Nel 2005 andò in onda la sit-com in cui Kirstie Allen (scomparsa nella giornata di ieri) raccontò la propria esperienza: non lavorava più perché ritenuta da Hollywood troppo grassa.
“Fat actress”, attrice grassa
Senza giri di parole Kirstie Alley, scomparsa la scorsa notte a 71 anni, mandava in tv la provocazione di una donna alla quale i parametri di bellezza di Hollywood andavano sempre più stretti. Fat actress è il titolo della sit-com, andata in onda nel 2005, ispirata alla sua esperienza di attrice rapidamente dimenticata perché il suo aspetto non rispondeva più alle esigenze dello showbiz. All’epoca aveva 54 anni, era già popolare grazie a Senti chi parla e premiata con due Emmy e un Golden Globe per la sit-com della Nbc Cheers. Ma alla fine degli anni Novanta lo scarso successo di un’altra sit-com, Veronica’s Closet, e la fine di una relazione con Gene Wilder l’avevano spinta a ritirarsi dalle scene.
Si era dedicata ai figli ma il troppo tempo libero, la depressione e le torte di mele le avevano fatto guadagnare parecchi chili
“Ho passato tre anni a ingurgitare schifezze. La mia preferita era il Grape Soda,
un succo d’uva frizzante pieno di zucchero. Ne bevevo quattordici al giorno”
I tabloid iniziarono a pubblicare le foto del suo corpo
Un anno di gossip senza pietà “finché un giorno – spiegava Alley – scendo da un taxi, il portiere dell’albergo mi aiuta e mi dice ‘Ci manca poco, eh?’. Pensava fossi incinta. E ho capito: o esplodo, o ribalto la situazione a mio favore“. Inizia così a pensare al progetto Fat actress, una via di mezzo tra sit-com e reality show, invia il soggetto al direttore della tv Showtime. Per fargli capire ancora meglio di cosa stia parlando, insieme al soggetto ci mette due confezioni di bomboloni e un messaggio: “Se non sei abbastanza ciccione per capirlo, mangia questi“. Il progetto ottiene il via libera e Kirstie, motivata, perde peso fino ad arrivare a 82 chili.
Un’esperienza autobiografica
Quell’esperienza diventò anche un’autobiografia, How to lose your ass and regain your life. Reclutant confessions of a big-butted star, più o meno “Come giocarsi le chiappe e riconquistare la propria vita. Confessioni riluttanti di una star culona“. Fat actress arrivò anche in Italia, andò in onda nell’autunno del 2005 su FoxLife, sei episodi da mezzora ciascuno, storia di un’attrice che tenta l’impresa: perdere chili e trovare un ruolo in un film. Al progetto aderiscono, e recitano al suo fianco, guest star come John Travolta, Kelly Preston, Carmen Elecra, Larry King, Gwen Stefani. In una puntata, Alley si rivolge a una dietologa di Hollywood (l’attrice Kelly Preston) che le per dimagrire le suggerisce di vomitare: “Ma, per carità, senza metterti le dita in gola altrimenti si rovina la manicure“.
Fat actress fu uno dei primi eventi online
Le puntate vennero mandate in contemporanea anche su Yahoo! e gli spettatori in Rete furono di più di quelli in poltrona. Scrisse il Boston Globe: “Un prodotto che non è destinato ai raffinati, ai puritani o ai politicamente corretti, ma mette in ridicolo l’ossessione di Hollywood per le donne eccessivamente magre. E quindi ben venga“.
(fonte repubblica.it – link)