Musica

I leggendari residency show di Las Vegas

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Residency

Non di rado sentiamo parlare di “residency show”. Il fenomeno non è molto diffuso in Italia, ma negli Stati Uniti è una sorta di istituzione.

Gli spettacoli di “musical residency” o più semplicemente “residency” si tengono principalmente a Las Vegas, ma non solo. Sono una pagina spesso snobbata nell’ambito della mitologia pop, ma in realtà hanno segnato in modo decisivo le carriere di molte star della musica statunitense. Inoltre, oggi si assiste a significativa “renaissance” di questo tipo di concerti. Andiamo a ripercorrere insieme la storia dei “residency show” e facciamo qualche considerazione sulle prospettive che si aprono oggi a questo tipo di intrattenimento musicale.

Per “residency show” si intende una serie di concerti, molto simile a quella che solitamente viene programmata per un tour. A differenza di un tour però, l’artista tiene più concerti nello stesso locale. Non è il musicista a spostarsi, ma sono i fan ad accorrere all’esibizione dell’artist-in-residence. Pare che il primo a lanciare ufficialmente questa tendenza sia stato il cantante e pianista americano Liberace, a Las Vegas, nei primi anni Quaranta. Dieci anni dopo, sempre nella stessa città, Liberace ha ottenuto un suo spettacolo fisso al “Riviera Hotel and Casino”. I suoi spettacoli gli fruttavano circa 50.000$ a settimana. Ha riproposto poi la cosa diversi anni dopo, arrivando a guadagnare ben 300.000$ per ogni settimana di concerto.  

Negli anni Cinquanta anche Frank Sinatra si è dato al residency show, accompagnato dal celebre gruppo dei Rat Pack. Il leggendario crooner è diventato l’artista residente del Sands Hotel and Casino. Dopo Frank Sinatra, un’altra grande icona della musica americana ha scelto la stessa via. Si tratta di Elvis Presley, che, in seguito alla pubblicazione del suo album di debutto, nel 1956 ha iniziato la sua residency presso il New Frontier Hotel and Casino di Las Vegas. La cosa inizialmente non aveva ottenuto il successo sperato. In quel periodo gli ospiti dell’hotel erano in maggioranza conservatori di una certa età, poco inclini ai ritmi e agli eccessi di Elvis the Pelvis. Il cantante però non si è fatto prendere dallo sconforto. Dal 1969 al 1976 Elvis ha battuto ogni record. Si è esibito regolarmente all’Hilton Las Vegas (rinominato poi Westgate Las Vegas Resort & Casino) per un totale di 837 show consecutivi, che hanno registrato il tutto esaurito.

Secondo Kurt Melien, il vicepresidente del settore intrattenimento del Caesars Palace, i residency show sono nati principalmente come eventi per attirare nuovi avventori all’interno dei casinò. Hanno avuto poi un grande momento di gloria e hanno goduto di grande popolarità. Successivamente si sono trasformati in una sorta di “cimitero degli elefanti” dell’industria musicale. In questi termini amari e disincantati ne parlava la leggendaria Cher, che a lungo si è esibita a Las Vegas come artist-in-residence. La star riteneva che questi spettacoli fossero diventati il simbolo del declino di vecchie star del pop e del rock, incapaci di reinventarsi.

Tuttavia, questo fenomeno ha preso nuova vita a partire dagli anni DuemilaCeline Dion ha stravolto l’immaginario legato a questo tipo di show, ripensando completamente le caratteristiche dello spettacolo. Con il residency-show “A New Day” ha fuso insieme diverse forme di intrattenimento: canzone, teatro, performance art e arti visive. Il successo è stato clamoroso, si parla di un incasso di oltre 474,72 milioni di dollari al 2019 per 717 spettacoli, che hanno visto partecipi quasi 3 milioni di spettatori. La figura dell’artist-in-residence ha iniziato a godere di una nuova immagine. Grandi star del pop giovani e al culmine del loro successo sono tornati sui palchi di Las Vegas nei primi anni Duemila, possiamo fare il nome di personaggi come i Back Street Boys o Britney Spears.

Questa rinascita dei residency show la dobbiamo all’intuizione di Celine Dion, ma non solo. Il successo dei giochi da casinò online ha portato grandi cambiamenti all’interno del settore del gioco. Le sale da gioco terrestri continuano ancora oggi ad attirare milioni di visitatori, ma per tenersi sempre sulla cresta dell’onda cercano di offrire nuove proposte di intrattenimento. Ad esempio, investendo sempre di più sull’organizzazione di grandi eventi dal vivo, come tornei a premio, live show, cabaret e concerti. In questo contesto, l’artista non si esibisce più per intrattenere con la sua musica i giocatori del casinò. I casinò propongono spettacoli di altissimo livello, eventi che rappresentano un’esperienza estetica esclusiva legata al nome della sala da gioco che le ospita.

Las Vegas

L’emblema di questa nuova tendenza è senza dubbio il residency-show di Lady Gaga presso l’MGM Grand Las Vegas. A partire dal 2018 la star di Poker Face ha proposto due diversi spettacoli, Enigma e Jazz & Piano Engangements. Il primo spettacolo è una riproposizione delle sue più grandi hit, con effettivi e scenografie dall’impatto coloratissimo e ultra-futurista. Il secondo è invece una riproposizione di alcune sue hit in chiave acustica, accompagnate dall’esecuzione di grandi classici del jazz americano.

L’operazione è stata molto acclamato, tanto che la cantante ha annunciato che si esibirà al Park Theater dell’MGM Resort fino al 2021. Inoltre, nel 2019 era stato inaugurato all’MGM Park Theatre l’Haus of Gaga Museumun museo temporaneo che espone le migliori creazioni dell’Haus of Gaga, il gruppo creativo legato all’artista newyorchese. Si tratta di abiti e oggetti di scena, scarpe e molto altro ancora. Ovviamente è stato allestito uno stand di gadget ispirate al residency show e al mondo di Lady Germanotta. La formula ha funzionato benissimo e probabilmente verrà replicata, vedremo presto quali altre star seguiranno questa strada.

— Onda Musicale

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