Musica

Il Progressive Rock visto da un’adolescente

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Non è mai facile parlare di musica. Si può definire il ritmo, il tono, la durata, la difficoltà esecutiva di una canzone, ma come si può misurarne la bellezza?

È un concetto talmente soggettivo, personale e intimo che sarebbe ridicolo anche solo cercare di definirlo, o di spiegarlo a qualcuno. Per questo motivo, quello che io posso fare in questo spazio che mi è stato dedicato è provare a raccontarvi come la musica tocca ed emoziona me.

Può darsi che ad alcuni di voi quello che io descriverò non dica assolutamente nulla, ma forse qualcuno che apprezzerà c’è, e perché non provare a migliorare la giornata anche solo a una persona?

È proprio questo lo scopo più bello della musica: accompagnarci nelle nostre giornate e magari tentare di farle diventare un po’ più luminose.

Da brava sedicenne per nulla al passo con i tempi vi voglio parlare di un genere musicale quasi dimenticato (o mai conosciuto): il progressive. Una di quelle cose che se non esistessero dovrebbero essere inventate. Preparatevi però a un ascolto “impegnativo”: non è sicuramente musica d’ambiente!

Oggi vi voglio consigliare Selling England By The Pound dei Genesis, uno dei (pochi) fortunati album prog che hanno avuto successo presso un pubblico discretamente ampio. Bisogna però dire che la sua fortuna è forse anche dovuta al fatto che questo album è una pietra miliare del rock anni ’70, oltre che fonte di ispirazione per tutti i prog-addicted come me (e spero anche qualcuno di voi!).

Otto tracce per 54 minuti circa, uscito nel 1973, penultimo disco della formazione comprendente Peter Gabriel. I testi delle canzoni sono piuttosto astrusi e complicati e riguardano scene di vita comune inglese, dalla lotta di quartiere alla svendita etica e morale della realtà anglosassone; Selling England By The Pound significa letteralmente “vendesi Inghilterra un tanto al chilo”. Se siete interessati (è un mondo estremamente affascinante), Wikipedia potrà essere molto più esaustiva.

Quello che io vorrei fare è attirare l’attenzione di chi ha voglia di ascoltare qualcosa di diverso (e meraviglioso) lontano dalle solite Firth Of Fifth o I Know What I Like (In Your Wardrobe), che pur rimanendo stupende sono piuttosto comuni in radio, e dirigerla verso quelli che secondo me sono i capolavori di questo CD incredibile: Dancing With The Moonlit Knight, The Battle Of Epping Forest  e The Cinema Show.

E detto questo torniamo al problema iniziale: come faccio a spiegarvi quanto belle sono queste canzoni? Non posso, credetemi. Vi dico solo che se ve ne innamorerete, sarà finita: avrete chiuso per sempre con le canzoncine Pop costruite con due accordi e due parole e accetterete di farvi distruggere il cervello dalla complessità di queste suites. Quindi attenzione, assumetevi la responsabilità delle vostre scelte musicali! 

La più sconvolgente delle tre canzoni è forse The Battle Of Epping Forest, traccia numero 5 del CD e manifesto di ciò che “progressive” significa: cambi di ritmo continui, suoni discordanti, riff assurdi, batteria impazzita.

Sembra quasi che ogni strumento suoini per conto proprio e nessuno si curi degli altri: pura e semplice anarchia musicale. Ma di una bellezza e di un’armonia (lo so, è un controsenso) così toccanti da entrare nel cuore di chi sappia apprezzare senza più poterne essere allontanata.

È quasi una magia, non ci sono molte altre spiegazioni. E stesso discorso vale per le altre due canzoni, Dancing With The Moonlit Knight e The Cinema Show, come del resto vale per il CD intero.

Non saprei in che altro modo descriverlo se non “scombinacervelli” e assolutamente, infinitamente, totalmente meraviglioso. Fate una cosa: ascoltatelo! Sono 54 minuti della vostra vita che potrebbero non significare nulla ma che potrebbero anche aprirvi un nuovo mondo.  Le possibilità sono fifty-fifty.

Stay prog!

Elena Molinari

— Onda Musicale

Tags: Genesis/Selling England By The Pound/Prog Rock
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