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“Musica presente, tendenze e compositori di oggi”, il nuovo libro di Renzo Cresti

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Le diverse tendenze presenti nella musica dei nostri giorni "Musica presente, tendenze  e compositori di oggi", il nuovo libro di Renzo Cresti. 2000 compositori di area classica, jazzistica e di rock progressive, analizzati attraverso un’agile metodologia che sa affrontare le musiche di oggi.

Una nuova metodologia per affrontare le musiche di oggi e oltre 2000 musicisti presi in esame: questo è il contenuto dell'attesissimo e rivoluzionario libro "Musica presente, tendenze  e compositori di oggi" del professore Renzo Cresti (edito da LIM, Libreria Musicale Italiana, lim@lim.it, disponibile sul sito da questo fine settimana).

Oggi si ascolta molta musica, canzoni e canzonette, in un sottofondo continuo, ma la musica di qualità è pressoché sconosciuta, il libro mette a disposizione un’enorme quantità di notizie e riflessioni strutturate in modo che il volume sia leggibile anche come una enciclopedia.

Chi sono i compositori di oggi? Raramente si ha la possibilità di ascoltare i compositori di area classica, ma anche il jazz odierno è sopravanzato da quello che viene usato come sottofondo, e il rock che esce dagli stereotipi dove si ascolta e chi lo fa?

Cosa scrivono i compositori di oggi? Cresti riflette su cosa può significare fare ricerca dopo le avanguardie e sulla rivalutazione dell’ascolto, sul pubblico e sul neo-romanticismo, facendo spesso ricorso alle testimonianze dirette dei compositori.

Cosa vuol dire in musica post-verità e post-umano? Vengono inoltre esaminati i nuovi concetti di musica inclusiva, di intrecci stilistici, di area stilistica, di solchi sperimentali e molto altro.

Ai compositori presi in esame vengono riservate approfondite pagine critiche, ad altri agili schede che mettono in risalto le caratteristiche tecniche ed espressive, altri ancora vengono citati per segnalarne la presenza nei vari contesti culturali.

Il volume è formato da una premessa, suddivisa in 15 paragrafi, che contiene le riflessioni su una nuova metodologia e dal racconto di una storia ancora in atto. Seguono tre capitoli che analizzano altrettante generazioni di musicisti: quella nata negli anni Cinquanta; la successiva che prevede compositori di area classica e jazz, e l'ultima che esamina i musicisti delle ultime generazioni, compresi alcuni gruppi di rock progressive.

Per ogni decennio si susseguono i compositori in ordine cronologico, intercalati da continue riflessioni sui testi poetici e musicali e sui contesti culturali e sociali. Ne scaturisce una mappatura viva e aggiornata, vista da più prospettive, di 920 pagine correlate da 1063 note che rimandano a ulteriori approfondimenti e a un bibliografia culturale, dove le difficoltà vengono sciolte in un linguaggio preciso che non perde mai di vista la comunicazione, realizzando così un’affascinante esposizione che rende possibile l’impossibile: ossia conoscere il mondo della composizione che, dopo questo studio-resoconto, diventa uno scrigno aperto di tesori. Unico libro del suo genere che, abbinato a Ragioni e sentimenti dello stesso autore (LIM, in seconda edizione 2017), va a completare un approfondito racconto della musica dall’inizio del Novecento all’inizio del Duemila, con rigore e partecipazione affettiva.

 

Renzo Crestiè docente di storia della musica al conservatorio di Lucca (dove è stato anche direttore e dove tiene un corso di storia del jazz). Come musicologo ha scritto e curato oltre 40 libri, fra i quali si ricordano i più recenti, l’Enciclopedia italiana dei compositori contemporanei (3 voll., 10 cd, Napoli 2000), l’ipertesto didattico La vita della musica (VI ed., Panzano in Chianti 2008), L’arte innocente (con cdrom – Milano 2004), Firenze e la musica italiana del secondo Novecento (Premio Firenze 2005), Puccini e il Postmoderno (con versione inglese) e in traduzione giapponese (2007), di Puccini ha curato anche le lettere ad Adami.

Inoltre, una lunga serie di monografie sui grandi compositori italiani: da Franco Donatoni ad Aldo Clementi, da Niccolò Castiglioni a Giorgio Gaslini a molti altri. È stato direttore della rivista Il Pasquino Musicale e della collana I linguaggi della musica contemporanea (Milano 1990-2000, per la quale sono stati pubblicati 14 volumi). Collabora con molte riviste anche straniere (ha un rubrica fissa sulla rivista FaLaUt).

Ha curato, insieme ad Antonello Cresti, il libro La scomparsa della musica (2019). Alcuni suoi testi sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese, portoghese, spagnolo e giapponese. È stato consulente del teatro del Giglio di Lucca, ideando, fra l’altro, la rassegna musicale Anfiteatro jazz (1995 e ancora in corso). Ha lavorato per molte importanti istituzioni, per diverse università e con molti conservatori, per la Biennale di Venezia, per il Maggio Musicale Fiorentino, per la Chigiana di Siena, per la RAI, per la Radio Svizzera Italiana per citarne alcune.

Fa parte di giurie di numerosi concorsi di composizione e di esecuzione (per molti anni è stato presidente del concorso Barga Jazz al quale ha dedicato anche un libro). Attivo conferenziere, è direttore artistico e consulente musicale di associazioni, rassegne e orchestre; è stato direttore artistico, per la provincia di Lucca, del progetto della Comunità europea Sonata di Mare e ora lo è dell’associazione Cluster di Lucca (ha curato il libro per i 10 anni di attività, 2019). Da oltre 20 anni fa parte del direttivo dell’UNIDEL di Lucca. Ha al suo attivo anche racconti letterari e saggi di critica d’arte (il romanzo La terra che canta è stato finalista al Premio Pisa 1998).

Per la LIM sono uscite l’imponente monografia wagneriana Richard Wagner, la poetica del puro umano, Lucca 2012, pubblicata contemporaneamente anche in edizione inglese (seconda edizione 2016) e il suo ultimo libro, al quale questo si riallaccia, che si intitola Ragioni e sentimenti nelle musiche europee dall’inizio del Novecento a oggi, LIM (2015, seconda edizione 2017).

Il suo sito web è www.renzocresti.com

 

 

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