Recensioni e Interviste

Massimo Varini: intervista al grande chitarrista italiano

Mssimo Varini è un chitarrista, insegnante e produttore artistico. Nasce a Reggio Emilia il 30 luglio 1970 ed inizia a suonare nei primi anni '80 all'età di 12 anni. 

Prende lezioni di chitarra da Paolo Lancellotti (allora batterista dei Nomadi) per poi proseguire con gli studi presso l'Accademia di Muisca, dove ha insegnato fino al 1993.

Nella sua carriera vanta collaborazioni prestigiose come quelle con Eros Ramazzottii, Vasco Rossi, Nek e molti altri ed è considerato uno dei chitarristi italiani fra i più autorevoli ed apprezzati sia in Italia che all'estero. Da tempo dedica molte delle sue risorse alla didattica.

Lo abbiamo contattato e gli abbiamo rivolto alcune domande, alle quali lui ha risposto con entusiasmo.

 

Chitarrista, arrangiatore, session man, insegnante e produttore. Come si definirebbe Massimo Varini?

"Mi piace definirmi musicista – ci racconta Massimo – mi appassiona tutto quello che sta intorno alla musica."

A quali generi o gruppi musicali ti sei ispirato nel tuo percorso di crescita musicale?

"Ho iniziato con i Nomadi, ma le prime canzoni “soliste” erano degli Shadows. Poi quando mi fecero scoprire Van Halen fu uno shock! Da lì è partito tutto quanto, con i vari Satriani, Vai, Malmsteen e tanti altri; poi verso il 2006 è iniziato l’amore per la chitarra acustica dopo aver visto dal vivo personaggi come Stephen Bennet, Tommy Emmanuel e tanti altri."

Da molti anni hai dato particolare importanza alla didattica, con percorsi molto significativi. Cosa rappresenta per te questo passaggio della tua carriera?

"Ho iniziato a scrivere sulle “riviste specializzate” nel 1995, poi nel 1997 il primo metodo in video VHS… poi non mi sono più fermato. Per me rappresenta un impegno costante, una grande passione che vivo con grande serietà! Ho rifiutato lavori in studio perché avevo seminari o lezioni già fissate. Per me la Didattica non è un “riempibuchi” rispetto al lavoro di turnista/arrangiatore etc.; ma è il mio “core business”."

Nella tua prestigiosa carriera di chitarrista vanti molte importanti collaborazioni con alcuni dei più grandi musicisti italiani, fra i quali ricordiamo Nek, Laura Pausini, Antonacci, Mina, Vasco Rossi. Come si arriva ai tuoi livelli di preparazione e di tecnica?

"La preparazione deriva dallo studio e dall’avere una mentalità molto aperta, poi serve un trampolino di lancio, un’occasione di mettersi in mostra. Io dico che “il treno” passa raramente, ma quando passa devi avere già comprato il biglietto, altrimenti il capotreno ti fa scendere! Il treno è l’occasione, il capotreno è il “datore di lavoro/artista/arrangiatore/produttore” e il biglietto è lo studio, la gavetta, l’esperienza."

Che cosa rappresenta per te il “live” ed in particolare che rapporto hai con il pubblico che ti segue ormai da anni?

"Il Live “da solo” in acustico, in un teatro… è il momento più alto, più gratificante. Suonare dal vivo con Artisti Pop è gratificante ma bisogna ricordarsi che si lavora affinchè il “sogno” che si realizzi è quello dell’Artista e spesso (non sempre) il 99,99999% del pubblico è interessato all’Artista e sarebbe presente anche se il musicista fosse un altro!"

Sei endorser della Eko, prestigioso e storico marchio italiano. Parlaci di queste chitarre.

"In realtà non sono Endorser Eko ma sono il Project Leader del rilancio del brand. Curo tutti gli aspetti del marchio – ci spiega Massimo –  dalla scelta dei legni alla grafica delle etichette, alle foto etc. etc.; ovviamente non da solo… sono una sorta di “allenatore” che cerca di gestire una squadra di professionisti: liutai, aziende, grafici, consulenti, responsabili comunicazione e marketing, commerciali."

Per i nostri lettori chitarristi, parlaci delle tue chitarre. Ne hai una alla quale sei affezionato in modo particolare?

"Ho una Hamer (Centaura rossa) dal 1993 e la mia Hamer #1 (Mirage) dal 1995… quest’ultima è certamente la chitarra  a cui sono più affezionato."

Che ampli ed effettistica usi in modo particolare, sia in studio che nei live?

"Dovremmo scrivere mooooolte pagine. Uso tanti ampli, pedali, effetti… di tutto! Sono però affezionato agli ampli che costruisce il mio amico Marco Brunetti, ai Marshall e ai Fender che ho, che sono degli anni ’60; poi tanti pedali e come effetti adoro gli Eventide."

Nel 2016 è uscito il tuo ultimo disco dal titolo RomanticaMente. Parlaci di questo progetto che è il tuo ottavo lavoro individuale.

"I miei dischi elettrici sono usciti tanti anni fa: Progetto Fusione, Progetto Fusione  II La Vendemmia, Massimo Varini Trio; poi in acustico MY SIDES, ANACRUSIS, URBAN GUITAR, RELAX and SLEEP at 432Hz; RomanticaMente. Il titolo ha 3 significati che sono Romanticamente, Romantica e Mente… Dalla forma intera dell’avverbio “Romanticamente”, con Sentimento, in modo Romantico, prendo il significato più profondo che da il senso a tutto questo album. Romantica e Mente sono invece le parole che vanno a delineare la modalità di scrittura di ciascun brano… c’è un fondo di romanticismo in ognuno dei miei brani  – prosegue il chiarrista emiliano – perché anche i brani apparentemente più tecnici o veloci, hanno una dedica specifica, un momento di ispirazione scatenante l’emozione; la “mente” è sempre presente per organizzare e riorganizzare le parti create di getto, quando non addirittura essere il vincolo di scrittura per poter veicolare nettamente e chiaramente le immagini e le emozioni in una direzione musicale che porti a ricreare profumi musicali specifici."

Da sempre sei molto presente ed attivo sui social network, che cosa rappresenta per te questo modo “virtuale”?

"Si tratta di uno strumento potente e divertente… un modo di essere a contatto con i fans e anche con chi non lo è. Molti mi seguono pur non essendo fan della mia musica, ma magari sono “allievi virtuali” o semplicemente apprezzano il mio modo di comunicare."

Che progetti hai per il futuro?

"Sono sempre pieno di progetti… quello che manca è il tempo! Generlamnete li divido in “macro sezioni”:

Didattica: a Francoforte viene presentato il mio Basic Guitar Course che è la versione internazionale del mio Fingerboard volume 1; poi usciranno in inglese anche Technique Workout (Tecnica Razionale). Per l’Italia sto lavorando al volume 2 di Fingerboard; sull’E-Learning per il Laboratorio Musicale Varini in aprile completeremo il corso Intermedio 2 di Chitarra classica, elettrica ed acustica, oltre al corso INT2 di Teoria, solfeggio ed Ear Training. Ho alcuni Seminari in programma tra aprile maggio e giugno oltre a qualche concerto in acustico insieme a Ross (Rossella Zanasi).

Eko Guitars: dopo il blocco da parte del CITES del Palissandro sto riorganizzando il catalogo ed uscirà una nuova chitarra (direi settembre ottobre) sarà una chitarra moooolto importante! Poi la linea di corde Anti-rust si espanderà parecchio, poi plettri in legno e altre chitarre modello Relic.

Musica: sono usciti da qualche mese i dischi di Vasco e Mina/Celentano… nel prossimo periodo devo registrare l’album di un paio di importanti Artisti (ma non posso anticipare nulla!)."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

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— Onda Musicale

Tags: Massimo Varini, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Nomadi, Van Halen, Shadows
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