Recensioni e Interviste

Inside Vaporwave. Conosciamo Vaporwave Naples ナポリ

Un paio di giorni fa abbiamo conosciuto i ragazzi di Vaporwave Naples, un gruppo italiano attivo nella diffusione in Italia del genere Vaporwave, l’estetica dell'Internet.

Il gruppo è molto affiatato e parlare con loro è un piacere, in quanto dimostrano una grande disponibilità al dialogo. Abbiamo rivolto loro alcune domade.

 

Passo subito al sodo: che cos'è l’estetica Vaporwave?

“Poche entità sono riuscite a dare una definizione che si avvicina all'esatto significato ma una delle più appropriate che abbiamo letto per noi l'hanno data i membri del progetto musicale dei #FINTAGE, ed è questa: 

‘Da quanti minuti è composta l'esistenza di un essere umano? Immaginate dove e in che modo i vostri pensieri verranno dirottati un minuto prima di abbandonare questo mondo… La nostra riluttanza ad accettare la conoscenza dell'ignoto, così come descritto dalle istituzioni morali del nostro tempo, ci porta ad immaginare cosa produrrebbe la mente umana negli ultimi 60 secondi della sua vita.’ (Fintage)

Ecco cos'è la Vaporwave: è tutto quello che una persona assorbe nel corso della proprio vita, è violenza da parte del marketing televisivo, radiofonico e della rete.

La riluttanza a dover accettare queste influenze esterne, perché noi siamo fatti di queste cose ed è per questo che il Movimento Vaporwave nel mondo sta cercando un metodo per dialogare col vecchio e salvare dal passato gli elementi che possono esserci utili nelle battaglie future.

Significa imparare dalle azioni passate del proprio nemico.”

 

Chi sono gli admin di Vaporwave Naples nella vita reale?

“Gli admin di Vaporwave Naples appartengono ad una fascia di età che va dai 24 ai 33 anni, sono un collettivo di persone e personaggi, alcuni sono stati in passato popolari nell'ambito artistico ma vogliono rimanere nell'anonimato per una questione morale e di scelta di vita.”

 

Degli anonymous, insomma… proprio come sono i netizen ("netizen", fusione di "net" + "citizen, significa appunto “cittadini dell’Internet”, n.d.R.).

“Si, nella vita reale sono individui anonimi, difficilmente riuscireste a dire: 'quelli sono gli admin di Vaporwave Naples!'. È questo che ci piace in verità: essere nel più totale anonimato. Per lo più sono persone che la mattina lavorano… Alcuni studiano, altri lavorano da casa in remote dal loro pc, tre sono musicisti, alcuni lavorano nell’information technology, altri di cinema, chimicamarketing…”

 

È interessante notare come rientriate tutti nel periodo dei nati fra la metà degli anni ’80 e la metà degli anni ’90. Proprio la fascia da cui la vaporwave trae la sua estetica. E i vostri lavori sono molto eterogenei. Da quanto è online la pagina “Vaporwave Naples ナポリ”?

“La pagina è su Facebook dall'11 dicembre 2014 (il nostro 4 2 0 ) e tra pochi giorni raggiungeremo quota 10.000 ‘like’.

Ma ciò che è fondamentale, più che il numero di persone che ci seguono è la loro qualità: i contenuti postati, le discussioni che vengono accese, la loro visione dei post che pubblichiamo. Siamo onoratissimi di avere questo pubblico che cresce giorno per giorno e regala tante soddisfazioni.

Potremmo elencare alcuni nomi delle persone che sono sempre pronte lì, con il loro ‘like’ o con i loro commenti, ma potremmo peccare di ricordare qualcuno. I ragazzi sanno che ci riferiamo a loro.

Queste sono persone che ci seguono dal primo giorno e per noi è come se fossero loro stessi degli admin perché veramente ce li portiamo nel cuore.”

 

Pregi e difetti.

“Il nostro più grande pregio è la sincerità ed il nostro più grande difetto è… la sincerità.”

 

Perché avete deciso di creare una pagina che parli proprio di Vaporwave?

“All’epoca decidemmo di aprire una pagina perché in quest'era digitale conosciamo persone che hanno smesso di essere persone e si sono aperte una pagina (lo dice ridendo, n.d.R.), poi perché alcuni di noi sono transumanisti.

La vaporwave si rivolge proprio a tale realtà (il transumanesimo è un movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive, ai fini di migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l'invecchiamento, passando per la modifica del corpo tramite le nuove tecnologie. n.d.R.).

Molti di noi non riescono a collocare nella vita sociale il concetto di Vaporwave. Il nostro è un punto di incontro.”

 

Siete i primi a parlare di Vaporwave o vi ispirate a qualcuno?

“No, non siamo i primi. Nel mondo esistono grandi realtà interessanti, noi seguiamo questa realtà dagli albori, quando eravamo veramente quattro capre.

Siamo molto gelosi dei contatti che abbiamo e della diffusione del pensiero Vaporwave.

La società di oggi è liquida (citano il sociologo Zygmunt Bauman, n.d.R.e a volte ci chiediamo se non stia facendo un danno alle coscienze che si approcciano alle nuove forme avanzate di comunicazione.

Ci ispiriamo (e dobbiamo dirlo) a molti film di metà '80 inizi '90, alle pubblicità invasive subite fin da quando eravamo bambini, che hanno alterato nella nostra età adulta il modo di interpretare la realtà.

Ma con una premessa: ‘non siamo assolutamente sottomessi al regime capitalistico: anzi, in un certo qual modo odiamo i suoi contenuti ed è per questo che spesso usiamo la simbologia del prodotto globale contro esso stesso per ridicolizzarlo’.”

 

Come avete conosciuto la Vaporwave, quali sono state le influenze che vi hanno portato a conoscere questo genere?

“Abbiamo conosciuto la Vaporwave all'estero, in un pub, mentre sorseggiavamo una bevanda analcolica (sidro di mela).

Li vi erano quattro giovani ragazzi molto concentrati nell'ascoltare musica da una piattaforma musicale. Ci avvicinammo, e all'inizio non comprendevamo cosa li attirasse.

Sembrava un misto tra chillout e i Righeira ed aveva qualcosa di down tempo. Non riuscimmo a dormire, quella notte, anche perché alcuni dei nostri admin nella vita producono musica. Così ci informammo per capire nei giorni successivi se quel genere avesse un nome.

Ci accorgemmo in quei giorni che stavamo vivendo in prima persona la fine di un'epoca. E l'inizio di un'altra.

 

Qualcuno parla di Manifesto, in rapporto alla Vaporwave. Voi cosa ne pensate?

“Manifesto? Più che manifesto è un volantino: siamo ancora agli inizi e già esistono vari sottogeneri della Vaporwave: la Vaporwave sta entrando nel rap, nella dub step e nella musica da clubbing.

Non ci aspettavamo tutto questo, sta andando più veloce dello stesso pensiero per il quale era nata.
Inoltre si sta evolvendo in arte grafica, in video art, in light art e così via.

La vaporwave per sua natura non può essere un manifesto con delle regole, molti l'hanno associato al manifesto del partito comunista ma non è così.

Essendo essa un moto totalmente dissociato da quello che era il politichese del passato è essa stessa paradossalmente identitaria, ma allo stesso tempo muta in continuazione, un giorno forse scopriremo l'algoritmo matematico del ‘che cos'è la Vaporwave’.”

Come considerate la situazione del genere in Italia?

“In Italia non si prende sul serio il genere.

Solo pochi hanno compreso che cos'è ma spesso ricadono in errori stupidi come i soliti rallentamenti e tanti si ostinano a non collaborare nei brani: nel senso che si, va bene campionare qualcosa di vecchio o di nuovo, ma ci vuole pure qualcosa di personale all'interno dei brani.

Non ci si improvvisa artisti solo perché di fianco al brano c'è scritto ‘vaporwave version’.

Questo ci fa arrabbiare molto, sappiatelo.”

Avete una playlist da consigliare ai lettori?

“Oh, certo. Attendevamo questa domanda. La playlist che consigliamo è la nostra (ride) e si chiama Vaporwave Naples ナポリ – #first A L B U M selection. Si trova su SoundCloud, eccovi il link

 

Vi ringrazio, è stato davvero piacevole parlare con voi.

“Tutto lo Staff di Vaporwave Naples ナポリ R I N G R A Z I A  Onda Musicale, e cogliamo l’occasione anche per salutare gli amici di Tassony, Quadratox, Vaporwave Torino, Vaporwave Italy.”

 

L’intervista si chiude. Ciò che emerge è gruppo molto interessante ed affiatato, che trae spunto nel passato per smuovere il proprio futuro. Nell’attesa di conoscere più a fondo questa realtà, facciamo i migliori auguri ai ragazzi di Vaporwave Naples ナポリ, congratulandoci con loro per gli ormai prossimi 10000 fan.

 

Michele Venuti – Onda Musicale

— Onda Musicale

Tags: Michele Venuti
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