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“Give my regards to Broad Street”: quando Paul McCartney diventò un videogioco

Il 22 ottobre 1984 Paul McCartney pubblicò “Give my regards to Broad Street”, quello che oggi definiremmo un “progetto multidisciplinare”.

Comprendeva infatti un disco, un film e persino un videogioco (uscito nel 1985), ed è di quest’ultimo che vi voglio parlare. Ripeto le parole chiave “videogioco” e “1985”, così sapete che dovete aspettarvi una giocabilità minima e pixel grandi come copertine di 33 giri. La semplice trama è la seguente: come nel film l’ex beatle ha perso i nastri del suo nuovo album, però i suoi sette amici ne hanno ognuno un pezzo, pertanto Paul dovrà raggiungerli per farseli consegnare. Una volta raccolti tutti potrà tornare presso gli studi di Abbey Road per mixarli. I suoi compagni (tra cui Ringo Starr, George Martin e Linda McCartney) sono però a spasso per Londra in metropolitana, quindi il cantante dovrà andare da una stazione all’altra per trovarli.

Oltre a questo diciamo che il videogioco è di un bidimensionale e un pixelloso che fa impressione (visto oggi), ed essenzialmente è una mappa della città su cui Paul McCartney si deve spostare su di un maggiolino (beetle) bianco, seguendo le indicazioni che il computer dà su dove siano stati visti l’ultima volta i suoi amici. Con queste informazioni e l’ausilio di una mappa cartacea il giocatore deve prevedere presso quale uscita della metro trovarli. Quando l’auto raggiunge una stazione della metropolitana la vista diventa laterale e l’animazione fa scendere Paul e lo fa incontrare con il compagno, si sente qualche secondo di No More Lonely Nights e poi il bassista risale in auto.

Attenzione però, perché se l’operazione dura troppo a lungo arriva un vigile (sarebbe stata meglio una “Lovely Rita“) che dà a McCartney una multa per divieto di sosta, (leggi l’articolo) che lo costringe a ritornare a Abbey Road (ovvero il punto di partenza). In città capita di incrociare pochissime auto, ma se vi schiantaste contro una di queste verreste rispediti subito al punto iniziale, perdendo tempo prezioso.

Per vincere ovviamente bisogna incontrare tutti i personaggi, tornare ad Abbey Road e mixare la canzone con una consolle prima dello scadere del tempo.

Il gioco uscì per Commodore 64 e ZX Spectrum pubblicato da Mind Games (che curiosamente porta il titolo di una canzone di Lennon), marchio della Argus Press Software.

Su YouTube si trova il filmato di una partita giocata (e vinta), che vista oggi fa tenerezza; la potete vedere cliccando qui.

 

— Onda Musicale

Tags: Paul McCartney
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