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DORO: la prima regina del metal, colei che ha cambiato le regole

Se la incontraste al supermercato in tuta e scarpe da ginnastica e vi imbatteste nel suo dolcissimo sorriso senza sapere chi sia, molto probabilmente fatichereste a immaginarvela ricoperta di borchie sui più grandi palchi del mondo a far scapocciare e pogare migliaia di persone.

E invece ha fatto la storia del metal e ha condiviso la scena con nomi come Lemmy Kilmister, Ronnie James Dio e gli Amon Amarth: Johan Hegg la presenta come “the always wonderful queen and goddess of metal” quando, nel 2016, lei sale sul palco del Rock Am Ring per eseguire “A dream that cannot be” insieme a questa band storica del death metal.

E’ la prova vivente del fatto che il metal è anche donna, benchè, ancora nel 2020, molti puristi continuino a sostenere che sia un genere “da uomini”.

Stiamo parlando della bellissima e bravissima Doro Pesch.

Nata a Düsseldorf nel 1964, la sua carriera decolla nel 1984 con i Warlock, con i quali pubblica quattro album (“Burning the witches”, “Hellbound”, “True as steel”, “Triumph and agony”) e un EP intitolato “You hurt my soul” che comprende le tre tracce “You hurt my soul”, “Turn it on” e “Evil”.

Nel 1988, dopo il quarto disco, i Warlock decidono di sciogliersi quindi Doro inizia la carriera solista con la band omonima.

Seguono “25 Years in Rock”, come si intitola l’album dal vivo pubblicato nel 2010 da Nuclear Blast: venticinque anni in cui la band sforna undici studio albums, un album dal vivo, sette raccolte, quattro EP e i singoli “Bad Blood”, “Burn it up”, “Ich will Alles”, “White wedding” e “We’re like thunder”.

Ovviamente, una regina che si rispetti si circonda dei migliori nobiluomini in circolazione: ecco che nell’album“Force Majeure”, accompagnato dai due video “Hard times” e “Whiter shade of pale”, sentiamo l’ex Rainbow Bobby Rondinelli alla batteria, alla chitarraJon Levine al basso l’ex Warlock Tommy Henriksen, mentre il secondo album “Doro”è stato prodotto dal bassista dei Kiss Gene Simmons.e suonato da una all-star band (membri di Kiss, Rainbow, Black ‘N Blue e House of Lords).

Gli anni 90 vedono uscire gli album “True at Heart” (1991), “Angels Never Die” (1993), “Machine II Machine” (1995) e “Love Me in Black” (1998) oltre al Live del 1992 e alle due raccolte “Rare Diamonds” (1991) e “The ballads” (1998).

Nel 2000 la vediamo insieme a Lemmy e ai suoi Motorhead per una versione strepitosa di “Born to raise hell” che verrà pubblicata anche su CD e DVD; altro grande amico di Doro era il compianto Ronnie James Dio, al quale dedica un omaggio con “Egypt (The Chains Are On)”. Nello stesso anno, pubblica l’album “Calling the wild” e due anni dopo, nel 2002, “Fight”.

Nel 2003, oltre a festeggiare il ventennale di attività con amici come Lemmy e Mikkey Dee, Doro pubblica il DVD musicale “Für Immer” che comprende un concerto registrato in una grotta a Balve durante il Fight tour e una raccolta di tutti i suoi videoclip.

La raccolta del 2004 “Classic diamonds” comprende i suoi pezzi più famosi eseguiti con la collaborazione dell’orchestra sinfonica di Bocum.

In apertura all’album successivo del 2006 “Warrior soul” troviamo la traccia “You’re my family” dedicata ai fans: il fatto di non aver messo su famiglia è stata una scelta per poter dedicare la vita alla musica. Ammalatasi di tubercolosi a 16 anni, promise a Dio di realizzare qualcosa di speciale che rendesse felice le persone intorno a lei se fosse guarita e scelse di mantenere questa promessa proprio attraverso la musica.

L’album “Fear no evil” del 2009 contiene due brani, “Celebrate” e “25 years”, che, come il nome stesso dice, vanno a festeggiare e stendere un bilancio della sua carriera artistica.

Il penultimo full-length “Raise your fist”, anticipato da “Raise your fist in the air”, è stato pubblicato da Nuclear Blast nel 2012; mentre l’ultimo, “Forever warriors forever united” è del 2018. Qui troviamo brani manifesto come “All for metal” insieme a cover come “Caruso”, a cui la pronuncia particolare della nostra lingua italiana non toglie nulla, anzi conferisce una delicatezza inaspettata.

Sostenitrice dell’associazione a tutela dei diritti delle donne Terre Des Femmes e dell’associazione animalista PETA, Doro fa anche parte dell’associazione Wacken, che appoggia le giovani band più promettenti con aiuti finanziari e logistici. Lei stessa ha dichiarato:

Adoro poter aiutare le giovani band perché so quanto sia dura agli inizi e se non avessi avuto intorno a me persone eccezionali che mi hanno supportato non so se ce l’avrei fatta.”

Una grande donna, pioniera del female fronted metal, che ha cambiato le regole del gioco.

— Onda Musicale

Tags: Ronnie James Dio, Lemmy Kilmister
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