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Mika: “Sono favorevole al matrimonio fra gay”

In una recente intervista il cantautore di origine libanese Mika, al secolo Michael Holbrook Penniman Jr, affronta a tutto campo il tema dell’omosessualità.

Qualche tempo fa, ho sentito un tizio che diceva: "Ormai solo i gay vogliono sposarsi'. Forse voleva fare lo spiritoso ma può essere molto pericoloso denigrare la normalità. Non stiamo parlando di diventare tutti uguali, stiamo parlando di garantire la libertà di scelta”.

La sua posizione sembra quindi piuttosto chiara, specialmente da quando, nel mese di agosto del 2012, ha pubblicamente dichiarato la propria omosessualità.

Il cantautore, noto anche per essere testimonial di una campagna di telefonia mobile, ha proseguito affermando:

Si tratta di proteggere le persone dalle discriminazioni di dare a tutti gli stessi strumenti per poter riuscire nella vita. Una volta la comunità gay era più creativa perché emarginata? Ricordiamoci che l'obiettivo di tutte quelle espressioni artistiche, musicali, letterarie era arrivare all'uguaglianza. Non si è lottato per la normalità, ma per gli stessi diritti. Ci sono posti nel mondo dove uomini e donne vengono linciati, persino uccisi, perché omosessuali. Dire che la normalizzazione dell'omosessualità ha reso i gay meno creativi sarebbe come dire che la lotta per l’eguaglianza fra i sessi ha reso le donne meno interessanti.

A proposito dell’uscita del suo nuovo disco, programmata per il 15 giugno, e dal titolo "No Place in Heaven", lo stesso Mika racconta che il brano “The Last party”, contenuto nel disco, è il racconto della festa organizzata dal grandissimo Freddy Mercury appena scoperto di avere l’AIDS.

Nella lunga intervista Mika racconta anche dello shok subito dalla morte della sorella avvenuta in maniera tragica nel 2010.

Stefano Leto

— Onda Musicale

Tags: Mika
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