Bravissima Chiara Becchimanzi in scena con il suo ultimo spettacolo. L’autrice, attrice, regista e stand up comèdienne Chiara Becchimanzi è stata capace di portare in scena sogni, contraddizioni e timori che scaturiscono dai più recenti avvenimenti di attualità, trasformando ogni input in un rito collettivo.
Tutto questo è possibile per Chiara Becchimanzi grazie alla sua forte empatia; ma anche grazie alla possibilità di attingere ad un repertorio divertente ed intimo, raccolto nei suoi ultimi anni di attività sul palco, improvvisando in costante dialogo con il pubblico.
Giù la quarta parete
Luci in sala accese; abbattimento della quarta parete e tanta ironia sono gli ingredienti base di questo spettacolo, condito dall’esperienza di un’attrice che sa mettersi in discussione, com’è successo anche in alcuni scambi a tu per tu con singoli spettatori.
Ciò che il pubblico non si aspetta – e che poi diventa la chiave del gioco scenico – è proprio il coinvolgimento in prima persona; un fatto ironico, considerando che il titolo Terapia di Gruppo si pone già come una dichiarazione d’intenti.
Il pubblico non siede mai comodo sulla poltrona, altrimenti il gioco non procede; Chiara Becchimanzi non si accontenta dell’applauso o delle risate a denti stretti; fa domande, spesso intime, propone sondaggi ed esercizi, stimola la riflessione, responsabilizza gli spettatori chiedendo loro di co-condurre lo spettacolo; soprattutto, cerca di conoscere le persone che ha davanti.
In base alle risposte ed alle reazioni in tempo reale, l’attrice individua e distingue – a volte anche in modo sottile – i desideri, le paure, i gusti, le frustrazioni, e su quelli gioca a costruire un percorso condiviso, sviluppando un dialogo estremamente reale e allo stesso tempo scanzonato e divertente.
Gli sconvolgimenti degli ultimi anni
Il terreno su cui si viaggia, d’altronde, è fortemente condiviso; si parla dei più grandi sconvolgimenti degli ultimi anni – la pandemia, la politica, la guerra; ma anche di relazioni, crescita personale e della scuola, quel periodo formativo che a tutti ricorda vittorie e sconfitte, piccole crudeltà, piccole svolte.
In ogni caso, si scava nell’intimità con la voglia di non farsi abbattere e reagire, anche di fronte ai fatti più incomprensibili, facendo appello ad uno strumento potente e mai sufficientemente valorizzato: la risata.
Lo spettacolo, che consigliamo, sarà in scena il 3 aprile (ZELIG – Milano) ed il 5 aprile (OFF TOPIC – Torino).
Qui il sito web di Chiara Becchimanzi.