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Jane Monheit – The Songbook Sessions: Ella Fitzgerald

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Era molto tempo che la vocalist Jane Monheit pensava di registrare un tributo a Ella. Sin da quando era adolescente, produrre un album tratto dall'amato Songbook della Fitzgerald ha avuto un'importanza quasi "biblica" per lei e questa volontà non l'ha mai abbandonata.

Oggi finalmente quei sogni finalmente sono arrivati ad un lieto fine con il suo nuovo album, "The Songbook Sessions: Ella Fitzgerald". Era molto tempo che la vocalist Jane Monheit pensava di registrare un tributo a Ella. Sin da quando era adolescente, produrre un album tratto dall'amato Songbook della Fitzgerald ha avuto un'importanza quasi "biblica" per lei e questa volontà non l'ha mai abbandonata.

Oggi finalmente quei sogni finalmente sono arrivati ad un lieto fine con il suo nuovo album, "The Songbook Sessions: Ella Fitzgerald", il primo perfetto progetto per la sua nuova etichetta, Emerald City Records, che ha pubblicato il disco lo scorso 8 aprile al cuspide delle celebrazioni per il centenario di Ella Fitzgerald. 

Su questa nuovo album, la Monheit rende un gioioso omaggio al suo idolo, regalando un ritratto definitivo di se stessa, guidata dal suo produttore, arrangiatore, e grande trombettista, Nicholas Payton.

"Questo disco è davvero diverso", dice la Monheit. "E' la prima volta che ho registrato senza un'etichetta e così ho avuto l'opportunità di prendere tutte le decisioni. Onestamente, quando ho ascoltato le prime versioni di questo album, ho sentito un cantante diversa da quello che ero prima – molto più matura. Ho avuto un po' di paura perché c'è una certa qualità grezza su alcune delle parti vocali, ma non abbiamo avuto alcun problema a risolverli. Queste sono le parti vocali di una donna di 38 anni, con un sacco di esperienza di vita. Queste tracce riescono davvero ad esprimere chi sono".

"La mia prima priorità è stata quella di far sentire Jane a suo agio, quindi doveva preoccuparsi solo di cantare", dice Nicholas Payton, che l'ha incontrata per la prima volta in Brasile circa cinque anni fa e con la quale è rimasto in contatto solo casualmente. "Ma d'altra parte, volevo anche farla sentire un pò scomoda, spingendola in luoghi in cui non si era mai spinta prima. Lei è una cantante così multiforme. Volevo mettere in mostra alcune cose diverse che lei ama fare in una qualsiasi notte con la band, ma che non ha mai messo in mostra nelle sue registrazioni."

Sin salla prima canzone, "All Too Soon", un punto culminante del songbook di Duke Ellington della Fitzgerald, appare evidente che questo album non sarà il solito tributo ad Ella – il tipo che riproduce l'incomparabile lato swingante, ricco di "scat" ed infantile della cantante. Monheit è invece una donna completa, che si getta nella lirica con un appassionato "savoir faire".

"E' un tributo solo di nome", scrive Christopher Loudon nella sua recensione per JazzTimes. "Fitzgerald e Monheit sono delle cantanti molto diverse, i loro approcci al materiale e similarmente valido ma assolutamente distinto. Lo stile della Monheit è più elegante e più denso -….. Velluto fragrante contro la seta della Fitzgerald"

Come arrangiatore di otto delle canzoni, Payton ha aggiornato le armonie ed il sentimento generale di alcuni dei brani. "Volevo farle romantiche e sexy," dice. "Guardiamo all'amore ed al sesso in maniera molto diversa oggi di quanto facevamo 60 anni fa." Ognuno dei compagni di lunga data della band, il pianista Michael Kanan ed il bassista Neal Miner, arrangia due canzoni, dando il proprio contributo ai freschi arrangiamenti dell'album.

Kanan, Miner, ed il batterista Rick Montalbano – il solito trio di lavoro di Jane – appaiono sul nuovo CD, insieme con il percussionista Daniel Sadownick; l'arpista Brandee Younger (su due tracce); e Payton, alla tromba, pianoforte ed organo.

"Nick non aveva intenzione di suonare nell'album", dice Monheit, "ma dopo che abbiamo scoperto la forza della chimica tra noi è sembrato inevitabile che dovessimo suonare insieme. E' stato un vero onore ed una grande emozione per me."

(tratto da www.traccedijazz.it – link)

— Onda Musicale

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