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The Guardian elogia Raffaella Carrà: “è l’orgoglio dell’arte italiana”

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Raffaella Carrà è stata dipinta dal prestigioso quotidiano britannico The Guardian come “la pop-star italiana che ha insegnato all’Europa la gioia del sesso“. 

Un attestato di stima, che sicuramente ci inorgoglisce. Perché la Raffa Nazionale è un’icona di modernità per più generazioni di donne.

Una delle testate britanniche più note ha deciso di celebrare i 60 anni di carriera della pop star che “ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano” e che “ha aiutato le persone a vivere vite più appaganti, usando ritmi a cui nessuno che abbia sangue nelle vene può resistere”. L’occasione per cui Raffaella Carrà è stata elogiata è stata data dal musical, “Explota Explota”, diretto da Nacho Álvarez con le canzoni più famose dell’icona nostrana. Non si è fatto attendere il commento della Carrà: “Stavolta la carrambata l’hanno fatta a me!”.

Il quotidiano britannico cita alcune delle sue canzoni più famose, molto spesso improntate a una liberazione ed emancipazione dei costumi sessuali delle italiane. Impossibile non nominara Tuca Tuca o la hit A far l’amore comincia tu – la cui versione remixata è stata inserita nel film premio Oscar di Paolo Sorrentino – capaci di far ballare intere generazioni.

Inoltre, il quotidiano britannico ha scritto: “Quando la Svezia aveva gli Abba, l’Italia aveva la Carrà, che ha venduto milioni di dischi in tutta Europa”. Poi ha continuato sottolineando che a livello vocale, negli stessi anni in Italia c’erano interpreti nettamente superiori, come Mina, Milva, Patty Pravo e Giuni Russo. “Ma la Carrà le ha superate tutte”. Certo, con tutta la stima che nutro per la Carrà, non azzarderei a paragonarla alla perfezione incarnata da Mina.

Per quelli della mia generazioni, è stata come una zia rassicurante e tenera con le sue “carrambate”, un’amica sincera per milioni di italiani. Tuttavia, prima di entrare nelle case degli italiani con trasmissioni degli anni duemila, negli anni Settanta la Carrà è stata un vero e proprio sex symbol. Quando il suo ombelico apparve durante la sigla di Canzonissima, esattamente cinquant’anni fa, qualcosa nella televisione italiana cambiò per sempre: Raffaella Carrà entrò così, straripante, nella leggenda del piccolo schermo.

Il caschetto biondo è stato il suo segno distintivo. La regina del Tuca Tuca ha letteralmente cambiato la scena della televisione italiana. E’ stata trasgressiva in tempi in cui esserlo poteva costarle la carriera, ha avuto la lungimiranza e l’intelligenza di reinventarsi nei momenti giusti, seguendo le mode e i gusti del pubblico. Ha sempre saputo come comunicare ed influenzare gli spettatori e come parlare loro a seconda del momento storico di cui era protagonista.

Insomma, impossibile negare che Raffaella Carrà è stata, ed è ancora oggi, una vera istituzione, amata davvero da tutti indistintamente. Una brava ballerina e cantante, ma anche una bravissima soubrette e presentatrice. Un’artista a 360 gradi, come ormai non ne esistono quasi più.

— Onda Musicale

Tags: Raffaella Carrà
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