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“La poesia di una donna anche sotto il vestito” è il nuovo lavoro di Alessandra Giubilato

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Il titolo nasce dal verso di una canzone (“Kiki”) dedicata alla personalità anticonformista e controversa di Kiki de Montparnasse, musa e amante dall’animo tormentato di tanti artisti d’avanguardia e vera regina della Parigi degli “Anni folli”. 

Oltre a lei, vengono  cantate  altre straordinarie figure di donna come la ballerina Isadora Duncan, antesignana della danza moderna (“Isadora”);  la poetessa Alda Merini, dalla vita vissuta in bilico tra genio e follia (“Alda”); l'attrice Maria Montez, un tempo la stella più brillante di Hollywood (“Stella cadente”). Non mancano poi temi che raccontano situazioni drammatiche, come la tragica realtà delle spose bambine (“Spose bonsai”) o l’importanza di liberarsi da una relazione abusiva e possessiva (“Vento di tempesta”).

L’album si chiude, infine, con una versione remastered del brano autobiografico “La rosa del deserto”, che celebra la decisione dell’artista di essere semplicemente se stessa, di scrivere col cuore e per la propria anima, libera da schemi commerciali.
L'album è stato prodotto e arrangiato da Sabino Dell'Aspro.

Alessandra Giubilato è una cantautrice indipendente, ufficialmente attiva sulla scena musicale dal 2015, sia in Italia che all'estero (in particolare Lombardia, Veneto, Friuli, Zurigo e Montecarlo). Alessandra muove i suoi primi passi nella musica da bambina, passando il tempo a scrivere canzoni e a suonare il pianoforte. Nel 2018 pubblica il suo primo album "La rosa del deserto" e nel 2020 il suo secondo lavoro "La poesia di una donna (anche sotto un vestito)".
 
L’artista si contraddistingue per le capacità interpretative, il colore e la padronanza della dinamica della voce, mentre le canzoni si caratterizzano soprattutto per temi e testi impegnati (tipici del cantautorato italiano). La musica di Alessandra non rientra in un genere musicale predefinito in quanto l’artista preferisce mantenere la propria creatività libera da schemi, ma risente di influenze classiche, folk, jazz e bossa nova.

STRUTTURA DELL’ALBUM

  1. Alda (Sono nata il 21 a primavera)
  2. Isadora
  3. Kiki
  4. Spose Bonsai
  5. Stella cadente
  6. Vento di tempesta
  7. La rosa del deserto

DESCRIZIONE DEI BRANI

Alda (Sono nata il 21 a primavera)
Il 21 marzo 1931, il primo giorno di primavera, nasceva Alda Merini, la poetessa della gioia e della pazzia. Nonostante una vita segnata da anni passati in cliniche psichiatriche (nelle quale subì ben quarantasei elettroshock) e dalla sofferenza dell’emarginazione, Alda seppe “abbracciare” il suo dolore per trasformarlo in gioia e amore.
“Io il male l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente. È diventato poesia. È   diventato fuoco d’amore per gli altri.” (Alda Merini)
 
“Sebbene non abbia alcuna pretesa di comprendere appieno una filosofia così profonda e complessa come quella della più straordinaria poetessa italiana del ‘900, spero di essere riuscita almeno a cogliere la sua meravigliosa aura ed essenza.” (Alessandra Giubilato)
Isadora
Considerata la fondatrice della danza moderna, Isadora Duncan (1877, San Francisco, California, Stati Uniti – 1927, Nizza, Francia) ebbe il coraggio di andare controcorrente e rompere i rigidi schemi del balletto classico, ignorando le critiche e gli scherni dei suoi contemporanei. Donna dalla personalità eclettica e una vita segnata da droga, alcol e tragici eventi, Isadora è spesso ricordata anche per la sua morte scenografica: strangolata dalla sua lunga sciarpa rossa, impigliatasi sotto le ruote della Bugatti di un pilota italo-francese.
Kiki
Alice Prin (Châtillon-sur-Seine2 ottobre 1901 – Parigi29 aprile 1953), soprannominata Kiki de Montparnasse, fu una modella francese che, durante gli Anni Venti, divenne la regina indiscussa dell’effervescente e florida città di Parigi. Musa e amante di numerosi artisti, donna senza regole e anticonformista, venne definita da Hemingway come “una donna che non fu mai una signora,” ma che “dominò l’epoca di Montparnasse più di quanto la Regina Vittoria non abbia dominato l’epoca vittoriana”.
È il brano in cui è presente il verso che dà il titolo all’album.
“Nuda come una bozza spogli i segreti di chi i tuoi seni disegna,
E quelli di chi non ha mai capito la poesia di una donna anche sotto un vestito”
 
Spose bonsai
Molte, troppe bambine ogni anno vedono negati i propri diritti fondamentali, come l’accesso all’istruzione, perché costrette a sposarsi troppo presto con uomini molto più vecchi di loro.
Stella cadente
Maria Montez (1912, Barahona, Repubblica Domenicana – 1951, Parigi, Francia) fu una delle più grandi stelle di Hollywood degli anni ’40. Donna bellissima, raggiunse la fama grazie ad una grande determinazione, ma fu presto dimenticata dopo la sua precoce morte. Maria morì a soli 39 anni per attacco cardiaco nella sua vasca da bagno, dove era solita svolgere i suoi trattamenti di bellezza, presumibilmente a causa dell’acqua troppo calda. Oggi, l’attrice riposa nel cimitero di Montparnasse, a Parigi, in una tomba spoglia e abbandonata.
Vento di tempesta
Scelto come brano di traino dell’album, “Vento di tempesta” è la storia di una donna che trova finalmente il coraggio di rompere la relazione con un compagno dispotico e possessivo e di “riprendere il suo volo”. Per l’uscita del singolo era stato previsto un videoclip professionale, ma, a causa del lockdown, il video è stato realizzato nel giardino di casa con un cellulare.
La rosa del deserto
La rosa del deserto è un minerale grezzo, che per la sua particolare forma richiama il noto fiore senza però eguagliarne la bellezza. Era il minerale preferito di una bambina che si sentiva incompresa, come pensava dovesse sentirsi anche quella pietra. La bimba si ritrovava spesso, quindi, a modificare il proprio modo di essere per cercare di assomigliare sempre più a tutte quelle coetanee che, come le rose belle e profumate, erano apprezzate da tutti. Il brano, che dà il titolo all’album del 2018, viene riproposto e ricantato dall’artista per riconfermare la volontà di continuare a scrivere libera da schemi commerciali.
 
(myr)
 
 

— Onda Musicale

Tags: Folk/Alda Merini/Jazz
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