Recensioni e Interviste

Enea Barzaghi: giovanissimo genio del blues

Quando si va ai concerti, in questo caso il Blues Made in Italy, è più che normale gustare della musica suonata sia da ragazzi della mia età che da persone che potrei considerare i miei zii o simili. La cosa incredibile è vedere un giovanissimo alle prese con la chitarra che sviscera Jimi Hendrix e blues senza alcun problema.

Ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con lui ed i suoi genitori. Enea Barzaghi, dunque, nasce a Melzo (MI) il 29 ottobre del 2007 ed abita con la madre, il padre ed il fratellino a Trezzo sull’Adda.

Nato, letteralmente, con la chitarra in mano perché già ascoltava blues quando era nella pancia della madre, ma andiamo con ordine.

 

Quando e come hai cominciato a suonare?

“Suono da 2 anni perché papà suonava già del blues – ci racconta Enea – e poi sono andato a scuola di musica nel mio paese. Ho poi preso lezioni da due maestri, uno di Trezzo ed uno di Bergamo, anche se improvviso molto ad orecchio.”

Come ha ricordato il padre, “sta imparando solo ora la teoria perché, se si vuole diventare musicisti, è indispensabile”.

Quali sono i tuoi artisti preferiti?

“Per me Stevie Ray Vaughan è il numero uno! (Come dimostrato dalla maglietta ndr) Poi ascolto molto il vecchio blues come Muddy Waters, Buddy Guy, B.B. King, Eric Clapton, ma mi piace molto anche il suono dello slide sulle cigar box.

Come hanno ricordato i genitori, “oltre al blues degli anni ’20 abbiamo anche visto il concerto di Joe Bonamassa. Inoltre non ci sono tanti bambini al suo livello”

È la tua prima volta qui al Blues Made in Italy?

“Sì, è la mia prima volta qui e non ho mai visto i musicisti con cui ho suonato oggi (basso, batteria e voce – ndr), ma prima avevo suonato in qualche bar o con mio papà e degli amici”

Che chitarra usi?

“Una Telecaster Blackbeard fatta da un liutaio molto bella e versatile. Pesa solo 3,3 kg ed ha tante seletture dei pick – up” – ha dichiarato entusiasta il giovanissimo Enea.

Com’è la tua giornata tipo dopo la scuola?

Dopo la scuola torno a casa e mi esercito con la chitarra. Prima da solo e poi faccio degli esercizi con il papà al basso. Anche con mio fratello Giona di cinque anni che sta imparando la batteria e va molto a tempo”

Cosa vuoi fare da grande? Qualche sogno nel cassetto?

“Da grande voglio diventare un chitarrista professionista, ma come dicono i miei genitori – conclude il giovanissimo chitarrista – non devo tarscurare la scuola perche è molto importante.”

 

Più chiaro di così! Sono certo che sentiremo presto parlare di Enea Barzaghi, tenetelo d’occhio!

 

Vanni Versini – Onda Musicale 

 

— Onda Musicale

Tags: Blues, Joe Bonamassa, Vanni Versini, Buddy Guy, Blues Made in Italy, Muddy Waters, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix, B.B. King
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