Immagina un chitarrista blues, uno diplomato al conservatorio ed il più grande esperto di ritmi anche ormai dimenticati.
Immagina queste tre personalità diverse che si divertono a giocare con la musica e che, ripescando fra le rispettive passioni, mettono su un repertorio che è un crossover tra i rispettivi stili amalgamati tra di loro.
Immagina un preludio di Bach che sfocia naturalmente in una canzone di De André o l’overture della Carmen di Bizet che prosegue nel più famoso pezzo di De Gregori e Mozart che fa da chiusura ad un brano di Fossati.
Immagina i più bei pezzi di autori come Bob Dylan, Lou Reed, Leonard Cohen, Jimi Hendrix, Neil Young, Bruce Cockburn e tanti altri, destrutturati, assimilati, metabolizzati e riproposti in una veste talmente nuova da sembrare scritti oggi.
Immagina lo stupore del pubblico quando, all’improvviso, dal manico di una delle chitarre escono i suoni inconfondibili di un sax, di un pianoforte o, addirittura di una intera sezione di fiati o di archi.
Immagina la grande sfida di riproporre con due sole chitarre e un ibrido fra batteria e percussioni, un intero medley dedicato ai Pink Floyd e ai Beatles senza stacchi, con suoni, virtuosismi e trovate da lasciare a bocca aperta.
Immagina tre ore di divertimento e sorprese per chi suona e chi ascolta. Questi sono i Music Project Trio, una piccola orchestra per dare emozioni.
{loadposition testSignature}