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Ian Anderson: la mente dei Jethro Tull compie 69 anni

Aqualung, Jethro Tull

E con oggi sono 69 anni per Ian Anderson, nato a Dunfermline il 10 agosto del 1947, fondatore, cantante e polistrumentista del gruppo progressive folk dei Jethro Tull.

Dopo gli studi artistici il giovane Anderson comincia a lavorare in un’edicola ed è lì che, tra una rivista di musica e l’altra, che ha l’idea di fondare una band. Band dove canta e suona l’armonica a bocca vista la grande passione per il blues.

Successivamente incontra Mick Abrahams (chitarra), Glenn Cornick (basso) e Clive Bunker (batteria) con cui forma espande i suoi orizzonti, e soprattutto le sue idee, musicali.

Dopo una serie di gigs in vari locali, cambiando nome quasi ogni sera, i quattro si battezzano Jethro Tull, come l’agronomo britannico vissuto tra ‘600 e ‘700.

Durante il Festival dell’Isola di Wight (leggi l’articolo) Anderson baratta la sua chitarra per un flauto traverso che, in poche settimane, impara a suonare da completo autodidatta.

Nel 1968 il quartetto pubblica il suo album d’esordio, This Was, con forti contaminazioni blues, ma già proiettati verso il futuro. Da ricordare che in quel periodo anche il chitarrista Tony Iommi, futuro Black Sabbath, gravitava nell’orbita del gruppo.

Con l’anno successivo, e la pubblicazione di Stand Up, il flauto di Anderson emerge in maniera ancora più netta e palese grazie alla rivisitazione strumentale della celebre Bouréedi J.S. Bach. Un brano che accompagna ancora Anderson sui palchi di tutto il mondo.

Da ricordare che è anche l’anno dell’entrata in formazione dello storico chitarrista polistrumentista Martin Barre che sancisce definitivamente lo stile della band. Uno stile in grado di abbracciare rock, progressivo e non, folk, blues, jazz e musica classica.

Con questa formazione Anderson guida i Jethro Tull in una spirale infinita di successi, basti pensare ad Aqualung e Thick as a Brick, così come il numero di strumenti da lui suonato. Spazia infatti dal flauto, alla chitarra, al mandolino, alla balalaika giusto per fare qualche esempio.

Ai dischi seguono gli incredibili, ed innumerevoli, concerti dal vivo che si distinguono per il loro equilibrio folle tra circo e scenari folk dove Anderson salta, balla, canta e suona il flauto su una gamba sola. In poche parole, unici nel loro genere.

Tra il 2011 ed il 2012 Anderson annuncia il suo quinto album da solista, un seguito di Thick as a Brick, e pochi anni più tardi, nel 2014, i Jethro Tull si sciolgono.

Nonostante questo il nome e la musica della band rimangono alti grazie all’inarrestabile scozzese che continua a portare il materiale dei Tull, oltre al suo, in giro per il mondo.

Una prova? Il recente concerto ad Arco (leggi l’articolo) con la sua band.

Vanni Versini – Onda Musicale

— Onda Musicale

Tags: Jethro Tull, Aqualung
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