In primo pianoMusica

Destinazione Paradiso: Rock & Roll malinconico per un “poeta maledetto”

Destinazione Paradiso” è una canzone del 1995, contenuta nell’omonimo album “Destinazione Paradiso” cantata da Gianluca Grignani (Milano, 7 aprile 1972) che ne ha scritto sia il testo che la musica insieme al compositore Massimo Luca.

La canzone venne suonata da Grignani al Festival di Sanremo nel 1995, nella categoria  “Nuove proposte” ( adesso chiamata “categoria giovani”), in una versione ridotta perchè televisivamente e radiofonicamente sembrava troppo lunga. Nonostante questo piazzamento deludente ebbe un grande successo in Italia e nel mondo. Successivamente Grignani inserì la versione integrale della canzone, con una strofa in più, nella sua raccolta “Il giorno perfetto” del 1999.

Sia per la sua musica sia per la poetica dei suoi testi, Grignani si è guadagnato l’appellativo di poeta maledetto. Oltre a ciò è soprannominato Joker, dal brano omonimo dell’album Campi di popcorn.

Il disco “Destinazione Paradiso” vendette oltre 2 milioni di copie in tutto il mondo, anche nell’America Latina

Nella canzone si parla di un treno, un treno che porta alla morte, che fa pensare al suicidio. Nella strofa “un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo” viene descritta proprio questa malinconia, questo pensare al suicidio, quando magari gli sforzi fatti per raggiungere certi obiettivi si sono rivelati vani. Probabilmente non è un suicidio nel vero senso della parola, ma può essere inteso come un essere “giù di morale”, quando si sente di non farcela e tutto sembra difficile e complicato. Insomma quando si è depressi.

Alcune strofe del brano

“Io mi prenderò il mio posto e tu seduta lì al mio fianco mi dirai destinazione paradiso”, e ancora “prendo un treno che va a paradiso città e vi saluto a tutti e salto su, prendo il treno e non ci penso più”. Il testo fa anche  riferimento ad una fantomatica stazione ferroviaria di “Paradiso” (o “Paradiso Città”), da raggiungere con un treno che simboleggia la morte, sottintendendo appunto il suicidio.

Molto apprezzata, anche dallo stesso Grignani, è  una cover di questa bellissima canzone cantata da Laura Pausini nel 1996, che è contenuta nel suo disco “Io canto”.

La sua vita privata

Grigani è stato sposato con Francesca Dall’Olio dal 2003 al 2020 e insieme hanno avuto quattro figli. Il rapporto con il suo pubblico è sempre stato ricco di passione e di canzoni che hanno fatto sognare.

Il 4 febbraio 2022 è ospite al Festival di Sanremo, dove esegue con il cantante Irama il brano La mia storia tra le dita. La cover risulta essere un mix fra melodie armoniose realizzate con strumenti ad arco e giri di basso tipici della musica hard rock.

— Onda Musicale

Tags: Laura Pausini, Gianluca Grignani
Sponsorizzato
Leggi anche
Cal Birbanthe: il nuovo singolo è “I wanna Stay”
Steven Tyler: il frontman degli Aerosmith in un centro per riabilitazione da dipendenze