E con oggi sono 53 anni per Davide Van De Sfroos, all’anagrafe Davide Bernasconi nato a Monza l’11 maggio 1965, cantautore e scrittore in dialetto comasco.
Dopo i primi 4 anni a Monza, Davide si trasferisce nel comasco con la famigliae lì ha le prime esperienze musicali.
Da questo incontro cambia il cognome d’arte in Van De Sfroos, in comasco significa “vanno di contrabbando” o anche “vanno di frodo”, e comincia a suonare ed a cantare in dialetto e finto inglese in un gruppo punk chiamato Potage, “pota” è un intercalare tipico del bresciano, nei primi anni ’90.
Successivamente fonderà di De Sfroos che sfoceranno nel suo esordio solista del 1999, “Brèva e Tivàn”. Attualmente, come solista, ha all’attivo 7 album solisti di cui l’ultimo, “Synfuniia”, uscito nel 2015.
Tra le collaborazioni si possono annoverare i “compaesani” Luf, Il Parto delle Nuvole Pesanti, Enrico Ruggeri, Max Pezzali e tanti altri ancora.
Collaborazioni e successi anche nelle ultime edizioni del Festival di Sanremo. Sempre sul finire degli anni ’90, però, ha anche avviato la sua carriera di scrittore con il romanzo “Perdonato dalle lucertole” del 1997.
Come una sorta di Francesco Guccini comasco legato al suo territorio, De Sfroos ha scritto anche degli “Itinerari Terra & Acqua” riferendosi alle amate zone di Como, Lecco, Varese, Monza e Brianza.
