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5 indimenticabili brani vincitori del Festivalbar

Per molti anni, dal 1964 al 2007, anno della sua ultima edizione, il Festivalbar è stato una vera e propria fucina di tormentoni estivi, da cui attingevano le radio, i jukebox e gli altoparlanti dei lidi balneari di tutta Italia.

Inventata e diretta dal patròn Vittorio Salvetti, fino al 1982 il Festivalbar si svolse in serata unica, sulla RAI e anno dopo anno premiò i brani che avevano ottenuto il maggior numero di gettoni nei jukebox disseminati in tutta Italia (da cui il termine canzoni più gettonate).

Dal 1983 la svolta: il Festivalbar passò su Canale 5, trasformandosi in uno spettacolo itinerante che trasmesso ogni settimana, per tutta l’estate, da una diversa piazza italiana, terminando a settembre quasi sempre all’Arena di Verona. Fu modificata anche la modalità di scelta del vincitore: i jukebox erano ormai in declino, e quindi si misurarono i passaggi in radio e le vendite di dischi.

Ma chi vinse il Festivalbar nel corso di tutti questi anni? Scorrendo la lista dei vincitori nel corso delle sue 43 edizioni troverete grandi nomi della canzone italiana, ma anche autentiche meteore che vissero un grande successo durante una sola stagione, per poi sparire successivamente.

Per rivivere lo spirito del Festivalbar abbiamo selezionato cinque brani vincitori assolutamente indimenticabili.

Ti amo – Umberto Tozzi (1977)

Alla fine degli anni 70, con questo brano scritto in coppia con Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi sbaragliò la concorrenza: il pubblico fu catturato dalla semplice orecchiabilità della sua melodia e per le bizzarre trovate di testo (il guerriero di carta igienica su tutti). Il brano ebbe uno straordinario successo internazionale: fu tradotto in varie lingue e cantato da altri interpreti, anche negli anni a seguire. La canzone di Tozzi, ad esempio, è stata recentemente inserita in un episodio della quarta stagione della serie spagnola La casa di carta. Ma la vena creativa della coppia Tozzi-Bigazzi non si esaurirà con Ti amo: un paio di anni dopo sarà la volta di Gloria, e sarà un’altra grande hit internazionale.

Fotoromanza – Gianna Nannini (1984)

Quando Claudio Cecchetto annunciò, sul palco dell’Arena di Verona, la vittoria di Fotoromanza al Festivalbar del 1984, Gianna Nannini schizzò dalle quinte vestita da marinaretto, saltando ed esultando per la gioia, incurante del fatto che fosse già partito il playback. In quell’estate il brano rubò la scena a tutte le altre canzoni (tranne una, di cui si parlerà fra poco). Rispetto a tutto quello che girava in radio in quel periodo, il brano si distingueva per un arrangiamento che da un lato manteneva il minimo sindacale elettronico anni 80, e dall’altro incorporava la componente di hard rock marchio di fabbrica della rocker senese. Grazie a quella vittoria, Gianna Nannini fece il salto di qualità, diventando una delle principali voci femminili italiane.

Self Control – Raf (1984)

Ecco il brano che tenne testa allo strapotere di Gianna Nannini nel 1984. Raf si presentò con questo brano in inglese e vinse la sezione Disco Verde del Festivalbar dedicata alle giovani promesse. Il brano mutuava arrangiamenti e melodie in tipico stile disco da tutto ciò che girava sulla scena internazionale di quegli anni: sintetizzatori, tastiere e ovviamente ritornello orecchiabile che restava in testa. Il brano ebbe un buon successo di mercato anche all’estero, in particolare in Germania. Anni dopo Raf abbandonò la lingua inglese e si presentò varie volte al Festivalbar con canzoni in italiano, vincendo nel 1989 con Ti pretendo e nel 1993 con Il battito animale.

L’estate sta finendo – Righeira (1985)

Due anni prima, nel Festivalbar del 1983, i fratelli Righeira (che in realtà fratelli non erano), piemontesi, proposero un brano in spagnolo, Vamos a la playa, senza vincere, ma riscuotendo grande popolarità. Nel 1985 ci riprovarono, lanciando in pieno giugno questo brano che parlava della fine della bella stagione, arrangiato da Carmelo La Bionda e che si avvaleva alle tastiera di Sergio Conforti, alias Rocco Tanica di Elio e le storie Tese. Vinsero a mani basse con questo indimenticato tormentone, tutto elettronica e sassofono, che ancora oggi qualcuno canticchia dopo il Ferragosto per rassegnarsi al sopraggiungere dell’autunno.

Run to Me – Tracy Spencer (1986)

Questo è un brano che racchiude l’essenza del tormentone estivo anni 80: arrangiamenti tipici dell’epoca, ritmo perfetto per accompagnare le spensierate giornate estive, voce fresca e pulita, testo in inglese molto esotico, ma che non obbliga a comprenderne il pur semplice significato. La cantante inglese Louise Tracy Freeman alias Tracy Spencer si era fatta conoscere a livello cinematografico partecipando in alcune commedie all’italiana, e con Run To Me raggiunse il secondo posto di vendite complessive di 45 giri dell’anno 1986 in Italia, togliendosi lo sfizio, per una settimana, di scalzare Madonna dal primo posto. Dopo la vittoria del 1986, Tracy Spencer si presentò in altre due edizioni successive del Festivalbar, riscuotendo un discreto successo, che però non raggiunse mai i livelli di Run To Me.

— Onda Musicale

Tags: Raf, Gianna Nannini, Umberto Tozzi, Festivalbar
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