Cultura ed eventi

Brain One Productions presenta le prime opere

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Mentre si moltiplicano le iniziative promozionali di editori, piattaforme di streaming, etichette discografiche, teatri e musei per animare l’isolamento domestico degli italiani “ai tempi del Corona”, anche Brain One Productions,

l’atipica piattaforma online creata per ospitare e promuovere qualsiasi forma d'arte senza preclusioni di linguaggio, presenta oggi nuovi profili di artisti e le prime opere nate sotto l’egida del “produttore misterioso”.

La Valigia dei ’70, racconto di Mark Assente è ora online, sotto l’immagine di copertina fornita da Tonia Gentile (altra artista della Brain One factory), pronto per l’editore goloso di un weird venato di un’insolita punta di malinconico romanticismo. Coerentemente con la vocazione multimediale della Brain One Productions, nella versione online, il racconto è accompagnato dalla colonna sonora del Slumber Gate degli Oblomov.

Non proprio una casa editrice né una classica casa discografica, non un'agenzia di management né una galleria d’arte, ma in un certo senso tutte queste cose insieme ed oltre, Brain One Productions, dopo l’adesione dello statunitense David Aronson e del praghese Jakob Smrž, oggi accoglie il profilo della bolognese Martina Santarsiero, appassionata di discipline olistiche e interprete visuale del “sacro femminino”.

E quello di Roberta Guardascione, disegnatrice da sempre votata al fantastico, attualmente impegnata in una versione illustrata del racconto Situation Tragedy di Mario Gazzola, surreale satira di una comunità intrappolata in un folle reality show condominiale, non meno letale dell’epidemia che in un passato dimenticato costrinse tutti a una reclusione senza via di fuga. Una graphic story pronta per l’editore in cerca di una visionaria rappresentazione del periodo che stiamo tutti vivendo, a sua volta proposta col soundscape ideale del tema di Blade Runner nell’interpretazione inedita dei Suite Noire.

E una proposta che ha già conquistato l’attenzione del Trieste Science Plus Fiction Festival, che l’ha segnalata sul proprio sito.

Come già illustrato nel comunicato d’avvio dell’iniziativa, Brain One Productions apre le porte a qualsiasi forma d'arte conosciuta e non, chiedendo soloil rispetto di poche, semplici regole: gli artisti restano gli unici proprietari delle rispettive opere e possono metterle a disposizione del pubblico gratuitamente o in vendita tramite il sito, a propria libera scelta. In cambio, Brain One chiede a tutti gli autori solamente di agire e interagire fra loro collaborando come membri della factory, di una reale comunità secondo le regole etiche consultabili sul sito.

Chiunque lo desideri può chiedere informazioni e/o proporre le proprie opere al comitato artistico mandando un'email a questo link.

Brain One in Italia si appoggia operativamente alla Oneiric Productions, che ha messo a disposizione della factory i propri studi di registrazione bolognesi e che si occupa della presenza social di Brain One attraverso il profilo Facebook (link).

Tutto il resto è demandato alla “viralità” (quella sana) degli artisti stessi aderenti alla factory.

È solo l’inizio. Attendetevi presto nuove sorprese”, è la promettente chiusa di Brain One.

 

 

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