Cultura ed eventi

Cristiano Bilucaglia: “Fare impresa fa bene alla musica”

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A tu per tu con l’imprenditore e mecenate italiano che sostiene cultura, solidarietà e star delle settenote. Di Loris Bencini.

Ci sono imprese di successo che, agli ottimi risultati legati al profitto, uniscono altrettanta attenzione sincera al sociale e alla cultura. Spesso, fondendo insieme le due cose in un magico e riuscito binomio. Come nel caso di Cristiano Bilucaglia, padre nobile della moderna sharing economy italiana (quello che gli esperti chiamano, più semplicemente, ‘economia della condivisione’).

Un imprenditore sui generis, che alla vocazione industriale unisce parimenti quella di generoso benefattore, balzato più volte agli onori delle cronache nazionali per essere stato eletto ‘Imprenditore dell’Anno’, collezionando preziosi e continui attestati di stima anche dalle principali associazioni di consumatori italiani per il grado assoluto di etica e trasparenza, verso l’utenza finale, delle attività del proprio affermato gruppo industriale.

Primo ideatore del corporate barter, “alias, il baratto fra imprese, grazie al quale, dal 2009 a oggi, è stato possibile salvare oltre 3.000 PMI italiane dal baratro della crisi”, confida soddisfatto, dal 2015 a oggi è riuscito, primo nel mondo, in un’altra, clamorosa impresa: quella di azzerare le bollette. Luce, gas. Canone Rai e accise incluse.

Persino il noto psichiatra, opinionista tv e sociologo Alessandro Meluzzi ha dato il proprio pubblico plauso all’inedita iniziativa, definendola più volte “un esempio virtuoso di tecnologia abbinata all’umano e al sociale”.

Un sogno diventato realtà con ‘uBroker SRL’, la milionaria Multiutilities Company italiana di cui Cristiano Bilucaglia è Chairman, fortemente attiva con impegno concreto continuo e altrettanta autorevolezza e genialità anche nel campo della “redistribuzione sociale della ricchezza, principio umano e professionale alla base di ogni mia azione”, spiega.

Ecco che cos’ha raccontato ai nostri microfoni.

 

Salve, Ingegnere. Fare impresa per aiutare la musica è un’altra delle sue attività.

“Ho sempre ritenuto che il dovere di ogni soggetto economico che crea benessere e moltiplica risorse consista nel destinarne una porzione importante alla collettività, con un occhio di riguardo, in primis, a quella in cui vive e opera. Al territorio che gli ha portato fortuna, nella vita e nel lavoro”.

 

Fatto ancor più curioso e significativo, se si considera che un grande aiuto arriva proprio attraverso le bollette azzerate.

Nel corso della mia carriera, e specialmente nell’ultimo decennio, mi sono chiesto più volte come sopperire alla mancanza di opportunità, stante la crisi in atto che perdura, seppur con effetti e fasi alterne, ininterrotta dal 2008, come un uragano senza fine. Riscoprire il valore della fiducia, della stretta di mano che sigilla e suggella un accordo degno di rispetto da ambo le parti, valori di riferimento per l’Italia del boom degli anni Sessanta, mi ha consentito di comprendere che, al giorno d’oggi, questa funzione realmente ‘sociale’, nel senso etimologico del termine, può essere per lo più assolta dai social media. Così è nato ‘ZERO’, il primo social utility network della storia che, oltre a dispensare risparmio e benessere in copiose dosi a oltre 20mila utenti soddisfatti in tutta Italia, fa del bene anche alla musica”.

 

Lei è noto per aver ideato e prodotto, nel 2013, il primo tour italiano in baratto fra imprese, con protagonista il celebre cantautore Andrea Mingardi.

Il Vangelo ricorda e insegna che il fine di ogni umana parabola sta nel condividere i propri beni per arricchirsi agli occhi di Dio. Nel 2012, un violento sisma colpì e devastò regioni importanti dell’Emilia-Romagna, seminando panico, disperazione e incertezza nel futuro. Pensai subito a come fare per riportare un sorriso, un barlume di lucida e viva speranza in quelle zone martoriate. Puntammo su personaggio-simbolo di quei territori, e la scelta cadde inequivocabilmente sul grande bluesman bolognese. Una lunga serie di affollatissimi concerti gratuiti, per lo più donati anche a Comuni italiani che, per via della morsa stringente del patto di stabilità non potevano permettersi grandi eventi di piazza, in cui Andrea Mingardi e la sua talentuosa Rossoblues Brothers Band, formazione allargata di grandi musicisti italiani diretta dal Maestro Maurizio Tirelli diedero prova di immenso talento e carisma, come solo i veri artisti sanno fare”.

 

Tra gli appuntamenti live di rilievo ai quali ha fornito il suo prezioso supporto in veste di benefattore, quali ricorda con maggiore affetto?

“Sicuramente il grande concerto benefico tenutosi lo scorso 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria tradizionalmente dedicata alle vittime della Shoah, presso il millenario Monastero Abbaziale di Casanova. Sul palco, a favore della torinese ‘Mensa dei Poveri’ dell’amato sacerdote cottolenghino torinese Don Adriano Gennari, tre incredibili performers: gli ‘Anno Domini Gospel Choir’, il cantautore e hitmaker Gatto Panceri, e la strepitosa Silvia Mezzanotte. Artista e donna di rara eleganza e classe vocale da vendere. Davvero emozionante il momento in cui la grande e storica voce dei Matia Bazar al pari di Antonella Ruggiero ha riletto con originalità ‘Vacanze Romane’ cavallo di battaglia dello storico gruppo genovese che l’ha resa famosa, duettando delicatamente su quelle note sempiterne e dal sopire retrò con Aurelio Pitino, Direttore degli ‘Anno Domini Gospel Choir’, da sempre la prima e più stimata formazione gospel italiana”.

 

Prossimi progetti, Presidente Bilucaglia?

“Sono solito, come uomo e professionista, inaugurare collaborazioni destinate a durare nel tempo, per via di una particolare e meticolosa attenzione alle proposte di aiuto che mi giungono un po’ ovunque, da tutta Italia. Tra queste, una menzione speciale spetta alla ‘Filarmonica Jazz Band’, un ensemble di talentuosi musicisti diretti dal valente Maestro Sergio Chiricosta. Grazie all’opportunità offertami da Paolo Baldino, eclettico Presidente dell’omonima associazione culturale, dopo il sold-out del concerto del 2018 con special guest Flavio Boltro, acclamato trombettista jazz di fama internazionale, quest’anno è la volta di un altro big di elevata caratura. Il 29 settembre, sul palco, ci sarà Ginger Brew, regina del blues, con un pedigree d’essai denso di collaborazioni di prim’ordine con star mondiali del calibro di Phil Collins, Mariah Carey, Adriano Celentano e Paolo Conte, tanto per citarne alcuni. Il ricavato dell’evento, come sempre, andrà devoluto tutto a favore delle borse di studio per la formazione di virtuosi dello strumento degni di nota.

 

Come location?

“Ancora una volta, il sagrato incantevole di un santuario gravido di storia, umana e spirituale, quale quello del tempio cristiano di San Pancrazio a Pianezza, comune del torinese in cui risiedo: a significare sempre che ogni ricchezza viene dal Cielo, ed è Lì che dobbiamo volgere lo sguardo. Dove anche volano e restano le note per poi ricongiungersi all’Eternità”.

 

 

 

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Tags: Antonella Ruggiero
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