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Ozzy Osbourne: il 7 settembre uscirà l’atteso docu-film sulla sua vita movimentata

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Il docu-film ripercorrerà la storia e la carriera di Ozzy Osbourne, dalla sua infanzia vissuta in povertà, fino al grande successo con i Black Sabbath e come solista.

L’attesa sta per finire e dopo la presentazione mancata al festival South by Southwest a causa della pandemia da Covid-19, "Biography: The Nine Lives of Ozzy Osbourne" uscirà ufficialmente il 7 settembre, giorno in cui verrà trasmesso in anteprima sul canale statunitense A&E alle ore 21 in America, che corrispondono alle 3 di notte dell’8 settembre in Italia.

Come precedentemente annunciato, il documentario (guardalo a questo LINK) ripercorrerà la storia e la carriera di Ozzy Osbourne, dalla sua infanzia vissuta in povertà, fino al grande successo che lo ha portato sui palchi di tutto il mondo, prima con i Black Sabbath e poi come solista.

Prodotto da Osbourne Media e Critical Content per A&E Network, come suggerisce il titolo, l’opera racconterà effettivamente “le nove vite di Ozzy Osbourne”, perché mostrerà come questo artista sia riuscito a reinventarsi sempre e a ricominciare, anche dopo i periodi più difficili della sua vita. Il documentario che celebrerà questa incredibile carriera conterrà immagini di repertorio, molte delle quali inedite, e poi interviste non solo a Ozzy, ma anche alla sua famiglia, a sua moglie Sharon, ai suoi figli Kelly Jack, ma anche alle persone che hanno lavorato con lui in passato o che sono suoi amici, come Rick RubinIce-TMarilyn Manson, Rob Zombie, Jonathan Davis, Post Malone e tantissimi altri. In queste due ore, inoltre, Ozzy si racconterà in prima persona in un’intervista esclusiva rilasciata di recente, poco dopo la diagnosi del morbo di Parkinson.

In questi giorni è stato pubblicato anche un nuovo trailer del documentario, nel quale si vedono alcuni estratti delle interviste. “Anche quando oggi si lamenta dei tour – dice Jack Osbourne nella clip, mentre si vedono buffe immagini di Ozzy durante la sua vita casalinga – lui non è bravo a stare dentro casa. Io lo ricordo letteralmente come il tizio sul divano”.

All’improvviso ho realizzato che Ozzy appartiene alla strada – dice, invece, l’artista in una vecchia intervista – mi sentivo come un animale in gabbia. Portavo con me giocattoli diversi e ogni genere di cose”.

Ozzy ha smesso di fare tour nel 1992 ma dopo poco tempo ha capito che non avrebbe potuto vivere senza il palcoscenico. Così sua moglie Sharon, che è anche la sua manager, ha cercato di farlo partecipare al Lollapalooza Festival, dove però Ozzy è stato rifiutato.

Forse è stato un bene: dopo quel rifiuto, infatti, Sharon e suo marito hanno avuto l’idea di creare l’Ozzfest, il festival organizzato da Ozzy che ha fatto la storia degli anni ’90. Questa è solo una delle tante avventure di questo grande artista che verranno raccontate e celebrate nel documentario in uscita a settembre.

(fonte Virgin Radio – link)

 

 

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Tags: Rob Zombie/Marilyn Manson/Jonathan Davis/Post Malone/Covid-19
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