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Nel 2008 in un devastante incendio alla Universal andarono distrutti oltre 500.000 master ma ce lo dicono solo oggi

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Un incendio del 2008 agli Universal Studios di Hollywood (California) ha distrutto partiture e master tape di circa 500.000 album e singoli che hanno dato forma alla storia della musica. Questa notizia è stata rivelata da  un’indagine condotta dal New York Times.

L’incendio è stato oggetto di titoli in tutto il mondo, ma Universal Studios  ha spostato l’attenzione di questo disastro sulla distruzione del parco a tema King Kong. Mentre l’edificio 6197 – il principale magazzino di registrazioni master della costa occidentale dell’UMG – venne distrutto nell’incendio senza una vera e propria copertura mediatica.

Inizialmente, i rapporti hanno informato che “un caveau pieno di immagini video e televisive è stato distrutto nell’incendio“, e un rappresentante (anonimo) della Universal Studios ha affermato: “Per fortuna, dal caveau di UMG  ben poco è andato perduto. La maggior parte di ciò che prima vi era immagazzinato è stata trasferita all’inizio di quest’anno in alcune altre nostre strutture. La piccola quantità che era ancora lì e in attesa di essere spostata, era già stata digitalizzata, così la musica sarà ancora in giro per molti anni a venire”.

Ma non era così, almeno non secondo il reportage fatto dal New York Times, il quale ha rivelato che circa 500.000 canzoni sono andate perdute nel devastante incendio. Il caveau ospitava una preziosissima biblioteca di registrazioni, composta da master (registrazioni originali) che risalgono alla fine degli anni ’40. La perdita includeva anche le prime registrazioni di Aretha Franklin, le ultime di Etta James, le registrazioni di Chucky Berry per Chess Records, e master di Bing Crosby, Ella Fitzgerald e Judy Garland.

Il terribile incendio ha distrutto anche singoli e master di album di molti musicisti pop del XX e XXI secolo. Questo elenco comprende: “Benny Goodman, Cab Calloway, le Andrews Sisters, gli Ink Spots, i Mills Brothers, Lionel Hampton, Ray Charles, Sister Rosetta Tharpe, Clara Ward, Sammy Davis Jr, Les Paul, Fats Domino, Big Mama Thornton, Burl Ives, the Weavers, Kitty Wells, Ernest Tubb, Lefty Frizzell, Loretta Lynn, George Jones, Merle Haggard, Bobby (Blue) Bland, B.B. King, Ike Turner, i Four Tops, Quincy Jones, Burt Bacharach, Joan Baez, Neil Diamond, Sonny e Cher, the Mamas and the Papas, Joni Mitchell, Capitano Beefheart, Cat Stevens, the Carpenters, Gladys Knight and the Pips, Al Green, the Flying Burrito Brothers, Elton John, Lynyrd Skynyrd, Eric Clapton, Jimmy Buffett, the Eagles, Don Henley, Aerosmith, Steely Dan, Iggy Pop, Rufus e Chaka Khan, Barry White, Patti LaBelle, Yoko Ono, Tom Petty e gli Heartbreakers, the Police, Sting, George Strait, Steve Earle, R.E.M., Janet Jackson, Eric B. e Rakim, New Edition, Bobby Brown, Guns N’ Roses, Queen Latifah, Mary J. Blige, Sonic Youth, No Doubt, Nine Inch Nails, Snoop Dogg, Nirvana, Soundgarden, Hole, Beck, Sheryl Crow, Tupac Shakur, Eminem, 50 Cent and the Roots“.

La distruzione di questi nastri avrà un impatto sulla capacità di UMG di rilasciare future ristampe di alta qualità di queste registrazioni. “Un master è la più autentica traccia di un pezzo di musica registrata”, ha detto Adam Block, l’ex presidente di Legacy Recordings, al New York Times.

“Dal punto di vista sonoro, i master possono essere sbalorditivi nel catturare un evento nel tempo. Ogni copia è un’opportunita di creare qualcos di nuovo per il futuro.”

Puoi leggere la notizia in lingua originale su: New York Times report, ‘The Day the Music Burned’ here.

— Onda Musicale

Tags: Eric Clapton/Lynyrd Skynyrd/Aerosmith/Ella Fitzgerald/New York Times/Iggy Pop
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