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Andrà tutto bene? Restiamo a casa e tornerà la vita

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Da circa una decina di giorni tg, radio, giornali e ogni mezzo di informazioni danno informazioni su come affrontare l'emergenza corona virus.

I casi in Italia aumentano in maniera costante. I dati ufficiali ad oggi parlano di circa 30 mila casi su 60 milioni di italiani. In Cina le persone colpite da covid 19 sono 90 mila su una popolazione di quasi 1 miliardo e mezzo di persone.  I numeri allarmanti e i decessi avvenuti in questi primi 17 giorni di marzo parlano di quasi 3000 decessi nella nostra nazione e altrettanti colpiti da corona virus in isolamento. Gente comune, politici, sportivi, insomma nessuno è immune al questo virus.

Anche l'Europa che fino a qualche giorno fa lo snobbava, adesso deve fare i conti con questa emergenza ed è corsa ai ripari. Tantissimi i casi anche in Spagna, Germania e Francia, mentre in Inghilterra ancora proseguono con la normalità quotidiana  come se il corona virus sia esente dai sudditi della regina. Il problema corona virus c'è ed è reale.  Scuole chiuse da quasi due settimane, bambini a cui è vietato di poter riempire parchi giochi, festeggiare compleanni con i compagnetti, costretti a fare i compiti a casa. Non è stata ancora trovata una cura, gli esperti non sanno quantificare quando tutto questo incubo avrà fine e potremmo tornare alla vita normale che a causa della quarantena forzata, stiamo rimpiangendo.

Sui social si trova di tutto: da foto che tentano di esorcizzare il momento con battute e video divertenti, da sapientoni e finti esperti che ci propinano fake news, da campagne pubblicitarie per spiegare che è meglio restare a casa e che tutto andrà bene. Ma veramente tutto sarà presto sconfitto e il corona virus sarà solo un brutto ricordo? Ospedali al collasso, medici e personale infermieristico che stanno facendo un lavoro incredibile. Di ieri la denuncia a Partinico nel palermitano di medici e infermieri che non sono messi nelle condizioni ideali per poter fronteggiare l'emergenza a causa di non adeguate sicurezze che produce stress e un livello di stanchezza elevato.

Loro insieme alle forze dell'ordine sono i veri eroi di questo drammatico momento storico. A noi cittadini è stato solo chiesto di rimanere a casa per preservarci e preservare gli altri. Ma forse la razza umana non recepisce, non vuole capire, si ostina a eludere le restrizioni, perché anche se non si vede anima viva in giro dato che bar, locali, attività commerciali hanno restrizioni di orari, alle nostre (stupide abitudini) non riusciamo proprio a rinunciare anche quando è in ballo la nostra vita. Restare a casa adesso potrebbe accellerare il processo in cui il covid 19 possa essere sconfitto più velocemente, in modo da non farlo diffondere.

Ma per alcuni testardi e incoscienti è più importante fare una passeggiata, andare a fare footing, a fare più volte la spesa, a uscire senza motivo. Restare a casa in questo periodo è dura certo. Abitudini, ritmi lavorativi e normali rapporti umani non sono consentiti, ma si riscopre il valore della famiglia, di stare tutti insieme quando gli impegni ce lo hanno vietato, di stare più tempo con i figli, di rilassarci e di fare tante cose che  i tanti impegni ci hanno portato sempre a rimandare. Leggiamo, guardiamo la TV, giochiamo a carte, parliamo, confrontiamoci e vediamo questo momento come lo spazio che ci è tolto quando la quotidianità non ce lo consente.

Non è una guerra ma il clima è simile e surreale. A differenza di 75 anni fa quando si era costretti a stare a casa per le bombe e un conflitto, qui siamo in quarantena e possiamo mangiare (non troppo!) avere i social, comunicare con i cari tramite internet. Andrà tutto bene se rispettiamo le disposizioni e con il tempo ritorneremo a uscire ad abbracciarci e capire forse il vero valore della vita.

 

  Daniele Orlando  (direttore di Cth24 e il tarlo)

— Onda Musicale

Tags: Daniele Orlando/Covid-19/Spagna
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