In primo piano

Bee Gees: la straordinaria carriera dei fratelli Gibb ripercorsa in un nuovo film

Era la fine di novembre dell’anno scorso, quando da Hollywood, giunse la notizia  che i vertici della Paramount Pictures, insieme al produttore Graham King (lo stesso del film Bohemian Rhapsodyispirato alla vita di Freddie Mercury e dei Queen)

Avevano dimostrato di essere molto interessati alla realizzazione di una nuova pellicola dedicata alla straordinaria storia dei Bee Gees, e che per questo motivo avevano concluso un accordo con la famiglia Gibb, ottenendo così il permesso di utilizzare le canzoni originali dei Bee Gees,che avrebbero così costituito la colonna sonora del nuovo progetto cinematografico.

A quanto pare, dopo alcuni tentennamenti iniziali, sembra proprio che presto inizieranno le riprese, anche se per il momento non si conoscono ancora i nomi degli attori che costituiranno il casting.

Certo è,che la vita dei Bee Gees costituisce uno dei capitoli più interessanti di tutta la musica internazionale, con al centro di tutto, l’affascinante ascesa professionale di questi tre piccoli ragazzini prodigio, destinati poi a divenire in pochi anni un famosissimo trio musicale in grado di firmare veri e propri capolavori, raggiungendo un grande successo con la vendita di oltre 230 milioni di dischi in tutto il mondo.

Barry, Robin e Maurice Gibb, nacquero nella città di Douglas, capitale di una piccola ma affascinante e misteriosa isola , l’isola di Man, ovvero un piccolo possedimento (con amministrazione autonoma) della Corona britannica che sta nel mare, a metà strada, tra l’Irlanda e la Gran Bretagna.

Tre stelle che nacquero lì, tra le onde del mare d’Irlanda, tre fratelli dalle capacità artistiche straordinarie, tre veri e propri geni musicali, che insieme costituirono un trio destinato ad essere per sempre famosissimo in tutto il mondo, quello dei Bee Gees.

Più o meno un decennio dopo, venne alla luce, in quel di Manchester, anche un quarto fratello, Andy Gibb, anche lui un artista formidabile, il quale ebbe purtroppo vita breve, e che nel 1988 ci lasciò a soli 30 anni a causa dei parecchi eccessi nell’uso di alcolici e droghe, seguiti poi da una miocardite virale (grave infiammazione cardiaca) fulminante.

Andy Gibb era un uomo fragile ma molto determinato, non volle mai entrare a far parte del gruppo musicale di famiglia, e così intraprese una carriera da solista di tutto rispetto, conquistando dal 1977 al 1980 i primi posti delle classifiche di vendita in U.S.A con tre suoi singoli. La sua morte precoce lasciò un vuoto incolmabile nella vita dei fratelli Gibb, che dedicarono proprio ad Andy la canzone “Wish You Were Here” del 1989, contenuta nell’album “One”.

Ma torniamo ai Bee Gees. Torniamo al lontano 1959. La famiglia Gibb una volta partita dall’isola di Man, dopo una breve permanenza a Manchester, si trasferì in Australia, dove il tredicenne Barry Gibb (nato il 1 settembre del 1946), primogenito dei quattro fratelli, (l’unico rimasto ancora oggi in vita) diventa  il leggendario fondatore del gruppo.

Veri talenti precoci, cantanti bravissimi, all’inizio erano solo i tre piccoli fratellini Gibb i quali con grande nonchalance” si esibivano nel corso di una trasmissione messa in onda dalla radio della loro città in Australia (Radio Brisbane).

Barry, insieme ai suoi due fratelli gemelli, Robin e Maurice (nati entrambi nel 1949), cominciarono così a farsi notare per le incredibili doti di autori ed interpreti, arrivando ben presto (nel 1966) al raggiungimento di un traguardo che all’inizio sembrava un sogno, il primo posto della classifica di vendita dei dischi australiana con il brano “Spicks and Specks”.

Poi l’incontro con il grande Robert Stigwood, famoso produttore discografico australiano, già manager dei Cream che li convince a ritornare nel Regno Unito e diventa così una figura chiave vicina al gruppo. Robert Stigwood è l’incontro vincente per i giovanissimi talenti, anche lui é un uomo intelligente e capace, una persona alternativa dalle larghe vedute, che in breve tempo si dimostra in grado di produrre musicals di enorme successo come “Hair” (1967), “Jesus Christ Superstar” ( 1971), “Evita” (1978), per non parlare di film  cult  come “Tommy” (1975), “La febbre del sabato sera” (1977), “Grease” (1978) e tanti altri.

Da quel momento per i Bee Gees è un successo dietro l’altro. Il singolo “Words” (1968), “I Started a Joke” (1969) solo per citarne un paio, e dopo una breve separazione dei tre componenti, durata soli due anni, ecco la perla “How Can You Mend a Broken Heart” (1971).

Segue un periodo di assestamento, diciamo così, dovuto anche al cambio di rotta del gruppo, che si lascia affascinare dall’ondata commerciale della  disco music e dai nuovi suoni moderni, compreso il nuovo modo di cantare in falsetto di Barry Gibb, che diventa una nota che li contraddistingue subito dagli altri gruppi, rendendoli inconfondibili.

Nasce così il grande successo dell’album Main Course(1975).

Nel 1977 il loro manager Stigwood, propone loro di scrivere la colonna sonora del film “La febbre del sabato sera” con attore protagonista John Travolta , e  qui i Bee Gees confermano ancora una volta di essere dei grandi artisti, firmando la maggior parte delle canzoni che compongono la musica del film, che  vende più di trenta milioni di copie, diventando uno dei più grandi successi del mondo.

Sono capolavori come “More Than a Woman” , “How Deep Is Your Love” , “ Stayin Alive” e “Night Fever” (solo per citarne alcuni) che scalano i vertici di tutte le classifiche mondiali e che ancora oggi vengono proposti in svariati programmi televisivi e radiofonici.

Ii seguito è ormai noto. Da ricordare il bellissimo brano “Tragedy” del 1979  contenuto nel fortunato album “Spirits Having Flown” uscito in un periodo che coincide quasi con la fine dell’epoca disco music, e con il cambio di stile dei Bee Gees, i quali con l’album del 1981, intitolato “Living Eyes” si affidano a sonorità prettamente rock. Altri successi saranno Juliet del 1983, seguito nel 1987 da un nuovo album molto famoso, intitolato “E.S.P” .

Gli anni ’90 saranno anni un po’ difficili per il gruppo, non tanto per la produzione di nuovi successi, che non mancano di certo, ma piuttosto per il sopraggiungere di problemi fisici e di svariate crisi esistenziali di Barry e Maurice, in parte legati alla stanchezza provocata dai numerosi tour mondiali ed in parte originati dal vuoto lasciato dalla morte del loro fratello Andy.

Il loro ultimo album esce nel 2001 e s’intitola “This Is Where I Came In”. Nel 2003, Maurice muore all’improvviso per un infarto all’età di 54 anni, e la sua morte segna inesorabilmente la fine dei Bee Gees. Quasi una decina di anni più avanti, nel 2012 viene a mancare purtroppo anche Robin all’età di 63 anni. Ad oggi rimane  Barry Gibb, 73 anni, che ha continuato negli anni una carriera da solista, almeno fino al 2016.

Ma prossimamente vedremo il film, ascolteremo le loro canzoni bellissime, e forse, avremo modo di riflettere ancora una volta sul lato umano, quello debole, quello più commovente di queste grandi stelle del firmamento musicale.

   

— Onda Musicale

Tags: Bee Gees, Bohemian Rhapsody, Tommy
Sponsorizzato
Leggi anche
All’asta una musicassetta con un inedito di Paul McCartney e Ringo Starr
“John Barleycorn Must Die”, il capolavoro dei Traffic