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Stephen Hawking: il grande scienziato con un cuore da Pop Star

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Non era possibile competere con quello sguardo, con quegli occhi così intelligenti che guardavano sempre così lontano, bucando le lenti magiche dei suoi occhiali.

Il genio della cosmologia forse sognava di scorrazzare libero nell’Universo con la sua carrozzella, ma forse aveva già fatto anche quello, rincorrendo con la fantasia e la curiosità di eccelso scienziato quasi tutte le galassie. Proprio come nel famoso video, dove lui interpreta con la bella voce di un amico del mondo, una versione molto interessante della sua canzone preferita, “Monty Python – Galaxy Song”. Mi sembra la voce delle stelle. Stupisce la sua perfetta intonazione, la cadenza vivace ed una sua strabiliante, meravigliosa, voglia di giocare con le parole, con i numeri, con la vita e con le verità.

Stephen ci dice delle belle cose, ci ricorda che siamo piccolissimi di fronte all’infinito e che non dobbiamo arrabbiarci per le solite stupidaggini del quotidiano. Stephen ci suggerisce anche di sperare che da qualche parte dello spazio ci sia una qualche vita intelligente:

Quando la vita riesce a buttarti giù signora Brown, e le cose sembrano difficili, o impossibili, quando la gente sembra stupida, odiosa o sciocca, e credi di averne avuto abbastanza, ti basterebbe ricordare che stai in piedi su un pianeta in evoluzione e in rotazione a 900 chilometri l’ora, in orbita a 30 chilometri al secondo. Il sole che è la fonte di tutto il nostro potere, insieme a voi, a me e a tutte le stelle che possiamo vedere, si muove con la velocità di 1 milione e settecentomila chilometri al giorno. Alla velocità di 68.000 chilometri all’ora nel braccio di spirale esterna della galassia che chiamiamo Via Lattea. La nostra galassia stessa contiene 100 miliardi di stelle, ha una lunghezza di 100.000 anni luce da lato a lato, sporge nel bel mezzo, ed é densa16 000 anni-luce. Ma fuori da noi è appena ampia 3 000 anni luce. Siamo 30.000 anni luce dal centro galattico, Siamo andati avanti ogni 200 milioni di anni, e la nostra galassia è solo una di milioni di miliardi di altre galassie. In tutto questo, l’universo é in espansione. L’universo stesso é in continua espansione e si può allargare in tutte le direzioni, può sfrecciare, può superare anche la velocità della luce. 20 Milioni di chilometri al minuto, è la velocità più rapida che c’è. Quindi ricordate, quando vi sentite molto piccoli ed insicuri, come sia incredibilmente improbabile la vostra nascita, e pregate che ci sia una vita intelligente da qualche parte lassù nello spazio, perché quaggiù sulla Terra c’è solo da preoccuparsi “.

Stephen lo conoscono tutti. I bambini, le stelle, gli extraterrestri, gli scienziati, ed i Pink Floyd che affiancano alla sua voce elettrica alcune delle loro inconfondibili note, in due distinte occasioni. (leggi l’articolo)

Nella canzone “Keep Talking” del 1994 compresa nell’album “The Division Bell” la voce di Stephen esce dal suo corpo attraverso un sintetizzatore vocale americano e vola sugli straordinari accordi psichedelici dipinti dal celeberrimo gruppo inglese. E’ un brano che brilla di una sua eccezionale originalità, lo scienziato sembra duettare come niente fosse con David Gilmour.

Le sue parole commuovono:

Per milioni di anni gli uomini hanno vissuto come animali, poi è accaduto qualcosa che ha sprigionato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare. C’è un silenzio che mi circonda, non riesco a pensare bene. Mi fermerò in un angolo. Nessuno mi può disturbare, penso dovrei parlare, adesso, ma non riesco a parlare. Le parole non mi escono giuste, mi sembra di annegare, mi sento debole ora, ma non posso mostrare la debolezza. A volte mi chiedo, dove stiamo andando, non deve essere per forza così. Dobbiamo solo essere sicuri di continuare a parlare. Perchè non mi parli? Non mi parli mai? Che cosa pensi? Che cosa senti?”

Nel 2014 la sua voce elettrica spunta ancora dal nulla entrando in simbiosi con le note della canzone “Talkin’ Hawkin” compresa nell’album “The Endless River” sempre dei Pink Floyd. Il messaggio di Hawking é diverso ma riguarda ancora una volta la comunicazione:

Il discorso ha permesso la comunicazione delle idee, dando modo agli umani, di lavorare insieme per costruire l’impossibile. Tutti i più grandi risultati dell’umanità sono stati raggiunti con la comunicazione. Le nostre più grandi speranze, potrebbero diventare realtà in futuro. Con la tecnologia a nostra disposizione, le possibilità sono sconfinate. Tutto quello che dobbiamo fare é cercare di assicurarci il mantenimento della comunicazione”.

Sembra quasi che Stephen Hawking ed i Pink Floyd, come i grandi amici, si siano dati un appuntamento, come se gli avessero detto: “Caro Stephen ci si vede qui tra dieci anni esatti!”. E come se lui gli avesse risposto con un sorriso, il sorriso di un uomo che riesce a mantenere la parola data. Esattamente dieci anni dopo.

Guardando la sua espressione nelle foto che lo ritraggono, mi assale una certa malinconia nel vedere un altro grande genio che in qualche modo é stato costretto dagli eventi a vivere una vita tormentata. Sono comunque felice di vederlo in certi occasioni sfoderare un bel sorriso mentre é ripreso in compagnia della moglie e dei suoi tre figli. Per quanto riguarda la musica sembra amasse i Beatles e la musica classica, mentre per quello che concerne il cinema sembra fosse un vero fan di Marilyn Monroe.

Un giorno disse :Vivo con la prospettiva di una morte prematura da 49 anni, non ho paura della morte, ma non ho fretta di morire, ci sono tante cose che voglio fare prima”.

La sua é stata sicuramente una vita molto difficile, anche se quand’era in mezzo al pubblico dimostrava di essere quasi sempre ironico, gentile, modesto e forse sereno. Stephen Hawking era un genio che se ne stava seduto tra le stelle e gli uomini, come se la sua intenzione fosse proprio quella di collegare insieme due cose, così lontane tra loro. E’ strano, ci sono molti musicisti appassionati di stelle. C’é forse un qualcosa che ci sfugge? 

Nel 1969 i membri dell’equipaggio della missione Apollo sulla Luna, rimasero di stucco, quando udirono strani suoni alla radio molto simili a sequenze di note musicali. Questo misterioso episodio accadde quando entrarono nell’orbita lunare, attraversando il lato nascosto, quello oscuro della Luna, una zona dove tutti i veicoli spaziali restano per circa un’ora senza contatto radio con la Terra. Musica aliena o più semplicemente la musica delle stelle? Gli interrogativi sono sempre tanti, e riguardano sia la natura dello spazio che la natura della musica.

Musica e stelle, i temi dominanti della vita di Stephen Hawking, senza tralasciare il suo interesse per le donne, donne che però non comprendeva e che definiva strane. Musica, stelle e donne. Le donne sono belle e misteriose come le stelle. Rimane il ricordo di quell’uomo che sembrava avesse dovuto pagare un caro prezzo per essersi spinto così lontano nello spazio alla ricerca dei nostri perché.

Chiudo gli occhi e lo vedo ancora una volta felice mentre canta la sua canzone preferita “Monty Python -Galaxy Song”

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/David Gilmour/The division bell/The Endless River/The Beatles/Marilyn Monroe/Luna/Carlo Zannetti
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