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I nomi delle grandi band: 10 curiosità

La scelta del nome per una band può decretarne la fortuna o il fallimento, da sempre. Nella lunga storia del rock sono tantissimi gli aneddoti e le curiosità che caratterizzano la scelta del moniker delle band più o meno famose.

Chissà se i Black Sabbath, per dirne una, avrebbero avuto lo stesso successo, creando di fatto l’heavy metal, se si fossero continuati a chiamare The Polka Tulk Blues Band? Sappiamo tutti come andò, invece, e la band deve parte della sua fama alla fortunata idea di prendere a prestito il titolo di un capolavoro dei b movie del nostro Mario Bava. E se i Queen avessero scelto come nome definitivo Smile, come parevano intenzionati a fare? Simon & Garfunkel sarebbero entrati nel mito col nome di Tom & Jerry? È facile fare i profeti del giorno dopo, certo, eppure le storie legate ai celebri nomi di alcuni gruppi fanno riflettere.

Noi ne abbiamo scelte dieci, privilegiando quelle più curiose, certo, ma con un occhio di riguardo a band icone come Beatles, Rolling Stones e Pink Floyd, anche se le loro vicende sono ormai risapute.

Buona lettura.

10. Pink Floyd

Quando negli anni sessanta si incontrano Syd Barrett, studente di pittura, e Roger Waters, che studia architettura, i due iniziano a suonare assieme in una band di cui in seguito faranno parte anche Wright e Mason, e che sarà l’embrione dei futuri Pink Floyd. Il gruppo cambia nome svariate volte: Sigma6, Screaming Abdabs e infine Tea Set. Quando i quattro scoprono che il nome è già utilizzato da un’altra band, l’istrionico Barrett, appassionato di blues delle origini, ha una folgorazione. Unendo i nomi di due chitarristi blues per lo più sconosciuti, Pink Anderson e Floyd Council, inventa i Pink Floyd Sound, che passeranno alla storia col più breve nome di Pink Floyd. (leggi l’articolo)

9. The Beatles

Tutti sanno che la band più importante della storia del pop ebbe tanti nomi prima di quello definitivo, The Quarrymen è forse rimasto il più celebre. Pare però che il moniker definitivo sia da attribuire a un’intuizione di Stuart Sutcliff, bassista che morirà senza vedere il successo della sua ex band, che propose Beatals. Fu Lennon a trasformarlo in Beatles. Il nome, secondo alcuni, scimmiotta i Cricketsi grilli – la band di Buddy Holly, richiamando la parola beetle, che vuol dire coleottero e non scarafaggio, come spesso si pensa. Il gioco di parole col genere di allora, il beat, portò alla versione definitiva.

8. The Doors

Più lineare la scelta del nome della band di Jim Morrison e soci. Jim, leader intellettuale della band, decise di far riferimento a un celebre romanzo di Aldous Huxley – The Doors of Perception – all’interno del quale è presente una frase di William Blake: Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all’uomo com’è: infinita.

7. Rolling Stones

Anche la storia del nome scelto da Jagger e soci è piuttosto semplice, ma cela un aneddoto – o leggenda metropolitana? – gustoso. Sebbene qualche fan dell’ultima ora possa pensare che la band prenda il nome dalla canzone di Bob Dylan o addirittura della rivista (entrambi posteriori alla nascita del gruppo), l’origine è nel brano Rollin’ Stone del grande bluesman Muddy Waters. Questi era solito sostenere che il blues ebbe un figlio e lo chiamarono rock’n’roll; al di là che ciò sia indubbio, anche il buon Muddy fece fortuna col blues revival inglese ed ebbe modo di collaborare coi suoi pupilli britannici. L’anneddoto: pare che Brian Jones, parlando al telefono col proprietario del locale dove avrebbero tenuto la prima esibizione, inventò il nome lì per lì, occhieggiando il 45 giri di Muddy Waters che aveva davanti.

6. Velvet Underground

La scelta del nome di una delle band più importanti per il rock, sebbene di scarso successo mentre era in attività, nasce dal titolo omonimo di un libro. The Velvet Underground era infatti il libro scritto da Michael Leigh nel 1963. Il romanzo, che descrive il sottobosco sessuale underground americano dei primi anni sessanta, fu prestato dall’ex Dream Syndicate Tony Conrad, al suo amico intimo John Cale. Prima del colpo di fulmine, il nucleo originario della band si faceva chiamare Falling Spikes o The Warlocks.

5. Led Zeppelin

La storia della denominazione della band seminale dell’hard rock è invece piuttosto nota. Quando il gruppo si formò si chiamava ancora New Yardbirds, dalla precedente band di Jimmy Page. Al momento di iniziare a fare sul serio i musicisti decisero di cambiare nome. Jimmy Page si ricorda di una frase di Keith Moon, il batterista degli Who: La chiameremo Lead Zeppelin – Zeppelin di piombo –perché andrà in alto come un fottuto dirigibile di piombo! Tolta una a alla parola lead il gioco fu fatto.

LED ZEPPELIN posed on a Jaguar car in London in December 1968.
4. Cream

La spiegazione del moniker Cream è forse la più semplice di questa lista e allo stesso tempo quella che meglio fa capire la caratura e l’ego smisurato dei componenti. Jack Bruce, Ginger Baker e Eric Clapton si ritenevano, senza tanti giri di parole, i migliori musicisti del mondo ai rispettivi strumenti, quindi erano la crema, The Cream. Il loro mix esplosivo di blues ortodosso e amplificazione estrema sembrò subito dargli ragione.

3. Van Der Graaf Generator

La vicenda che portò a uno dei nomi più particolari del rock, delinea anche la personalità di questa splendida band di rock progressivo. Il nome fu scelto da Chris Judge Smith, studente universitario e membro fondatore che fuoriuscì quasi subito. Presi il nome da un generatore elettrostatico, che produceva enormi scintille, decisamente coreografiche, inventato nel 1951 dal fisico americano Van Der Graaf. La macchina era stata costruita per frantumare gli atomi. Diciamo che era un’affascinante macchina che produceva energia frantumando altra energia. Ed era quello che noi volevamo fare con la musica. Indubbiamente non molte rock band hanno scelto il nome in modo così intellettuale.

2. Jefferson Airplane

Magari è vera la storia secondo cui il nome altro non è che un omaggio psichedelico alla memoria di Blind Lemon Jefferson, bluesman cieco degli anni trenta. Tuttavia è molto curiosa la leggenda metropolitana che spiega in altro modo la questione. Pare cheJefferson airplane fosse un termine slang per definire un fiammifero tagliato a metà in verticale e usato per reggere una sigaretta o una canna di marijuana troppo corta per essere tenuta fra le dita, così da fumarla fino alla fine senza scottarsi

1. Jethro Tull

Jethro Tull, prima di diventare celebre come nome di una fantastica band di folk e prog rock, era conosciuto come agrimensore del XVIII secolo inglese. Particolarmente noto e importante nel settore, scrisse nel 1731 La nuova coltivazione, trattato che nel campo – è il caso di dirlo – rivestì enorme importanza.

La band di Ian Anderson, agli inizi, usava spesso cambiare nome ed è proprio il leader che ricorda le circostanze in cui nacque l’efficace pseudonimo: Nel febbraio del 1968 ero nell’ufficio dell’agenzia Ellis-Wright per discutere di alcuni concerti da tenere al Marquee di Londra. Un agente, Dave Robson, appena entrato mi disse: “Come avete deciso di chiamarvi questa settimana? Jethro Tull?” Gli risposi: “Va bene, meglio dell’ultimo, Ian Henderson’s Navy Blue”. Nacque così uno dei nomi più mitici per i successivi cinquant’anni.

— Onda Musicale

Tags: Velvet Underground, Cream, Jethro Tull, Jimmy Page, Jefferson Airplane, Pink Floyd, Tea Set, The Rolling Stones, Keith Moon, The Beatles, Led Zeppelin, Black Sabbath, Brian Jones
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