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Accadde oggi: il 5 novembre 1971 esce Meddle dei Pink Floyd

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Pubblicato il 5 novembre 1971 in Inghilterra, ed il 30 ottobre per il mercato americano.In mancanza di materiale già pronto sul quale lavorare, e senza nessuna idea precisa della direzione da dare all'album, la band sviluppò una serie di esperimenti sonori che avrebbero ispirato il pezzo centrale del disco, la suite Echoes.

Anche se molti dei successivi lavori della band sarebbero stati permeati da un tema unico incentrato sulle liriche scritte principalmente da Roger Waters, Meddle fu più uno sforzo collettivo di gruppo. La copertina, raffigurante un primo piano ravvicinato di un orecchio sott'acqua, fu opera dello studio Hipgnosis, anche se Storm Thorgerson si dichiarò in seguito insoddisfatto del risultato finale.

L'album ricevette buone recensioni dalla critica alla sua uscita. Tuttavia, nonostante ebbe un buon successo commerciale in Gran Bretagna, la poca pubblicità fatta al disco negli Stati Uniti dalla etichetta americana della band, causò vendite deludenti oltre oceano.

Venne registrato a più riprese tra gennaio e agosto del 1971. Fu pubblicato negli Stati Uniti il 30 ottobre 1971 e in Gran Bretagna il 5 novembre dello stesso anno. Una versione rimasterizzata su CD venne pubblicata nell'agosto del 1994 in Europa e nell'aprile del 1995 negli USA.

Meddle consegnerà alla storia della band due brani fondamentali: la strumentale One of These Days e la suite Echoes. La prima, giocata sulle note vibrate dal basso di Waters collegato ad un'unità Echo Binson, avvolte dalla chitarra di Gilmour, è una sorta di cavalcata sperimentale in mezzo alla tempesta con tanto di vento, mentre la seconda ha un incedere quasi epico, tra passaggi visionari, intermezzi funky (come in Atom Heart Mother) ed evoluzioni psicotrope; tutto ciò accompagnato dal testo di Waters che già echeggia dei concept album degli anni '70, da The Dark Side of the Moon a The Final Cut.

Tra i due brani citati (One of These Days apre l'album, Echoes lo chiude) una serie di pezzi a metà tra sperimentazione e melodia tra i quali spicca Fearless, che si segnala per il testo di Roger Waters e per l'inserimento del coro (You'll Never Walk Alone) dei tifosi del Liverpool (come citato sul retrocopertina).

Di ritorno da una serie di concerti del tour di Atom Heart Mother in America ed Inghilterra, all'inizio del 1971, la band incominciò a lavorare a del materiale di nuova composizione agli Abbey Road Studios. All'epoca, Abbey Road era equipaggiato solo con banchi di registrazione ad otto tracce, che i Pink Floyd trovarono insufficienti alla crescente complessità della propria musica. Quindi si spostarono in studi di registrazione più piccoli di Londra come l'AIR, e il Morgan di West Hampstead, riprendendo in mano il materiale con il vantaggio di un equipaggiamento più avanzato tecnologicamente. Gli ingegneri del suono John Leckie e Peter Bown registrarono gran parte delle tracce approntate a Abbey Road e nelle sessioni agli AIR, mentre del resto del lavoro si occuparono Rob Black e Roger Quested.

In mancanza di un tema centrale per il progetto in corso, la band utilizzò svariati esperimenti di studio nel tentativo di ravvivare il processo creativo in atto. Uno di essi prevedeva che ogni membro del gruppo suonasse su una traccia isolata, senza sapere cosa stessero facendo gli altri. Ogni sezione individuale venne nominata, ma lo sforzo si risolse in un nulla di fatto; dopo diverse settimane di tentativi, nessun brano era stato compiutamente completato.

John Leckie aveva lavorato su album di altri artisti come All Things Must Pass di George Harrison e Sentimental Journey di Ringo Starr, e venne quindi impiegato come tecnico del suono per Meddle, favorito dalla sua predilizione di lavorare al mattino presto. Le sessioni dei Pink Floyd si svolgevano spesso nel pomeriggio, dando tutto il tempo di lavorare in pace a Leckie.

Ad un certo punto, la band mise insieme uno strumentale inizialmente intitolato Nothings (successivamente Son of Nothings e poi infine Return of the Son of Nothings) che con il passare del tempo si sarebbe tramutato nella suite Echoes, che andò ad occupare tutto il secondo lato del disco. Il caratteristico suono di pianoforte che si sente all'inizio del pezzo fu opera di Richard Wright che trovò quella particolare nota casualmente mentre stava improvvisando al piano. Wright fece passare la singola nota attraverso un altoparlante Leslie, producendo una sorta di "suono subacqueo".

One of These Days, altro brano chiave dell'album, nacque e si sviluppò da un riff di basso ideato da Roger Waters, filtrando lo strumento attraverso una macchina per l'eco Binson Echorec. La linea di basso venne suonata da Waters e David Gilmour usando due chitarre basso. L'unico contributo vocale al brano, è opera di Nick Mason, la cui minacciosa frase: «One of these days I'm going to cut you into little pieces» ("Uno di questi giorni ti taglierò a pezzettini") venne registrata a velocità raddoppiata con voce in falsetto, e poi risuonata a velocità normale e trattata elettronicamente.

Tracce
One of These Days – 5:57 (Waters, Gilmour, Wright, Mason) – Strumentale
A Pillow of Winds – 5:07 (Gilmour, Waters) – Voce di Gilmour
Fearless – 6:05 (Gilmour, Waters) – Voce di Gilmour
San Tropez – 3:40 (Waters) – Voce di Waters
Seamus – 2:15 (Mason, Gilmour, Waters, Wright) – Voce di Gilmour
Echoes – 23:31 (Mason, Gilmour, Waters, Wright) – Voci di Gilmour e Wright

(Fonte Wikipedia)

— Onda Musicale

Tags: Hipgnosis/Meddle
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