Musica

Antonella Ruggiero incanta Fiorenzuola d’Arda

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Grande protagonista del Festival "Dal Mississipi al Po", l’ex cantante dei Matia Bazar regala emozioni a valanga.

Antonella Ruggiero prosegue senza sosta la propria corsa verso la musica di qualità che continua a testimoniare efficacemente da quasi 50 anni a questa parte.

Voce regina per antonomasia, carisma irraggiungibile, cultura, classe, eleganza, sperimentazione, avanguardia e ricerca sono i pilastri portanti di una carriera condivisa a due cuori, quattro mani, un’ugola e un pianoforte con Roberto Colombo, indiscutibilmente uno fra i più grandi musicisti-polistrumentisti e produttori discografici italiani che l’accompagna anche dal vivo.

Sul palco del Festival ‘Dal Mississippi al Po’ guidato come sempre dall’entusiasmo e la competenza dell’ottimo, appassionato patron Davide Rossi, la sera di venerdì 28 agosto a partire dalle 22.30 in poi ha letteralmente sedotto e incantato a suon di emozioni purissime il pubblico presente, facendo registrare un sold-out a una felice kermesse che da oltre sedici anni fonde insieme con gusto spensierato e ameno equilibrio musica, letteratura, suoni e parole che profumano di blues e di incontenibile bellezza.

Scorre efficace così la scaletta di ‘Concerto versatile’, show in cui la divina cantante genovese mescola e spariglia continuamente le carte passando da brani della tradizione popolare pre bellica nostrana come ‘Tu Musica Divina’ dell’indimenticato Alberto Rabagliati, che apre il concerto, sino all’omaggio a Fabrizio De Andrè con un’intensa ed eterea versione della sua celeberrima ‘Ave Maria’ laica, nonché un’impronta etnoworld che aggiunge un tocco di magia e gusto in più alla sempiterna ‘Creuza de ma’, omaggio sincero e spontaneo alla propria città.

Notevole, come sempre, anche il mantra vocal-strumentale ‘Tum Hi Shiva’, testimonianza dell’amore di Antonella Ruggiero per la musica indiana con cui si è accompagnata negli anni dall’addio ai Matia Bazar fondati nel 1975 al tanto atteso ritorno sulle scene musicali da solista con il primo album ‘Libera’ targato 1996.

Un fulmine a ciel sereno che irrompe sul palco in cui il canto pare farsi fa parola, e il suono un filo conduttore capace di unire Cielo e Terra alla ricerca di una spiritualità universale profonda ed evocativa che non ha bisogno di etichetta alcuna.

Immancabili, inoltre, alcune fra le perle di platino del grande collier di successi senza prezzo che portano la firma dei Matia Bazar, tra cui ‘Per un’ora d’amore’, ‘Solo Tu’, accingendosi in un crescendo meritato di apprezzamenti e commozione al congedo dalla propria, attenta platea sulle note rispettivamente di ‘Vacanze Romane’ e ‘Ti Sento’, bis finale, rilette con un piglio essenziale e convincente.

Un viaggio fra il pop d’autore e la musica di confine, intriso di ritmo, lirica, accenni dal vago sapore retrò, tutto giocato sulle orme di un equilibrio in cui l’immensa Antonella, figura iconica della nostra canzone, dà prova di equilibrio nell’esecuzione senza mai strafare, mettendo in primis il cuore innanzi al microfono.

Con la delicatezza di chi sa porre l’arte avanti a sé. E l’umiltà e l’eleganza propria solo dei grandi artisti che, senza bisogno alcuno di chissà quali abiti di scena sfavillanti, con l’ausilio di un vocoder e un pianoforte sapientemente stimolato dalla sensibilità unica del Maestro Roberto Olzer, dimostrano che anche per le sette note vale il principio che la sobrietà è la sola strada capace di portare al cuore di tutte le cose. Canzoni incluse.

 

 di Maurizio Scandurra

— Onda Musicale

Tags: Fabrizio De Andrè/Crêuza de Mä/Maurizio Scandurra
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