaturiti fin dagli esordi, lo studio preciso delle peculiarità musicali e ritmiche dei brani targati Gilmour, Waters, Wright e Mason nonché degli arrangiamenti e il tentativo di riprodurre al meglio il loro sound.

A pochi giorni dalla loro attesissima esibizione all'Auditorium Santa Chiara di Trento, (leggi l'articolo) li abbiamo contattati ed abbiamo rivolto loro qualche domanda.

 

Chi sono i Sound Project e come nasce il vostro progetto?

"I Sound Project sono un gruppo di amici riminesi che, nel 2006 ha voluto condividere la grande passione della musica creando un “Progetto”  basato inizialmente sull’approfondimento delle musiche dei Pink Floyd per evolvere successivamente con la produzione di musica propria. Questo è il motivo per cui non abbiamo un nome che ci leghi indissolubilmente alla band inglese come hanno tutte le tribute band del nostro genere. La passione per lo studio, le emozioni, il fascino che tutt’oggi proviamo quando suoniamo il repertorio dei Pink Floyd è ancora molto forte e dopo 10 anni di lavoro crediamo che la nostra strada iniziale sia anche quella definitiva, essere a tutti gli effetti una Pink Floyd Tribute Band."

Impossibile non parlare dalla tournèe italiana di Gilmour dello scorso anno.

"La voglia di Pink Floyd è ancora tanta e non tramonterà mai. Non appena si presenta la possibilità di poter godere delle magiche note cantate e suonate direttamente dalle sapienti mani floydiane, il pubblico si affretta ad accaparrarsi i biglietti, esaurendo le disponibilità in pochissimo tempo. La stessa cosa è successa anche con il famoso Tour Mondiale di The Wall di Roger Waters, che, partito nei Palazzetti, ha replicato l’anno successivo negli Stadi."

Come giudicate il fatto che ai suoi concerti vi siano tantissimi giovani?

"La grandezza dei Pink Floyd sta proprio nel fatto che hanno creato musica eterna, che va oltre le mode del tempo. "The Dark Side Of The Moon", il disco che ha battuto ogni record di vendite, potrebbe essere tranquillamente una produzione attuale e se pensiamo invece che è stato creato più di 40 anni fa, beh questa è una cosa straordinaria. Lo stesso esempio si potrebbe applicare anche a tante altre produzioni Pink Floyd. I ragazzi di oggi, influenzati dai propri genitori, ancora appassionati floydiani, hanno la possibilità di approcciarsi alle origini della musica moderna, comprendere la genesi di alcune sonorità e le successive evoluzioni. David Gilmour è il capo scuola di questo modo di pensare e suonare la chitarra, i suoi passaggi morbidi, la sua capacità di mettere gusto e tecnica a disposizione della musica, sono delle perle alle quali le nuove leve devono attingere per completare il loro bagaglio musicale."

I Sound Project dedicano particolare cura ai suoni per creare le atmosfere tipiche dei Pink Floyd. Quanta cura e lavoro dedicate a questo aspetto?

"La capacità di ricreare le atmosfere tipiche dei Pink Floyd, passa principalmente attraverso la ricerca dei suoni e i suoi equilibri nelle esecuzioni. Questo è un lungo lavoro , difficile e affascinante allo stesso tempo. Sovente ci si trova ad ascoltare i brani originali e scoprire che al loro interno esistono suoni in secondo piano che pur non risaltando, contribuiscono alla creazione di un mix sonoro unico… Questa è la principale difficoltà di una Pink Floyd Tribute Band, saper cogliere e soprattutto riprodurre tutte queste piccole sfumature che unite nel loro insieme fanno la differenza."

Suonando le magiche musiche dei Pink Floyd regalate ai vostri spettatori un caleidoscopio di ricordi e di suoni. Che sensazione vi fa tutto questo?

"Le sensazioni che abbiamo quando suoniamo le musiche dei Pink Floyd sono veramente uniche. Il fascino che ci regala questa musica ci aiuta a creare un legame stretto col pubblico che percepisce tutto questo unendosi a noi come se fossimo un corpo unico e queste sono emozioni veramente incredibili. Il motivo per cui il nostro “Sound Project” è ancora vivo e forte ed esclusivamente e definitivamente Floydiano."

Siete una delle migliori tribute band dei Pink Floyd in Italia. Che ne pensate dell’ultimo disco di Gilmour “Rattle that Lock”

"Si percepiscono chiaramente le origini dell’autore con atmosfere e stile chitarristico inconfondibili, il tutto contrapposto a momenti in cui è chiara la strada intrapresa verso una ricerca ed un modo di fare musica del tutto innovativa."

Avete in programma di inserire nella vostra scaletta qualche brano di questo magnifico disco?

"Non abbiamo per il momento pensato di inserire brani del nuovo disco di Gilmour anche perché è talmente vasta la produzione dei Pink Floyd che occorrerebbe suonare per 5 ore ai concerti! Comunque non è esclusa questa possibilità."

"Animals" è uno dei capolavori della produzione della band inglese.  Avete in programma, in futuro, di inserire qualche brano nei vostri live di quel disco ?

"Certamente, abbiamo già in repertorio i brani del disco, credo uno dei più belli della produzione dei Pink Floyd e al tempo stesso uno dei meno gettonati."

Che progetti avete per il futuro?

"Abbiamo dedicato in passato i nostri Tour alle varie ricorrenze delle uscite dei Dischi, i 40 anni di The Dark Side Of The Moon, Wish You Were Here, il Tour di Pulse con due concerti memorabili, uno proprio a Modena organizzato dall’amministrazione Comunale in ricordo della tappa italiana del 1994 e l’altro lo scorso anno nella Repubblica di San Marino con Durga McBroom, la corista storica dei Pink Floyd, presente con noi sul palco, un’emozione unica! Prossimamente ci saranno i “compleanni” di Animals e di The Wall… chissà…"

I Sound Project sono su Facebook a questo indirizzo.

L'appuntamento è fissato per sabato 13 febbraio alle ore 21 presso l'Auditorium Santa Chiara di Trento per quello che si annuncia come un viaggio all'interno del magico mondo dei Pink Floyd attraverso l'ascolto dei loro brani più celebri.

I Sound Project sono: Leonardo Bollini: Voce e chitarra, Marco Calabrese: batteria, Claudia Ciuffoli: piano e tastiere , Massimo Marzaloni: chitarre, Luca Marzaloni: percussioni, sax, ewi e voce, Luca Pesaresi: chitarra solista e steel , Andrea Rossi: Basso e voce, Sophie Rossini: voce e cori

Collaboratori: Sara Fortini: cori, Irene Petitto: cori, Moira Mo: cori, Stefano Corrias e Pro Music: audio, Roberto Andreoli: luci

 

Stefano Leto

 

— Onda Musicale

Tags: Nick Mason, Rattle that lock, Rimini, Pink Floyd, PULSE, Wish You Were Here, Durga McBroom, David Gilmour, Luca Marzaloni, Roger Waters, Richard Wright, Animals, The Wall, The Dark Side of the Moon
Sponsorizzato
Leggi anche
Patty Pravo si racconta in esclusiva al nostro giornale
Intervista ai Wit Matrix, Pink Floyd tribute band