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Donna Summer, the “Queen of Disco”

“La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata. Mi spiegò mia madre poco prima di andarsene. Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te. Mi ricorderò di te, le promisi.“

Sono parole meravigliose, che combinate insieme, formano queste poche frasi uscite dalla penna magica della celebre scrittrice Isabel Allende, che in questo modo, riesce a commuoverci profondamente, raccontando l’immensità dell’ultimo grande gesto d’amore di una madre in fin di vita (Consuelo), che cerca di consolare così la figlia Eva, nel famoso romanzo  “Eva Luna” del 1987. 

Isabel Allende, ha ragione.

Anche Ugo Foscolo la pensava così. Nel mio piccolo, anch’io sono profondamente convinto di questo, soprattutto quando scrivo per ricordare, a me stesso e all’amato pubblico del nostro giornale, la vita, il talento, i successi, gli insuccessi, le debolezze, gli aneddoti e purtroppo spesso, anche le morti precoci di alcuni dei più grandi artisti contemporanei.

Sono emozioni sempre diverse quelle che si sommano nel mio cuore, nei miei racconti, sono segnali che vengono da lontano, che possono portarmi anche se solo per un momento, a rivedere le mie star, proprio così, come se fossero ancora vive.

Ancora oggi, piango, quando vedo le foto di John Lennon, di Janis Joplin, di Jimi Hendrix, di Jim Morrison, di Freddie Mercury e di tanti altri.

Nel frattempo, tremo e mi rammarico, quando penso a quello che avrebbero potuto fare per noi e per la storia della musica, se non fossero volati in cielo troppo presto.

Ogni tanto penso, anche, che forse c’è sempre un caro prezzo da pagare nel nascere con un talento, nel conquistarsi l’onore di vivere per sempre, di essere immortali.

Oggi voglio raccontarvi la storia di una donna molto famosa, Donna Summer, una personalità molto particolare, che alternava i tratti di una leonessa da palcoscenico a quelli di una fragile madre piena di sensi di colpa, con quella naturalezza disarmante che la rendeva unica.

Una persona meravigliosa, che purtroppo ci ha lasciati nel maggio del 2012 (8 anni fa), a soli 63 anni.

Ma chi era Donna Summer? Era una donna molto coraggiosa, che poco più che ventenne decise di lasciare Boston, la sua città natale negli U.S.A, perché le piaceva molto ballare, cantare, aveva un fisico da fotomodella ed aveva ricevuto una proposta di lavoro in Europa, a Monaco di Baviera per l’esattezza. In quella città conobbe due persone che si rivelarono molto importanti per il suo futuro, Helmut Sommer che divenne in seguito suo marito nonché padre della loro figlia Mimi, e Giorgio Moroder, un trentenne altoatesino di Ortisei, che in seguito diede modo al mondo intero di conoscere le sue raffinate doti di musicista, compositore, arrangiatore e produttore, vincendo tra i tanti premi, anche 3 Oscar per le colonne sonore dei film “Fuga di mezzanotte”, “Flashdance” “Top Gun”.

Il giovane Giorgio Moroder, in quel periodo aveva aperto proprio a Monaco di Baviera il suo primo studio di registrazione ed era molto impegnato nella ricerca di una bella ragazza, che avesse una bella voce e quindi che potesse cantare sopra i suoi arrangiamenti, basati su rivoluzionarie sonorità elettroniche, del tutto nuove e straordinarie, comunque ispirate alla disco music, una musica che aveva già riscosso un discreto successo a partire dai primi anni ’70.

Donna Summer dal canto suo, fin da ragazzina, aveva le idee molto chiare e cercava qualcuno con cui scrivere una nuova canzone simile allo stile di “Je t’aime…moi non plus” , canzone francese definita “erotica” perché simulava un rapporto sessuale di coppia e che nel 1969 ebbe molto successo.

Fu così che nacque “Love To Love You Baby”, brano lunghissimo del 1975, nel quale la Summer simula più di 16 minuti di orgasmi, e che in breve tempo conquista i primi posti delle classifiche di vendita del mondo.

È il successo universale! Per il duo Donna Summer e Giorgio Moroder, dal 1975 in poi, l’ascesa è continua fino ai primi anni ’80.

In questo periodo nascono capolavori, canzoni come : “Try Me” (1976), “I Know We Can Make It “ (1976), Spring Affair(1976), la mitica “I Feel Love” (1977), “Once Upon a Time” (1977), “Last Dance” (1978), Hot Stuff(1979), “No More Tears “(Enough is Enough) cantata assieme a Barbra Streisand (1979), solo per citarne alcune.

Donna Summer, offre al pubblico, brani innovativi e straordinari di musica dance,  dimostra di essere anche una grande cantante non solo in quel genere ma spaziando anche in ballate di stile rock oppure in canzoni dai ritmi gospel, accompagnati sempre da un’immagine che colpisce tutti, così perfetta e soprattutto così sensuale.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Si dice che Donna Summer fornisse al suo pubblico un’immagine totalmente sfalsata di se stessa, non una persona felice e sexy, non più la ragazza degli orgasmi simulati di “Love To Love You Baby”, bensì una donna con una vita triste e piena di sensi di colpa, dovuti al fatto di essere stata costretta dagli impegni professionali ad affidare la figlia ai nonni e quindi a vederla in rare occasioni.

Crisi esistenziali e successivi declini artistici nei primi anni ’80, dovuti in parte anche alla nascita di altre due figlie , provocano ulteriori crepe nella personalità già un po’ provata della Regina della Disco, che scompare dalle scene fino al 1989, quando rientra nelle classifiche internazionali di vendita con il brano“This Time I Know It’s for Real” e successivamente con altre canzoni come “ Love is The Healer” e “Carry On” entrambe del 1990.

Passano ancora tanti anni e Donna Summer ritorna con un nuovo album nel 2008, intitolato“The Queen Is Back”, purtroppo il suo ultimo lavoro.

Impressionanti i numeri della sua carriera, con più di 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 6 American Music Awards e 5 Grammy Awards.

Se avete voglia di percepire alcune sfumature della sua personalità deliziatevi con l’ascolto di una canzone stupenda, interpretata magistralmente dalla grande artista americana, che s’intitola “My Life” e che inizia con alcune parole commoventi (quasi recitate) in una rara riflessione personale molto profonda ed interessante.

 

— Onda Musicale

Tags: Jim Morrison, Donna Summer, Janis Joplin, John Lennon, Freddie Mercury
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