Soundtrack

Lo chiamavano Jeeg Robot: “sei Hiroshi Shiba, te poi trasforma’ in un Jeeg!”

|

Siamo nella Roma dei giorni nostri, divisa tra manifestazioni, il derby di calcio ed alcuni attentati dinamitardi, ma questo non sembra certo interessare al protagonista della vicenda visto che è decisamente impegnato.

Enzo (Claudio Santamaria) è un piccolo delinquente di Tor Bella Monaca e, al momento, sta scappando da alcuni agenti in borghese perché ha appena rubato un orologio d'oro.

La fuga in stile Trainspotting passa rapidamente dalle strade affollate fino alle placide rive del fiume Tevere dove, in una specie di barca, Enzo cerca riparo senza troppa fortuna. Piuttosto che farsi prendere decide allora di gettarsi nel fiume sotto la barca per scampare ai poliziotti, ma con un piede sfonda un barile pieno di sostanze radioattive che gli procurano una notte di tosse, brividi e vomito.

Riesce a scappare dagli agenti e ritorna nel suo squallido appartamento, ma come già detto non è che stia proprio benissimo.

Il giorno dopo decide di rivolgersi al condomino Sergio (Stefano Ambrogi) per ricettare l'orologio rubato. Quest'ultimo, alle dipendenze del terribile criminale chiamato “Zingaro” (Luca Marinelli), gli dà qualcosa e gli propone un piccolo lavoro.

Insieme a lui dovrà recuperare della droga dall'interno del corpo di due extracomunitari, ancora vivi, in un palazzo abbandonato e lontano da sguardi indiscreti. Uno di loro muore per overdose e, durante una colluttazione, spara a Sergio uccidendolo e ad Enzo facendolo cadere dal nono piano.

Miracolosamente, nonostante la pallottola ed il volo da svariati metri, Enzo è incolume! Tornando a casa, non poco esterrefatto, incontra anche la problematica figlia di Sergio fan sfegatata di Jeeg Robot d'acciaio, la dolce Alessia interpretata da Ilenia Pastorelli, ma non riesce a dirle che il padre è morto.

La notte stessa Enzo decide di testare la sua forza portandosi via un bancomat, staccandolo direttamente dal muro, per prendersi tutti i soldi. Naturalmente l'accaduto viene ripreso da delle telecamere di sicurezza ed il video fa il giro di tutta Roma. Inoltre, in perfetto stile Banksy, cominciano ad apparire su tutti i muri dei graffiti che lo ritraggono mentre, mascherato, si porta via il Bancomat.

Se Enzo è contento di avere finalmente qualche soldo in più lo Zingaro non se la passa altrettanto bene. Fanatico della pulizia, della musica italiana (partecipò anche a Buona Domenica) e del potere in perfetto stile Romanzo criminale(Il Libanese insegna) vuole espandersi realizzando grandi colpi e spacciando enormi quantità di cocaina.

Per fare ciò si affida all'aiuto di un clan di camorristi napoletani guidati da Nunzia Lo Cosimo (Antonia Truppo), tra questi c'è anche Salvatore Esposito famoso per il ruolo di Genny Savastano in Gomorra, ma le cose non sono mai facili come possono sembrare per nessuno.

Se la sua banda ha infatti qualche dubbio riguardo a questa alleanza, Enzo è alle prese con una sempre più insistente e nevrotica Alessia che ormai lo ha soprannominato Hiroshi Shiba in onore del suo anime preferito credendolo un vero supereroe.

Enzo può essere tante cose, ma di certo non un eroe perché pensa solo a sé stesso e non gli importa di avere amici o fidanzate, quello che vuole è evitare i problemi.

Nonostante egli non si definisca un eroe il cattivo, anzi i cattivi, c'è eccome e non tarderanno a scontrarsi. Non mi dilungherò ulteriormente sulla trama perché penso di aver detto anche troppo, ma vi consiglio comunque di recuperare questa opera prima di Gabriele Mainetti (2015) al più presto.

Lo chiamavano Jeeg Robot” è infatti uno straordinario progetto italiano che vede sullo schermo un Santamaria ineccepibile ed un fantastico Marinelli nei panni del cattivo (vincitore di più premi per la categoria “miglior attore non protagonista”) in una pellicola che scardina i classici film di supereroi.

Qui il protagonista è tutto fuorché un puro ed anche i villains sono persone, tutto sommato, credibili. La parlata romana poi fa respirare al pubblico italiano un'aria nostrana decisamente realistica, al pari delle situazioni e del budget non troppo elevato, che non fa mai male.

Detto ciò passiamo alla colonna sonora di questa pellicola. Il compositore Michele Braga e lo stesso regista qui lavorano insieme ai brani che accompagnano perfettamente le varie scene per poi lasciare, letteralmente, il microfono a Santamaria e Marinelli.

I due si esibiscono infatti nella loro versione della sigla della creaturadi Gō Nagai, si ode anche quella originale, ma è Marinelli a spuntarla interpretando Un'emozione da poco” di Anna Oxa e Non sono una signoradi Loredana Bertè. Da notare poi la sua vendetta accompagnata dalle note di Ti stringerò” di Nada. Un film che esce dagli schemi e li piega, come i termosifoni di Enzo, e che vi terrà incollati allo schermo al pari della versione animata.

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

PAGINA FACEBOOK DI ONDA MUSICALE

— Onda Musicale

Tags: Anna Oxa/Loredana Bertè/Nada/Vanni Versini/Gomorra/Claudio Santamaria
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli