L’esistenzialismo del duo post alternative anni ’90 come molla per cambiare il sistema.
C’è l’urgenza consapevole di raccontare la realtà che ci circonda, per quanto dura possa essere. C’è la necessità di narrare situazioni personali del quotidiano. C’è il bisogno di tornare a un certo tipo di autorato, messo da parte in maniera troppo massiccia negli ultimi venti anni in Italia. In Nero, il nuovo singolo degli Alan, c’è tutto questo e molto altro.
C’è la voglia di cambiare
C’è la maturità nel riconoscere la parte più oscura che alberga dentro di noi e che va accettata, perché combattere i demoni che abbiamo dentro è una guerra infinita. Nero racconta esattamente il momento di questa presa di coscienza e l’attimo immediatamente successivo quando il sole risorge dopo l’oscurità della notte. E va bene così: le ossa sono rotte, eppure si resta in piedi.
Nel mixaggio (Mix e Master Ian “Cally” Hollyman HDKU Studio, Londra) riecheggia il sound non tipicamente italiano, di chiara ispirazione anni ’90. Il ritmo è incalzante nelle prime tre strofe intervallate dal ritornello veloce; l’arrangiamento si apre poi sul finale quando la melodia si addolcisce e si fa più leggera.
Gli Alan sono: Alex Malaguti, voce, e Andrea Chirico, arrangiatore e chitarrista polistrumentista, entrambi attivi nell’underground italiano da più di 20 anni. Il loro progetto nasce durante il primo lockdown con cicli di sessioni creative online, mosso dall’esigenza di mettere in musica temi di attualità, dalla politica al senso civico, dai sentimenti ai rapporti umani, con un invito alla riflessione e all’introspezione.
A maggio 2021 esce il loro primo singolo Tempi bui, piazzandosi alla posizione numero 30 della classifica degli indipendenti come singolo autoprodotto, seguito da Storia perfetta uscito a gennaio 2023.
Nero è il loro terzo singolo che anticipa l’uscita dell’omonimo EP.
