Musica

The Zombies – Singles & EP’s (1964-1967)

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A molti la città inglese di St Albans probabilmente non dirà nulla, ma nel 1962 – anno dell’esordio dei Beatles – si formano The Zombies, strepitoso gruppo recentemente e meritatamente inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.

Dopo la brevissima esperienza di Paul Arnold al basso, si delinea una formazione composta da Chris White (suo sostituto nonché autore di molti brani della band), Rod Argent (virtuoso delle tastiere Hammond e Hohner pianet e di qualsiasi strumento musicale dotato di tasti), Colin Blunstone (l'angelica ed elegantissima voce che diventerà un segno distintivo nel sound del gruppo), Hugh Grundy (un batterista niente male) e Paul Atkinson (alla chitarra solista; unico membro originario del gruppo non più vivente, essendo scomparso nel 2004 a causa di un cancro).

Lo stile Zombies lo possiamo cogliere nei suoi tratti distintivi ascoltando il loro pezzo più noto (utilizzato anche per spot pubblicitari): “She’s Not There”, singolo d'esordio del luglio 1964, successivamente incluso nel loro primo album, Begin Here (pubblicato nel Regno Unito il 9 Aprile 1965): la voce incredibilmente delicata, suadente e seducente di Colin Blunstone si trova a condividere la scena con il timbro elettrico dell’Hohner Pianet di Argent (l’Hohner è un prototipo di tastiera utilizzato anche dai Beatles in “The Night Before” – 1965). Classe e virtuosismo si fondono in un mix di un’eleganza che trova pochi riscontri altrove.

Date queste premesse sembra che gli Zombies abbiano tutte le carte in regola per trionfare, ma purtroppo nei tre anni successivi all’esordio il successo che meritano tarda ad arrivare oppure arriva col contagocce. La sfortuna potrebbe essere in realtà frutto di una gestione manageriale tutt'altro che impeccabile, oppure il fatto di essere capitati in un decennio dove i fenomeni e soprattutto i gruppi si contano a perdita d'occhio (negli anni Sessanta chiunque vuole mettere in piedi un gruppo e magari essere famoso).

Ascoltando il secondo cd dell’edizione 2010 di Begin Here, l'appassionato (perché se apprezzi gli Zombies sei un fine intenditore!) non può restare immune dal fascino e dalla bellezza di 22 straordinari pezzi, pubblicati – come dice il titolo dell'articolo – in singolo oppure in EP (la via di mezzo tra i 45 giri e i 33 giri, con una scaletta classica di quattro brani).

Tra le canzoni che si ricordano più volentieri vi sono “Sometimes”, “I Want You Back Again” (eseguita con una nuova veste nel loro ultimo disco, Still Got That Hunger, del 2015), “Whenever You’re Ready” (con un riff che si presta a un accenno di ballo), “Don’t Go Away” (dall'atmosfera eterea e sognante), “Remember You” (in duplice versione: per la colonna sonora del film “Bunny Lake is Missing” (1965) e per la distribuzione in singolo), “Just Out of Reach” (il virtuosismo dell’Hammond rapisce l'ascoltatore in una sorta di delirio).

“How We Were Before” è l'ultimo momento sognante e romantico che poi cede il passo ad una “Gotta Get a Hold of Myself” che non avrebbe sfigurato nei contemporanei film di James Bond (d’altronde siamo nel 1966) e che risalta per il basso di White.

“She Does Everything For Me” esprime una meravigliosa potenza che esplode e che la fa decollare verso quote inaudite. Esce nel marzo 1967, e di là a pochi mesi inizierà a prendere forma quel capolavoro che sarà anche il loro canto del cigno: Odessey and Oracle uscirà nell’aprile dell’anno successivo, ma sarà una pubblicazione “postuma”.

Non tutto è perduto. Sono Zombies e, come si sa, sono dei morti viventi: l’avventura del gruppo, dopo qualche pagina scritta negli anni Novanta, riprenderà a pieno titolo nel 2004, e conquisterà quella fama che era scarseggiata in origine. L’inserimento nella “R’n’R Hall of Fame" il 29 Marzo 2019 appare quindi come una Laurea ad Honorem.

 

 

Massimo Bonomo – Onda Musicale 

 

— Onda Musicale

Tags: The Zombies/Rock and Roll Hall of Fame/Rod Argent
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