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Le 5 canzoni in tedesco che (forse) tutti conosciamo

Gran parte della musica straniera che ascoltiamo è cantata in inglese, lingua su cui si basa il rock e gran parte del pop internazionale

Significativa è anche la presenza sul mercato musicale della lingua spagnola, regina dei tormentoni estivi di provenienza centro e sudamericana. Ma le altre lingue non restano certo a guardare: il tedesco, ad esempio,ha avuto il suo ruolo importante nella musica pop. Noi abbiamo recuperato cinque brani scritti in lingua germanica che sicuramente conoscete, e che vi proponiamo quei di seguito.

1. Du Hast – Rammstein (LINK)

In questo brano industrial metal tutto è eccesso: dalla voce cavernosa del frontman/poeta Till Lindemann, alle tastiere psichedeliche, alle chitarre così potenti da sentirle fin dentro le ossa. Con Du Hast, il gruppo tedesco dei Rammstein arrivò al successo internazionale nel 1997. Fu il primo brano in tedesco ad entrare nella Bilboard Top 100, prese parte alla colonna sonora di Matrix: niente male per un pezzo scritto in una lingua che raramente esce dai propri confini nazionali. Il look militaresco e l’ambiguità dei loro testi, volutamente ambigui, causò qualche problema al gruppo, che più volte dovette difendersi dall’accusa di nutrire simpatie nazi, smentite poi dallo stesso gruppo, che al contrario si dichiarò di sinistra.

2. Da Da Da – Trio (LINK)

Sicuramente conoscete questo grande successo del gruppo tedesco Trio del 1982. Il titolo completo è Da Da Da ich lieb dich nicht du liebst mich nicht aha aha aha, e fu uno dei brani emblema del pop europeo degli anni 80. Il gruppo fece parte a tutti gli effetti della Neue Deutsche Welle, un genere musicale che prese piede in Germania nel decennio 1976-1986 e che si ispirava al punk rock ed alla new wave. Le radio riproducevano il brano in continuazione, rendendolo un vero e proprio tormentone dell’epoca. In Italia, in seguito alla vittoria contro la Germania Ovest nel finale Mundial proprio in quell’estate, la canzone venne riscritta in italiano dal gruppo dei Masters, per celebrare i neo campioni del Mondo di calcio. Venne poi usata come sigla del programma omonimo della RAI, Dadada dal 2009 al 2012.

3. Nena – 99 Luftballons (LINK)

Questo brano, del 1983, ebbe grande successo in Europa, un po’ meno in Italia, dove comunque è molto conosciuto. Finì al 607° posto della Lista delle 1001 canzoni da ascoltare assolutamente prima di morire (LINK). Si racconta che Carlo Karges, autore del brano, fu ispirato dal senso di pace che provò quando centinaia di palloncini vennero liberati nel cielo di Berlino Ovest al termine di un concerto dei Rolling Stones. Il brano è un concentrato di anni 80, con arrangiamenti che rispettano in tutto e per tutto i canoni dell’epoca: melodia allegra e spensierata, ritmo vivace e un testo che parlava di pace in un’epoca in cui il mondo era in stallo a causa della Guerra Fredda. Il brano venne poi riarrangiato e riproposto in altrettante versioni nel 2002 e nel 2009.

4. Eins Zwei Polizei – Mo-Do (LINK)

Chiunque abbia fatto un corso di lingua tedesca per principianti conosce la filastrocca per memorizzare i numeri da 1 a 12 che sta alla base di questo brano. Mo-Do, alias Fabio Frittelli, deejay italo-austriaco di Monfalcone (GO), pensò di trasformarla in una hit internazionale. Il testo del brano è tutto lì, ma ha la sua forza su un ritmo incalzante. Era il 1994 e questo brano di technodance, ebbe grandissimo successo nelle discoteche di quegli anni: poca poesia, molto ritmo, e con la scusa si imparavano pure i numeri in tedesco. Il brano venne inserito nella Deejay Parade 4 di DJ Albertino, nel 1994.

5. Der Kommissar – Falco (LINK)

Ed ecco il brano pop in tedesco più conosciuto: fu un’autentica bomba dell’estate del 1981, e presentò Falco al pubblico internazionale. Si tratta di un brano scritto in buona parte in dialetto viennese, che potrebbe risultare quasi incomprensibile anche a chi mastica tedesco. Falco scrisse Der Kommissar dopo aver partecipato ad una serie poliziesca locale, ed ebbe l’idea di alternare il ritornello cantato a strofe rappate. Fu uno dei primi artisti europei ad introdurre il parlato rap nelle proprie canzoni, tanto che Falco si autodefinì padrino del rap bianco. In quell’anno si formavano i Beastie Boys, forse non aveva tutti i torti. Successivamente il cantante viennese incise anche un altro grande successo in tedesco, Rock Me Amadeus, colonna sonora del film sulla vita di W.A. Mozart, che lo riportò nuovamente alla ribalta internazionale.

— Onda Musicale

Tags: Rammstein
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