Soundtrack

Easy Rider: nati liberi

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“Che c'è di male nella libertà?la libertà è tutto…” Pochi sono i film che potrebbero essere più adeguati se si volesse parlare di libertà,  nello specifico di quello spirito che ha inebriato gli anni 60, di quegli ideali celebrati dalla cultura hippie.

Una pellicola che è il road movie per eccellenza e che ha dimostrato ad Hollywood come con un budget bassissimo si potesse avere un successo incredibile. 
 
Il film di oggi è Easy Rider del 1969 diretto e interpretato da Dennis Hopper (Billy) con Peter Fonda (Wyatt "Capitan America") e Jack Nicholson (l'avvocato George Hanson).
 
La vicenda narra il viaggio dei nostri due protagonisti, i motociclisti Billy e Wyatt, che attraversano l’America con l'intenzione di andare al carnevale di New Orleans.
 
Lungo la strada incontrano hippie, tra cui delle ragazze molto “disponibili”, partecipano poi ad una parata senza il permesso delle autorità finendo in cella e facendo così la conoscenza di un avvocato ubriacone George (Nicholson) che gli darà una mano ad uscire aggregandosi poi al loro viaggio. 
 
Ahimè una scelta tragica perchè il povero George non farà una bella fine: non essendo ben voluti nei luoghi dove si fermano a dormire i nostri girovaghi figli dei fiori, purtroppo vengono aggrediti e l'avvocato ci lascia la pelle.
 
Ma questo per quanto sconvolgente, non ferma i nostri protagonisti. Alla ripresa del viaggio, tra acidi e marjuiana, (sì, oltre al viaggio su strada ci stanno pure “gli altri” viaggi, del resto sono hippie capelloni) incontrano due camionisti che sparano a Wyatt uccidendolo. Questa è la fine della loro avventura, la moto che fino a poco prima lo accompagnava verso luoghi sconosciuti, simbolo della loro libertà,ora, brucia accanto al suo corpo senza vita. 
 
Un film che ha fatto la storia del cinema, non è possibile non averlo visto almeno una volta. Meravigliosa anche la colonna sonora, composta da canzoni rock tipiche del periodo fine anni sessanta. La più famosa è senza dubbio Born to be wild degli Steppenwolf, che sono presenti anche con un altro brano “The Pusher”.   Poi non poteva mancare ovviamente Jimi Hendrix con  “If 6 Was 9″ e gli Smith con “The Weight.
 
Troviamo anche “If You Want to Be a Bird” dei the Holy Modal Rounders e i  Fraternity of Man’s con “Don’t Bogart Me.” I The Electric Prunes hanno contribuito invece con “Kyrie Eleison,”.
Ci sono anche i The Byrds con “Wasn’t Born to Follow” ed inoltre il loro frontman, Roger Mcguinn interpreta anche un pezzo di Bob Dylan “It’s Alright Ma (I’m Only Bleeding)” oltre che la canzone scritta proprio per il film “The Ballad of Easy Rider.”
 
Come detto in precedenza insomma è un road movie, che descrive la cultura hippie di quegli anni, un manifesto del cinema anni Sessanta. I montaggi bizzarri di alcune scene per accentuare le situazioni caotiche e confusionarie, le scene toccanti di Fonda che in lacrime rivive i momenti tragici della sua infanzia, che riemergono in seguito all'assunzione dell'acido, gli spazi immensi, i paesaggi della California, il deserto, tutto nell'insieme ci permette di fare un bel tuffo negli anni 60, permettendoci di immedesimarci e di perderci nella sconfinata ricerca di libertà e desiderio di evasione che caratterizzava il periodo. Un'opera decisamente indimenticabile.
 
Giada Guerini – Onda Musicale
 

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— Onda Musicale

Tags: Steppenwolf/Easy Rider/Giada Guerini
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