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I Love You, Man: “come si incontrano gli amici?”

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Avete mai pensato a come avete incontrato quelle persone che ora sono i vostri amici? Magari ad una festa, tra i banchi, in ufficio, per strada e simili. Quello che può accomunare tutte questi vari incontri, il più delle volte, è la casualità e la serendipità della vita.

Insomma, pare una cosa anche abbastanza facile, ma non è questo il caso del timido ed introverso agente immobiliare Peter Klaven (Paul Rudd) ormai in procinto di convolare a nozze con la bella fidanzata Zooey (Rashida Jones).

Sembrerebbe quindi tutto a posto, una bella casa, un buon lavoro, ma dopo un pranzo a casa dei genitori di Peter, segnalo qui la presenza di J.K. Simmons nei panni del padre e Andy Samberg in quelli del fratello, salta fuori che il nostro protagonista non ha mai avuto amici maschi.

Più nello specifico solo molte amiche femmine e conoscenti vari, ma nessun vero e proprio “migliore amico” che possa considerarsi tale.

L'unico che possa avvicinarsi di più alla figura di “amico” è il collega arrivista Tevin Downey (Rob Huebel) oltre che i suoi compagni del corso di scherma, che sono andati a festeggiare l'addio al celibato di uno di loro senza invitarlo perché Peter non è mai uscito con loro dopo gli allenamenti, alle sue colleghe ed alle amiche di Zooey.

Per ovviare al “problema” di Peter si attivano sia la madre (Jane Curtin) che la fidanzata proponendo vari incontri come quello disastroso con Barry (Jon Favreau), quello equivoco con Doug (Thomas Lennon) o quello assolutamente strampalato con Lonnie (Joe Lo Truglio).

Ad ogni modo il nostro protagonista, non scordiamoci, ha anche un lavoro di una certa rilevanza. È infatti alle prese con un grosso affare immobiliare, ovvero cercare di vendere la proprietà di Lou Ferrigno (qui il famoso Hulk” della televisione interpreta sé stesso), ma non ci sono ancora offerte ed il padrone di casa sta cominciando a perdere la pazienza.

Ad un Open House Peter incontra però uno strano personaggio che sembra veramente fuori posto rispetto ai papabili compratori della casa. Al contrario di tutti loro non si guarda troppo attorno, a parte per le belle signore, e si concentra sugli ottimi stuzzichini preparati dal premuroso Peter.

Dopo uno scambio di battute emerge dunque tutta la dinamica ed irriverente personalità del curioso visitatore, tale Sydney Fife (il Jason Segel che abbiamo visto in How I Met Your Mother).

Sydney è un autentico vulcano ed è pieno di voglia di vivere e passioni, oltre che di amici, che vanno dalla musica al cibo. Con Sydney si instaura quindi una fortissima amicizia ed i due cominciano a vedersi e frequentarsi più o meno tutti i giorni. Assieme poi imbracciano chitarra e basso per emulare assieme i pezzi storici di uno dei nomi più noti all'interno della scena prog mondiale, i canadesi Rush che fanno anche un cameo (leggi qui). 

La forte amicizia tra i due metterà a serio rischio il rapporto tra Peter e Zooey che si sentirà trascurata. Naturalmente non vi svelerò come, ma comunque vi posso consigliare la visione di questo leggero e divertente I Love You, Man.

Film diretto da John Hamburg (già regista di "…e alla fine arriva Pollye "Proprio lui?") nel 2009 ottimo per passare spensieratamente una tranquilla serata con qualche risata, ma passiamo alla colonna sonora.

Tra le canzoni è impossibile non citare i Rush, rifatti anche da Peter e Sydney, con pezzi storici come “Tom Sawyer” e “Limelight” oppure, sempre a proposito di classici, Ain't That a Kick in the Head?” di Dean Martin e Let the Good Times Roll” dei Cars.

Seguono altri pezzi più recenti come “Set You Free” dei Black Keys, “Soul of a Man” di Beck, “Campus” e “Oxford Comma” dei Vampire Weekend come ciliegina sulla torta.

 

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Tags: Beck/Black Keys/Vanni Versini/Rush/Dean Martin
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