Musica

Pink Floyd con Syd Barrett: riemergono dall’oblio oltre 20 foto del concerto del 10 settembre 1967 al Gyllene Cirkeln a Stoccolma

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foto artista
L’annuncio a sorpresa nel giorno di San Valentino sulla pagina Facebook ufficiale dedicata a Syd Barrett.

“In questo giorno di San Valentino siamo lieti di annunciare l’esistenza di oltre 20 foto di qualità professionale inedite da Gyllene Cirkeln 1967”: con queste parole ed una breve clip di 66 secondi è stata data oggi la notizia sulla pagina Facebook ufficiale dedicata a Syd Barrett.

Il Gyllene Cirkeln, o Golden Circle, fu il luogo a Stoccolma dove i Pink Floyd suonarono il 10 settembre 1967, ancora con Syd Barrett in formazione.

Le foto inedite in mostra il 26 febbraio 2022

Si legge ancora nell’annuncio: “È davvero straordinario che immagini di così alta qualità possano riemergere dopo tanti anni.” Le foto saranno messe in mostra il 26 febbraio prossimo. Il fotografo Kenneth Ekberg sarà all’inaugurazione; vi prenderanno parte ospiti vari e i Men On The Border, tribute band svedese del repertorio barrettiano che terrà un concerto.

Uno degli ospiti sarà Janne Schaffer, noto quale songwriter degli ABBA, che porterà l’amplificatore che utilizzò in quella occasione nella band di supporto ai Pink Floyd, amplificatore che poi dopo prestò a Syd Barrett.

Pink Floyd live @ Gyllene Cirkeln

Circolato per anni sotto forma di bootleg, il concerto dei Pink Floyd al Gyllene Cirkeln è stato poi pubblicato nel box “Pink Floyd The Early Years 1965 – 1972”, in una versione priva delle voci.

Tuttavia, rimane uno dei migliori documenti live dei Pink Floyd con Syd Barrett.

Ecco la scaletta di quella sera: Reaction in G”“Matilda Mother”“Pow R. Toc H.”“Scream Thy Last Scream”“Set the Controls for the Heart of the Sun”See Emily Play”“Interstellar Overdrive”“Arnold Layne”.

La recensione del concerto sullo Svenska Dagbladet

Al concerto dei Pink Floyd assistette il giornalista Ludvig Rasmusson per il quotidiano Svenska Dagbladet. Il giorno dopo pubblicò questa breve recensione dal titolo Pop music per il sistema. All’epoca, il 45 giri See Emily Play era al 7° posto in classifica.

I britannici Pink Floyd hanno suonato nel ristorante del Gyllene Cirkeln domenica sera. Benché siano una pop band psichedelica, i Pink Floyd sono molto sobri. Capito questo, si scopre che si tratta proprio di musica pop per il sistema, quasi una versione modernizzata dei cari vecchi Shadows. Dall’Inghilterra hanno portato con loro macchine per la proiezione di luci e colori sui muri. Hanno funzionato benissimo. La coordinazione con la musica è stata quasi perfetta. La musica stessa si è rivelata molto ben studiata e rodata. Nulla è stato lasciato al caso o all’ispirazione.

Il quotidiano aveva già pubblicato, a metà luglio, una nota sull’imminente concerto. Inoltre, Ludvig Rasmusson aveva favorevolmente recensito Arnold Layne dopo l’uscita a marzo dello stesso anno. Comunque, sullo Svenska Dagbladet i Pink Floyd erano stati citati per la prima volta all’interno di un articolo sulla musica psichedelica, pubblicato ad aprile ’67.

Anders Lind, the bootlegger

Il concerto al Gyllene Cirkeln fu registrato da Anders Lind. Allora Anders lavorava come tecnico ed ingegnere del suono e aveva a disposizione attrezzature professionali. Il Gyllene Cirkeln era un ristorante e c’erano i tavolini laddove doveva essere collocato il registratore.

La gente cenava, chiacchierava ed ascoltava  Interstellar Overdrive. Tuttavia, il pubblico non interferì con la registrazione. Lind la fece con due microfoni a bordo palco.

L’assenza delle voci

Circa l’assenza delle voci, si è detto che l’impianto di amplificazione dei Pink Floyd non funzionò bene, la qual cosa spiegherebbe lo scarso missaggio. Anders Lind ha spiegato che il suono proveniva dagli amplificatori del palco e il segnale dei microfoni delle voci veniva inviato ad una coppia di piccoli amplificatori appositi. Il suono era il prodotto della gestione del proprio amplificatore che faceva ciascun musicista e durante lo show gli amplificatori delle voci probabilmente non sono stati affatto regolati. Pare che Anders Lind abbia registrato anche il soundcheck…

“Registra, ma non fare un uso sbagliato del nastro”

Nel corso di un’intervista rilasciata qualche anno fa ad una radio svedese, Anders Lind ha ricordato che chiese il permesso per la registrazione al manager dei Pink Floyd, il quale glielo concesse alla sola condizione di non fare un uso “sbagliato” del nastro. Anders rimase contrariato per il problema delle voci. Molti degli spettatori presenti non conoscevano affatto i Pink Floyd ed erano più interessati al light show. I nastri sono rimasti sotto la polvere per anni, fino alla riesumazione nel 2011, quando fu contattata la EMI per avere il permesso per utilizzarli. Inizialmente, la EMI non voleva pagare niente per i nastri, ma lo ha fatto poco dopo. Ma non si è trattato di grandi cifre.

Al termine dell’esecuzione di quella che è stata poi indicata come Reaction in G, si sente Roger Waters che dice: “Bè, nessuno l’ha mai ascoltata…prima o finora” (before or since, n.d.r.).

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Sindrome di Asperger/Syd Barrett
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