Musica

Goran Bregovic in concerto il 18 giugno a Villa Lagarina

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Molti artisti sarebbero  felici con solo un frammento della carriera di Goran Bregovic. Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere – ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua.

Bregovic porta in sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album. «Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui».  

Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.

Il concerto in tour la prossima estate 2019, presenterà gran parte dell’ultimo disco “Three Letters from Sarajevo”, ma anche i grandi successi e le indimenticabili colonne sonore che lo hanno reso celebre.

Per il tour estivo, Goran Bregovic sarà accompagnato dalla sua storica formazione “The Wedding and Funeral Band

 

GORAN BREGOVIC

Chitarra, Sintetizzatore, Voce

 

UNA BAND GITANA DI FIATI

Muharem Redžepi – Goc (Grancassa tradizionale), Voce

Bokan Stankovic – Prima Tromba

Dragic Velickovic – Seconda Tromba

Stojan Dimov – Sax, Clarinet

Aleksandar Rajkovic – primo Trombone, Glockenspiel

 Milos Mihajlovic – Secondo Trombone

 

VOCI BULGARE

Ludmila Radkova Trajkova – Voce

Daniela Radkova Aleksandrova – Voce

 

Prevenditadal 15.03. ore 12.00

 

Trento: Centro S. Chiara – Radio Dolomiti – APT – Bazar – Promoevent

Rovereto: Diapason Musicpoint

Merano: Non Stop Music

Internet: www.ticketone.it

In tutte le librerie Athesia

In tutte le Casse Rurali Trentine

 

Informazioni: info@showtime-ticket.com

 

 

Biografia Goran Bregovic

 

Con la radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock…. dando vita ad una musica che ci sembra istintivamente di riconoscere e alla quale il nostro corpo difficilmente sa resistere.

 

Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. “il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”.

Per far piacere ai suoi genitori, Goran si impegna a proseguire i suoi studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti.

Seguono quindici anni con il suo gruppo White Button e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni 80, Bregovic si libera del suo ruolo sfibrante di “star” e si isola in un “ritiro dorato” in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia.

Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica “Il Tempo dei Gitani”. Ma ben presto i primi disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi. Alla sua origine già mista, Goran ha aggiunto una moglie mussulmana, e i tempi non sono propizi per questa allegra e stimolante mescolanza.

 

Musiche per il Cinema

Cresciuti nello stesso ambiente, della stessa generazione, sfuggiti agli stessi pericoli, Goran Bregovic e Emir Kusturica formano un tandem in cui la complicità era tale che non vi era più bisogno di parole per esprimersi.

Dopo “Il Tempo dei Gitani” Goran ha carta bianca per comporre la colonna sonora di “Arizona Dream”. Il risultato è pari al film, lirico, innovatore e particolarmente commovente.

“Una delle grandi qualità dei film di Emir, è quella di mostrare la vita come realmente è, cioè piena di buchi, di imprevisti, di esitazioni. E’ questo lato imperfetto che ho voluto conservare. Anche le canzoni cantate da Iggy Pop sono poco prodotte. Vi è giusto la sua voce e un’orchestra di vecchi gitani che soffiano nelle loro trombe ante-guerra e suonano dei corni di bue. E’ tutto molto semplice”.

Ciò che Goran non dice è che si tratta senza dubbio di una delle migliori performance di Iggy Pop degli ultimi 10 anni. Ciò che non dice è che la semplicità dietro la quale egli si ripara non appartiene che a persone di gran talento.

In seguito Patrice Chereau gli affida “La Regina Margot”, Palma d’Oro 1994 al Festival di Cannes, Goran compone delle musiche maestose dagli accenti rock…

Anche le musiche di “Underground” di Emir Kusturica, Palma d’Oro 1995 al Festival di Cannes sono firmate Bregovic. Ma non quelle del film successivo…  Il cammino dei due amici si separa una seconda volta: Goran lavora meno per il cinema e più per la sua musica dal vivo.

Emir segue la sua strada con un progetto editoriale e con il magnifico film “Gatto Nero Gatto bianco” le cui musiche sono composte da altri musicisti di Sarajevo.

Goran compone ancora le musiche dall’aroma “klezmer” del film “Train de Vie” di Radu Mihaelanu, presentato con grande successo ai festival di Venezia, San Paolo, Berlino e, con grande successo di pubblico, nei cinema di numerosi paesi. Poi si consacra all’interpretazione della propria musica e comincia una seconda carriera sulle scene internazionali.

Senza abbandonare completamente i film, comunque: il piccolo capolavoro di Nana Djordjaze « 27 Missing Kisses » nel 2001, Unni STRAUME « Music for Weddings & Funerals » nel 2002 (musica originale e protagonista maschile).  Nel 2004 Bregovic ripete la stessa avventura: compone la musica ed è uno dei protagonisti maschili del film italiano intitolato  “I Giorni dell’Abbandono” uscito in autunno 2005.

Musiche per il Teatro

Il Silenzio dei Balcani” è un ambizioso progetto multimediale realizzato nel 1997 a Salonico insieme al regista teatrale sloveno Tomaz Pandur, quindi una collaborazione con il Teatro Stabile di Trieste per il quale scrive le musiche di scena per un insolito “Amleto”, Goran Bregovic sviluppa il gusto della scrittura per il teatro. Segue una collaborazione con uno dei più interessanti registi teatrali italiani, Marco Baliani per il quale, su commissione del Festival Novecento di Palermo, scrive le musiche di “La Crociata dei Bambini” (novembre 1999), quindi, tra il gennaio 2001 e gennaio 2002, un altro grande progetto con il regista sloveno Tomaz Pandur “La Divina Commedia” che ha debuttato nel gennaio 2001 al Teatro Thalia di Amburgo.

Nel 2007 Bregovic ha collaborato con il Serbian National Theatre per la realizzazione delle musiche di un balletto basato sulla novella di Alexandre Dumas “La Regina Margot”. 

Musiche per Concerto

Per 10 anni, dal suo abbandono del rock, la musica di Bregovic non era più stata eseguita dal vivo. Il mutamento avviene nell’estate 1995, quando con una band di 10 musicisti tradizionali, aggiunti ad un coro di 50 elementi e a un’orchestra sinfonica egli avvia una serie di concerti in Grecia e Svezia, quindi quello del 26 ottobre a la Forest National di Bruxelles davanti a 7500 persone. Poche altre esibizioni nel 1996 perché l’organico di 120 musicisti su scena scoraggia gli organizzatori.

Nel giugno 1997, la formazione è ridotta a 50 elementi per un concerto di circa due ore che riprende le sue musiche per il cinema. Ed è il successo: Goran inanella trionfali tournée per tutta l’Europa alla testa della sua Orchestra per i Matrimoni e Funerali, presentando tutti i suoi brani più belli, dall’ormai celebre “Ederlezi” (Il Tempo dei Gitani) a “In the Death Car” (Arizona Dream) passando per il vigoroso “Kalashnikov” (Underground) avviato in coro da  un pubblico in delirio con il grido “Juris” (All’attacco !!!). Il numero crescente degli spettatori per concerto /da 3.500 a 10.000), il concerto del 1° maggio a Roma in Piazza S.Giovanni davanti a 500.000 persone, confermano che la sua musica ha un reale impatto sul piano internazionale e che la giovane rock-star degli anni 70-80 si è affermato come un compositore maturo per il successo internazionale.

 

Discografia

Come un ragazzino felice, Goran si sorprende di aver potuto collaborare con alcuni dei più importanti interpreti di culture differenti, ai quali avrebbe sempre chiedere un autografo: Iggy Pop da lui completamente reinventato (Arizona Dream), Ofra Haza (La Regina Margot), Cesaria Evora (Underground), Sezen Aksu in Turchia, Georges Dalaras in Grecia, Kayaha in Polonia.

 

Le Temps de Gitans                                                 Polygram/Universal

Arizona Dream                                                        Polygram/Universal

Toxic Affair                                                              Polygram/Universal

La Reine Margot                                                     Polygram/Universal

Underground                                                           Polygram/Universal

Ederlezi (compilation)                                             Polygram/Universal

Bregovic & Kayah                                                    BMG Polonia

Songbook                                                                 Polygram/Universal

Music for Films                                                       Polygram/Universal

Tales & Songs from Weddings and Funerals          Polygram/Universal

Goran Bregovic’s Karmen….                                   Mercury/Universal

Alkohol                                                                    Mercury/Decca

Champagne for Gypsies                                          Mercury/Decca

Three Letters from Sarajevo                                   Universal

 

Alcuni critici hanno definito “Tales and Songs from Weddings and Funerals” il suo “album neoclassico”, sottolineando le diverse influenze musicali che lo caratterizzano, dal tango, al reggae alla musica gitana per Orchestra di Fiati.

 

Progetti Speciali

Su richiesta di Giovanni Lindo Ferretti dei CSI, Goran Bregovic si è fatto ambasciatore della musica dei Balcani e ha scelto e proposto tre fanfare (Bulgaria, Romania e Serbia) e un gruppo di voci femminili Russe che, con la sua “Orchestra per  Matrimoni e Funerali”, si sono incrociate nelle vie di Bologna il 27/6/2000, per una grande festa musicale dei paesi ortodossi sotto il titolo “Hot Balkan Roots”, ripetuta due giorni dopo a Roma.

Per cominciare il tour italiano nell’estate 2000, Goran ha ideato un “Grande Matrimonio a Palermo” per la Festa di S. Rosalia il 14 luglio, di cui ha condiviso la direzione artistica con Roberto De Simone.

Per una sola notte, Goran ha riunito gli artisti di quello che lui definisce il suo "background musicale" – da Budapest e Istambul. Alle musiche di Goran, ai video del Belgradese Boris Miljkovic, si sono mescolati danzatori greci e sloveni in una coreografia del rumeno Edward Clug. Sono state nuovamente chiamate le fanfare di Belgrado e di Sofia (un matrimonio senza fanfare non è possibile!) che, partendo da lati opposti di Palermo hanno accompagnato gli uni le spose, gli altri gli sposi, in due festosi cortei che sono confluiti nella grande piazza centrale della città dove li attendeva il coro e l’orchestra di Goran Bregovic per un grande ballo finale.

In giugno 2002 Goran ha presentato un progetto speciale nella Basilica Di St. Denis (Parigi), nell’ambito di un festival di Musica Sacra, dal titolo “Il mio Cuore è diventato Tollerante”. Intorno al tema della riconciliazione, Bregovic a riunito tre voci femminili, tre star appartenenti a tre religioni, invitandole ad unirsi al suo coro ortodosso, ad un ensemble d’archi marocchino e alla sua Orchestra per i Matrimoni e Funerali.

Luciano Berio lo invito’ con questo progetto all’Accademia Santa Cecilia a Roma in luglio dello stesso anno, un altro concerto fu presentato al Guggenheim di Bilbao e poi al festival delle Arti Sacre a Fez.

Si può dire che un nuovo aspetto quello di compositore di “musica contemporanea” si aggiunge alla carriera di Goran.

L’ultima avventura teatrale si intitola “Karmen di Bregovic con lieto fine”, la prima Carmen con la K e l’accento balcanico. Una combinazione di teatro naive e opera, “Karmen” che ha debuttato in Italia ad aprile 2004. Scritta, composta e diretta da Goran Bregovic (solo qualche accenno alla “Carmen” di Bizet), questa opera zingara è interpretata dai musicisti della sua Orchestra per Matrimoni e Funerali.

Di recente ha portato a termine un progetto commissionato dall’ECHO (Concert Hall Organisation) per un tour di dieci concerti nelle più prestigiose sale da concerto europee*, di Goran Bregovic con la sua Wedding  and Funeral Band e l’Absolute Ensemble di Kristjan JÄRVI. Il titolo di questo progetto è “Perdona, è questa la strada verso il Futuro?” che ha debuttato ad Atene lo scorso 17 aprile 2007 ed il 18 a Roma all’Accademia di Santa Cecilia.

* Megaron, Atene; accademia Santa Cecilia, Roma; Salle Grande Duchesse Josephine, Stoccolma; Theatre Des Champs Elysees, Lussemburgo; Philarmonie, Colonia; Concertgebouw, Amsterdam; Bozar, Bruxelles; Symphony Hall, Birmingham; Konzerthaus, Vienna. 

A giugno 2011 debutta al Festival di Saint Denis il progetto di teatro-musica “Margot, il diario di una regina”. Il progetto viene riproposto in Italia, l’anno successivo con la partecipazione di Valentina Cervi come voce recitante.

Nell’estate 2012, Goran Bregovic viene scelto come “Maestro Concertatore” della 15° edizione della Notte della Taranta a Melpignano.  Da qui nasce un progetto che coinvolge l’Orchestra della Notte della Taranta dando vita ad un concerto unico che  mescola gli strumenti a corda della tradizione pugliese alle fanfare esuberanti della Wedding & Funeral Orchestra.

Tours: 

Dopo le tournée in Europa e Sud America durante tutto il 2002 e quattro concerti trionfali a Parigi in novembre (due al “Bataclan” e due nel tempio della musica classica, il “Théâtre des Champs Elysées”, nel 2003 Bregovic gira Scandinavia, Francia, Romania, Spagna, e infine due incredibili concerti che hanno registratto il tutto esaurito al leggendario Luna Park Stadium di Buenos Aires (e in più la cittadinanza onoraria!). Dopo di che, i festival estivi di tutta Europa.

Un breve periodo di tournée in autunno-inverno 2003/2004 (solo una piccola serie di concerti in Svizzera a marzo 2004), visto che il tempo era dedicato a l’elaborazione di “Karmen con lieto fine”.

Da allora, circa novanta concerti da aprile a dicembre, un tour di “Karmen” in Italia ad aprile, e poi concerti in Francia, Germania, il Festival di Bergen in Norvegia in maggio 2004…  Poi, ancora concerti in Italia, Germania e Francia nella stagione estiva.

In autunno tre concerti in Belgio, nei paesi balcanici, a Vienna e nella Repubblica Ceca (più un concerto a Bratislava in Slovacchia). In novembre ancora Argentina con tre concerti a Buenos Aires e uno a Cordoba, e poi in dicembre 2004 cinque concerti di Karmen al Piccolo Teatro di Milano, alcuni a Cagliari e un altro piccolo tour italiano.

Il 2005 porta ancora concerti in Italia, Francia, Spagnia, Germania e Israele. Inoltre, un’apertura al continente asiatico – un tour che include Taipei, Singapore e Seoul a giugno  2005, e poi ancora festival estivi in Italia, Spagna e Francia. Dopo, Bremen in Germania, San Pietroburgo e Mosca e un tour in Francia a novembre, mentre “Karmen di Goran Bregovic con lieto fine” è stata in scena tutto il mese di dicembre a Parigi a “Le Cabaret Sauvage”.

In giugno 2005, il vecchio e  leggendario gruppo di Bregovic “Bjelo Dugme” (Bottone Bianco) si riunisce per un concerto sold-out  nelle capitali delle tre repubbliche slave. Un pubblico di 70.000 persone a Sarajevo e Zagabria, e di 200.000 a Belgrado  ha dato  prova e rinnovato la speranza che le persone, pur separate dalla guerra, possono almeno condividere e godersi un patrimonio musicale comune.

2006. Dopo un tour in Francia e alcuni concerti in Spagna e Italia, luglio 2006 ha segnato la prima apertura dei paesi del Nord America alla musica di Bregovic.

Uno straordinario concerto in piazza a Montreal, all’interno del Montreal Jazz Festival per un pubblico di 150-200.000 persone, un concerto a  Chicago nel grandioso Millennium Park (4.000 a sedere e 7.000 in piedi) e un concerto alla Avery Fisher Hall all’interno del Lincoln Center Festival di New York.  Montreal e Chicago erano concerti gratuiti, offerti rispettivamente dal Festival e della Città di Chicago, mentre i 2.800 posti della Avery Fisher Hall erano esauriti già due settimane prima del concerto.

Un tour di festival estivi in Francia, Ungheria, Italia e Grecia, poi un ritorno in Corea: a Seong Nam – un concerto di  “Tales and Songs for Weddings and Funerals” con musicisti locali e la Wedding and Funeral Band di Bregovic il 31agosto, e “Karmen di Goran Bregovic con lieto fine” a Seul il 2 settembre.

2007. Un CD (con un breve video) di “Karmen di Goran Bregovic con lieto fine” è uscito a maggio.

Per quanto riguarda invece l’attività live, Il 2007 ha visto altri tour in Italia, Francia, Spagna tra gennaio e febbraio. La prima visita in Australia e ancora sole e caldo alle Isole Canarie e all’Ile de la Réunion a marzo. Poi di nuovo il freddo a Oslo, Islanda in maggio. A luglio si parte con il tuor estivo in Europa segnato dal ritorno in Polonia dopo una lunga assenza. E poi ancora Messico in settembre e Russia in novembre. Per finire, si chiude l’anno con un concerto in piazza Plebiscito a  Napoli la notte tra il 31 dicembre 2007 e l’1 gennaio 2008.

La vita zingara, piena fino al collo, continua per questo eclettico compositore.

2008. Il primo concerto in Cile (in gennaio) un secondo in Messico (ad aprile), due concerti sold out al New York Avery Fisher Hall (in occasione del Lincoln Center Festival ad agosto) ed uno in Australia (ad ottobre). Un concerto al Cremlino a Mosca e un tour in Siberia (novembre), inoltre Scandinavia ed i paesi Baltici, oltre agli ormai consolidati tour in Francia ed Italia, caratterizzati da due concerti di “Three Letters” con l’Absolute Ensemble di Kristjan Jarvi a Milano e Torino nell’ambito del Festival internazionale MI-TO.

2009. Guca è una piccola cittadina in Serbia di circa 20.000 abitanti, che ospita una manifestazione annuale di Ensemble di Fiati frequentata da circa 150.000 spettatori. Qui, tra tende da campeggio, drinks, grigliate di carne e piatti locali, molto alkohol si ascolta musica per 3 giorni… da qui il nome del nuovo Cd di Bregovic “Alkohol, Sljivovica & Champagne”, registrato live proprio a Guca nell’estate 2007.

2010-2011. “Margot, il diario di una regina” che ha debuttato  al Festival di Saint Denis in Francia il 7 giugno 2010.

2012. A febbraio Bregovic partecipa -in qualità di ospite internazionale- al Festival di Sanremo proponendo in coppia con Samuele Bersani un’inedita versione “gitana” di Romagna Mia.

Il 25 agosto, davanti a 150.000 persone, Bregovic dirige, in veste di “Maestro Concertatore”, la 15° edizione della Notte della Taranta a Melpignano. 

Il 24 settembre esce il nuovo disco “Champagne for Gypsies” che conta numerose importanti collaborazione, tra le quali spicca il duetto con i Gypsy Kings e con Eugene Hutz, leader del gruppo gypsy-punk Gogol Bordello.

2013. Bregovic  compone l’inno per i Mondiali di Sci Nordico Fiemme 2013 “C’è un fiore sulle Dolomiti” che viene eseguito in prima assoluta in mondovisione il 20 febbraio 2013 davanti alle delegazioni sportive di tutti i paesi partecipanti ai mondiali. Seguono un tour di un mese in Australia, Nuova Zelanda ed Hong Kong.

2014. In programma dall’estate 2014 il nuovo tour “if you don’t go crazy, you’re not normal!”

2015. A maggio 2015 calca il palcoscenico del Concerto del Primo Maggio a Roma e tra luglio e settembre  ritorna per un interminabile tour estivo.

2016: il tour estivo tocca location importanti come l’Arena Sferisterio di Macerata e prosegue in autunno con una serie di concerti ed eventi speciali.

2017:  il 6 ottobre 2017 esce il nuovo album “Three Letters from Sarajevo” .

2018: a febbraio 2018  realizza un lungo  tour con la Grande Orchestra di 19 elementi che tocca i principali teatri italiani .

La vita zingara, piena fino al collo, continua per questo eclettico compositore.

— Onda Musicale

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