Ognuno ha la sua visione del periodo natalizio: c'è chi si concentra sul messaggio cristico di luce e speranza e chi invece, come Nicola Manzan del power duo trevigiano Bologna Violenta, ripercorre il passato e la storia concentrandosi su eventi terribili del passato avvenuti in questo periodo sacro.
La sua mente si sofferma a riflettere sul Natale del 1942 e sulla ritirata degli alpini durante la campagna italiana in Russia. L’ennesimo tragico esempio del fatto che a pagare le follie dei potenti di turno sono semplici esseri umani mandati allo sbaraglio. Gente morta per niente…
E' con questo spirito che Nicola Manzan ha riarrangiato e registrato questo pezzo, materiale su cui voleva mettere le mani da tempo, un brano già con musica di Bepi de Marzi e testo di Carlo Gemiani. Perfetto per la notte di Natale. E nello spirito di condivisione tipico di questo periodo, non solo ce lo fa ascoltare in streaming, ma liberamente ce lo dona, tramite un freedownload al sito bandcamp dei Bologna Violenta.
Un brano intenso, commovente, con un testo preciso e toccante, appena sussurrato. Uno stile diverso da quello che i Bologna Violenta ci hanno abituato, ossia un grindcore selvaggio ed estremo. Motivo in più per apprezzare questa emozione sentita che arriva dritta al cuore, che parte dal cuore e al cuore parla, secondo un messaggio universale di Pace.
Il testo:
Era la notte bianca di Natale
ed era l’ultima notte degli alpini;
silenzioso come frullo d’ale
c’era il fuoco grande nei camini.
Nella pianura grande e sconfinata
e lungo il fiume – parea come un lamento –
una nenia triste e desolata
che piangeva sull’alito del vento.
Cammina cammina
la casa è lontana
la morte è vicina
e c’è una campana
che suona, che suona: Din don, dan…
Che suona, che suona: Din don, dan…
Mormorando, stremata, centomila
voci stanche di un coro che si perde
fino al cielo, avanzava in lunga fila
la marcia dei fantasmi in grigioverde.
Non è il sole che illumina gli stanchi
gigli di neve sulla terra rossa.
Gli alpini vanno come angeli bianchi
e ad ogni passo coprono una fossa.
Tutto ora tace. A illuminar la neve
neppure s’alza l’ombra di una voce
lo zaino è divenuto un peso greve;
ora l’arma s’è mutata in croce.
Lungo le piste sporche e insanguinate
son mille e mille croci degli alpini,
cantate piano, non li disturbate,
ora dormono il sonno dei bambini.
Cammina cammina
la guerra è lontana
la casa è vicina
e c’è una campana
che suona, ma piano: Din, don, dan…
Che suona, ma piano: Din, don, dan…
Credits:
Pubblicato il 24 Dicembre 2016
Testo di Carlo Geminiani
Musica di Bepi De Marzi
Arrangiamento di Nicola Manzan
Registrato, mixato e masterizzato il 20, 21 e 22 dicembre 2016 a Casa Violenta.
Nicola Manzan: violino, viola, bass pedal, basso, chitarra acustica, chitarra classica, chitarra spagnola, armonium, voce
Ascolta e scarica "L'Ultima Notte"
Presentazione ad opera di Electric Duo Project (EDP):
tutto sui power duo chitarra-batteria italiani