In primo piano

La fine del leggendario duo Simon & Garfunkel: ecco perché si sono sciolti

A quanto pare, l’amore per la musica, il successo internazionale, la fama ed il denaro, ad un certo punto, non sono più sufficienti per continuare un’amicizia, un progetto lavorativo o per mantenere una promessa fatta a milioni di fans.

E così, spesso tutto accade in un attimo, i musicisti litigano e si separano, le band spariscono e magari qualcuno dei loro componenti inizia una carriera da solista.

In ogni caso si crea un vuoto, colmato in parte dalla speranza che da un momento all’altro tutto torni come prima, anche se nel contempo, i sostenitori più fedeli si ritrovano sgomenti ad ascoltare l’ultimo album comprato appena uscito e a guardare con le lacrime agli occhi le foto dell’ultimo concerto al quale hanno assistito.

Nella storia della musica non mancano di certo gli esempi di clamorosi divorzi avvenuti tra i vari musicisti di band famose che hanno provocato la fine definitiva o temporanea del proprio gruppo di appartenenza. Solo per citarne alcuni, si potrebbe iniziare dal crollo più incredibile, quello dei Beatles nel 1970, avvenuto dopo circa 10 anni di incommensurabili successi; per non parlare dell’abbandono, nel 1985, di Roger Waters uno dei fondatori dei mitici Pink Floyd che lascia la band e si dedica ad una carriera da solista. E ancora: lo scioglimento dei Creedence Clearwater Revival, dei R.E.M, degli Oasis e dei Police (solo per citarne alcuni).

Come se non bastasse, ci sono stati anche tanti altri gruppi scomparsi e ricomparsi parecchie volte, con numerosi cambi di musicisti, è il caso dei Genesis, dei King Crimson, degli Eagles, dei Take That e di tanti altri.

Le motivazioni, di solito, sono sempre quelle: litigi, incomprensioni, più leader in conflitto tra di loro, stili musicali non condivisi, monotonia, stress, voglia di prendersi una pausa.

A mio parere, uno dei casi più controversi che riguarda questo argomento è quello del duo noto con il nome di Simon & Garfunkel, una separazione “misteriosa” che è oggetto anche di un paragrafo speciale, nel libro scritto da Robert Hilburn intitolato “Paul Simon: The Life”,  pubblicato l’anno scorso.

Simon & Garfunkel, negli anni ’60, raggiunsero una notorietà internazionale, a detta di alcuni, pari a quella dei Beatles, proponendo un’immagine assolutamente in contrasto con quella in voga nel corso di quegli anni, a partire dal loro stile musicale, molto vicino al folk e al pop, fino ad arrivare al loro aspetto così perfetto, esempio di bravi ragazzi dediti solo agli studi e alla musica.

Era il 1956 quando Paul Simon e Arthur Garfunkel, che avevano appena 15 anni, già suonavano le loro canzoni e cercavano di pubblicizzare le registrazioni girovagando nei pressi del Brill Building, a Manhattan (New York), un fabbricato all’interno del quale risiedevano sedi ed uffici di famose case discografiche. Giovanissimi ed inesperti, per lo meno a livello di marketing, optarono per un nome non particolarmente bello, infatti decisero di chiamarsi Tom and Jerry.  Il loro primo successo Hey Schoolgirl(1956) suonato e cantato da loro, a breve darà luogo alla loro prima interpretazione televisiva avvenuta nel corso del famoso programma American Bandstand, trasmesso su una nota stazione televisiva di Philadelphia.

Dopo questa ghiotta occasione, il duo Tom and Jerry non riesce però a produrre un secondo pezzo di successo, e quindi entrambi i componenti decidono di dedicarsi agli studi universitari.

Tra i due però, quello che non molla è Paul Simon. È tosto,è creativo, ha talento e impara a suonare davvero bene la chitarra, riuscendo a distinguersi nell’ambiente musicale di New York, fino ad arrivare a collaborare, nel 1963, con Bob Dylan e Carole King.

Nel 1964 il duo torna sulle scene, questa volta cambiando nome, infatti con l’uscita del loro primo album “Wednesday Morning, 3 A.M.” nasce finalmente il gruppo folk statunitense Simon & Garfunkel. L’album che contiene una prima versione acustica, della poi celeberrima “Sound of Silence”, non ha molto successo e quindi il duo si scioglie un’altra volta, fino al 1965, quando, il loro produttore Tom Wilson aggiunge alla traccia acustica di “Sound of Silence” la batteria ed una chitarra elettrica, trasformandolo in un brano folk rock e pubblicandolo come singolo. Il disco ottiene un grande successo in Europa e U.S.A, vincendo un disco d’oro in U.S.A e un disco di platino in Italia.

Nel 1967, il duo si esibisce in un’arena naturale di fronte a più 50.000 persone, al celebre Monterey Pop Festival,tenutosi in California, affiancando sul palcoscenico musicisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin (insieme al suo gruppo Big Brother & The Holding Company) , Otis Redding, Who, Byrds, Buffalo Springfield, Steve Miller Band e Jefferson Airplaine (solo per citarne alcuni).

Sempre nello stesso anno, Paul Simon scrive le famose canzoni che compongono la colonna sonora del film “Il Laureato” di Mike Nichols con protagonisti, un giovanissimo Dustin Hoffman e l’attrice Anne Bancroft.

Paul Simon vince un Grammy Award per la colonna sonora, e la canzone “Mrs Robinson” consolida il duo al successo internazionale per la seconda volta.

Nel 1970, il duo conclude la sua carriera in bellezza, con l’uscita dell’album “BridgeOver Troubled Water”, con il brano che dà il titolo all’L.P,  primo nella classifica di vendite in U.S.A. per sei settimane, scalzato solo in seguito dall’uscita di Let it be dei Beatles.

L’album è tuttora considerato uno dei migliori lavori mai prodotti nella storia della musica. A questo punto, al massimo della notorietà, dopo aver ricevuto i più importanti premi ed i migliori consensi di vendite, il duo si scioglie.

Perché?

Il loro manager Joseph Rascoff, racconta che i due si odiavano, che spesso venivano alle mani, e che al centro di tutti questi malumori, c’era un Paul Simon che essendo il compositore di tutti i brani era molto infastidito dal fatto che Art Garfunkel solo per questioni di estetica (a detta sua) si prendesse la maggior parte degli applausi. Art, dal canto suo, si sentiva escluso da ogni decisione riguardante la musica e gli arrangiamenti dei brani.

Guardando le foto dei due musicisti si nota una notevole differenza di statura, tanto da pensare che Art sia uno spilungone. In realtà Art dovrebbe essere alto un metro e 75,  mentre Paul dovrebbe avere un’altezza di circa un metro e 60.

Salta all’occhio anche una sostanziale differenza tra i due, dovuta ad una diversa presenza scenica. Art, oltre ad essere un ottimo cantante con una voce definita da molti come angelica”, ha un viso espressivo, capelli biondi, lineamenti molto fini, un fare carismatico,e modi da attore ( infatti fin dal 1969 ha più volte recitato in alcuni film di successo). Paul invece è più statico, meno affascinante, anche se risulta sempre essere un bravissimo musicista, un ottimo cantante e soprattutto il motore creativo della coppia.

Insomma il ritratto del dietro le quinte è impietoso, impregnato di questa continua rivalità, che spesso sfocia in brutte aggressioni sia verbali che fisiche. Ma dopo il divorzio del 1970, i due si rivedranno ancora, anche se a quanto pare, ne avrebbero fatto volentieri a meno.

Il 19 settembre del 1981 si riuniscono per partecipare al famoso concerto a Central Park di New York di fronte a 500.000 persone, con relativa pubblicazione di uno dei dischi live più famosi degli anni ’80, “The Concert in Central Park” .

Simon & Garfunkel suonano ancora insieme nel 2004 a Roma, di fronte al Colosseo, davanti a 500.000 persone che non vedono l’ora di risentirli e di rivederli ancora insieme.

Quello che è certo, è che le composizioni di Simon, unite alla bravura nel canto di Garfunkel, sono da considerarsi veri e propri capolavori senza tempo. Purtroppo (per la musica) si sono rivelate due persone caratterialmente agli antipodi.

Viene da sorridere pensando al fatto che forse che all’inizio della loro carriera avevano trovato  il nome giusto Tom & Gerry”, un gatto e un topo, ovvero gli eterni rivali della serie animata di Hanna & Barbera.

Viene da piangere pensando a cosa avrebbero potuto fare a livello musicale se fossero rimasti insieme.

— Onda Musicale

Tags: King Crimson, Creedence Clearwater Revival, Simon & Garfunkel, The Police, Pink Floyd, Let It Be, Roger Waters, The Beatles, Genesis, Bob Dylan, Eagles, REM
Sponsorizzato
Leggi anche
Ecco perche John Lennon ha suonato l’assolo di “Get Back” al posto di George Harrison
10 brani rock che (forse) non sapevi fossero cover