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“Opera”: incubo a teatro

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Si sa che nel mondo del teatro la superstizione e la scaramanzia sono due elementi non da poco e presenti sia a livello professionistico che dilettantesco.

Tra le superstizioni più conosciute vi è la convinzione, in particolare tra gli attori shakespeariani, che l’opera Macbeth porti con sé una tremenda sfortuna solo a nominarlo, figuriamoci a rappresentarlo in versione film horror!

In questo suo decimo film del1987, Dario Argento, narra le oscure vicende dietro ad una particolare trasposizione dell’opera di William Shakespeare, ma andiamo con ordine.

Sono le prove generali della prima e le note di soprano e tenori riecheggiano nel teatro assieme al gracchiare dei corvi, animali chiave della pellicola, che guardano incuriositi la scena. Disturbata dall’ennesimo rumore del pennuto la soprano esce dal teatro scocciata e viene investita da una macchina rompendosi una gamba.

Tutto sembra dunque perduto, ma si sa che in questi casi c’è sempre qualcuno pronto a sostituire l’attore – cantante. È sera, piove, si odono le note del Macbeth nell’appartamento della soprano Betty (Cristina Marsillach), ma poi squilla il telefono.

Dall’altro capo del telefono una voce misteriosa chiede “sei tu Betty?” e, dopo una titubante risposta, prosegue stasera debutterai tu, sarai lady Macbeth per poi riagganciare. Betty è sbigottita anche perché la notizia le viene comunicata ufficialmente pochi minuti dopo la strana telefonata dalla sua agente Mira (Daria Nicolodi).

Innervosita dal fatto di dover interpretare una parte così importante, Betty raccoglie tutto il suo coraggio e sale sul palcoscenico con una strana scenografia voluta da Marco (Ian Charleson), regista horror ora votato al teatro.

Ci sono infatti corvi, un grande teschio appeso in alto, cadaveri di soldati e perfino una carcassa d’aereo, ma non è l’unico fatto inquietante. Mentre lei canta una maschera viene uccisa da un assassino che guardava il tutto con il binocolo, ora insanguinato, facendo anche cadere un riflettore.

Incidente a parte lo spettacolo è un successone e Betty riceve i complimenti del commissario Alan Santini (Urbano Barberini) e dell’aiuto – regista Stefano (William McNamara) nel suo camerino.

È notte fonda nel teatro e l’assassino, che questa volta brandisce un affilato coltello, squarcia il vestito di scena di Betty per poi uccidere ridendo dei corvi che si erano liberati dall’apposita gabbia in cui erano rinchiusi.

Betty, intanto, ha appena passato una notte con Stefano quando al risveglio viene tramortita e legata ad una colonna dal misterioso assassino che, non contento, le fissa sotto le palpebre del nastro adesivo con attaccati degli spilli per non farle chiudere gli occhi costringendola così a vederlo trucidare l’aiuto – regista.

Inizia così una spirale di morte e disperazione che coinvolgerà sia Betty che tutto il resto della compagnia teatrale ormai bersaglio di un folle assassino!

Detto questo analizziamo la colonna sonora che mischia perfettamente la musica d’opera, come è ovvio che sia, con l’heavy metal ed altre sonorità più gotiche ed inquietanti.

Come accennato in precedenza che opera sarebbe senza il Macbeth di Giuseppe Verdi, Un bel dì vedremo interpretata da Mirella Freni ed i passaggi da Norma e La Traviata da Maria Callas?

Tra i pezzi più inquietanti si annovera il tema principale di Opera del tastierista Claudio Simonetti (Goblin) che firma anche altri duepezzoni quali Crows e Confusion.

Sospese nel tempo sono invece le tre composizioni di Brian Eno e del fratello minore Roger come White Darkness, From the Beginning e Balance.

Da ricordare poi l’intervento dell’ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman che, assieme al chitarrista Terry Taylor, firma un altro tema di Opera assieme a Black Notes.

Per quanto riguarda invece la parte più heavy metal Argento si è rivolto al gruppo italiano degli Steel Grave, che canta due energici e lanciati pezzi come Knights of the Night e l’omonima Steel Grave, ed a quello svedese dei Norden Light che firma l’epica No Escape.

Praticamente una combinazione vincente che, assieme all'intrigante storia e la regia dell'Argento migliore, rendono il film un vero e proprio cult movie!

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

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Tags: Bill Wyman/The Rolling Stones/Giuseppe Verdi/Dario Argento/Opera/William Shakespeare/Brian Eno/Vanni Versini/Goblin/Claudio Simonetti
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