Musica

Royal Albert Hall, luogo magico che profuma di musica

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C’è un luogo magico nel prestigioso quartiere londinese di South Kensington costruito e concepito per la musica: la Royal Albert Hall.

Costruita in epoca vittoriana, la Royal Albert Hall nel corso degli anni ha ospitato una miriade di concerti di tutti i generi musicali, anche se il pop e il rock l’hanno sempre fatta da padroni.

La lista di stelle di prima grandezza che si sono esibite qui è lunghissima. Ve ne diciamo solo alcuni: Led Zeppelin, Queen, Dire Straits, Jimi Hendrix, Bob Dylan, BB King, Cream, Deep Purple, David Gilmour, Elton John solo per citarne alcuni. Inoltre la Royal Albert Hall di Londra può vantare di essere l’unico luogo in cui Beatles e Rolling Stones hanno suonato allo stesso concerto, nel 1963.

Eric Clapton ci ha suonato più di 200 volte, tanto da paragonare l’esperienza a “suonare in salotto”. La sua prima esibizione risale al dicembre del 1964, con gli Yardbirds, seguita poi da diversi concerti con i Cream e da solista. Il live numero 200 risale al 2015.

Nutrita anche la schiera di artisti italiani che hanno avuto l’opportunità di suonare alla Royal Albert Hall: Luciano Pavarotti, Tiziano Ferro, Umberto Tozzi, Il Volo, Ligabue, Laura Pausini, Claudio Baglioni e Zucchero Fornaciari, che vi ha suonato per ben sei volte dal 2004 ad oggi.

Il fascino di questa sala da concerti trae origine dalla sua storia e tradizione: nel 1851 il consorte della regina Vittoria, il principe Alberto, concepì la sua costruzione, ma non ebbe modo di vederla realizzata. Morì infatti nel 1861, dieci anni prima della sua inaugurazione. In principio il nome dell’edificio sarebbe stato Central Hall of Arts and Sciences, ma la Regina Vittoria optò per il nome attuale, in memoria del marito scomparso.

L’opera venne portata caparbiamente a compimento dagli ingegneri di corte, che presero spunto dall’architettura degli anfiteatri romani. La posa della prima pietra avvenne nel 1867, l’inaugurazione nel 1871, alla presenza della regina Vittoria.

Il progetto originale prevedeva una capienza di 30.000 posti, che vennero ridotti a 7000 per ragioni economiche. Oggi la capienza risulta ulteriormente ridotta (5500 posti) per motivi di sicurezza.

L’edificio è a pianta ovale e misura 82 metri per 71 e 41 in altezza ed è costruito con sei milioni di mattoni rossi, sormontati da una cupola inizialmente in ferro e vetro, poi in alluminio. Il giorno dell’inaugurazione si scoprì che la copertura provocava una fastidiosa eco: fino al 1969 la musica, in pratica, si sentiva due volte. A questo problema si pose rimedio installando del materiale isolante che ne migliorò l’acustica, per l’imponente cifra di due milioni di sterline.

Il centro della scena è tutto dedicato al grande organo, che all’epoca della sua costruzione era il più grande d’Europa, con i suoi centoundici registri e le canne di 32 piedi reali. Dal punto di vista economico, la Royal Albert Hall è mantenuta da una fondazione che si autofinanzia, senza alcun aiuto di Stato. Fino al 1985 chi lavorava alla Royal Albert Hall a Kensington era volontario e non veniva pagato, ricevendo in cambio biglietti gratuiti per gli eventi.

La sospensione degli eventi live a causa della pandemia di Covid-19 ha messo in serie difficoltà l’equilibrio finanziario della Hall.

Oltre ai concerti la Royal Albert Hall ha ospitato eventi di beneficenza, premiazioni, e perfino balli reali per incoronazione di monarchi. Ogni anno il Cirque du Soleil propone i suoi spettacoli a partire dal 2003. C’è spazio anche per lo sport: la Royal Albert Hall ospita un suggestivo torneo di tennis riservato a vecchie glorie della racchetta, l’ ATP Champions Tour Masters.

Salvatore Leo – Onda Musicale

 

 

 

 

 

— Onda Musicale

Tags: Led Zeppelin/Jimi Hendrix/Royal Albert Hall/Cream
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