Recensioni e Interviste

Giuseppina Torre: intervista alla pianista siciliana autrice delle musiche del docu film su Papa Francesco

Giuseppina Torre è una pianista e compositrice italiana, vincitrice di numerosi prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali dimostrandosi autentico esempio di eccellenza italiana che ha conquistato ammirazione e consensi oltreoceano prima ancora che nella sua terra natale.

Scoperta dagli organizzatori dei Los Angeles Music Awards grazie ad un brano caricato su iTunes, in poco tempo l'artista si è fatta conoscere in tutti gli Stati Uniti: da lì un percorso in ascesa che l'ha portata ad esibirsi davanti ai registi Sorrentino, Bertolucci e Muccino durante la sua permanenza in America e che le ha dato fama anche nel nostro Paese.

Nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, Giuseppina Torre ha conseguito il Diploma in Pianoforte presso l'Istituto Musicale V. Bellini di Caltanissetta, intraprendendo la propria carriera concertistica dapprima come interprete di musica classica e successivamente come interprete delle proprie composizioni, che per atmosfere e contenuti si collocano tra la musica classica e la New Classical.

L'abbiamo contattata e le abbiamo rivolto alcune domande.

 

Pianista e compositrice che si è esibita in molte prestigiose location. Come si definirebbe Giuseppina Torre?

"In un'intervista circa un anno fa mi hanno definita la “rabdomante delle emozioni” e mi identifico con tale definizione. Sono sempre alla ricerca di emozioni e tento, attraverso la mia musica, di  far viver emozioni. Per mia natura sono una persona che vuole andare a fondo, a ricercare l'origine di uno stato d'animo, fino a raggiungere il luogo dove hanno origine le emozioni, dentro il labirinto del cuore ove è difficile orientarsi. Ovviamente suonare in location che sono di per sé emozionanti, agevola l'ascoltatore ad intraprendere questo virtuale viaggio musicale – emozionale. Tra pochi giorni, precisamente sabato 15 luglio, suonerò alla Reggia di Caserta, mentre il 28 luglio mi esibirò ai piedi del Tempio di Giunone nella Valle dei Templi di Agrigento. Non vi nascondo che l’emozione è tantissima."

Nella tua carriera hai vinto molti prestigiosi premi, cosa rappresenta per la musica ?

"I prestigiosi premi vinti negli Stati Uniti rappresentano delle credenziali molto importanti per la mia carriera di musicista e anche un bel biglietto da visita. In America c'è molta più attenzione rispetto all’Italia e anzi valorizzano tantissimo tutto ciò che è Made in Italy. Mi sono sentita artisticamente e musicalmente molto più apprezzata in America che in Italia, anche se pian piano anche in Italia sto iniziando a farmi conoscere ed apprezzare."

Sei autrice della musica del docu-film “Papa Francesco – La mia idea di Arte”. (leggi l'articoloCome è nata questa straordinaria opportunità ?

"Già da tempo il mio nome e la mia musica circolavano nell’ambiente della sincronizzazione con le immagini di documentari e servizi giornalistici culturali in onda nelle tv nazionali. Sono infatti mie le musiche de “L'amore dopo la tempesta” e “Come manna dal cielo” entrambi del giornalista e storico Roberto Olla, andati in onda su Rai 1. Tempo fa Corrado Azzollini della Draka Distribution contattò il mio produttore artistico, Mimmo Cappuccio, perché voleva propormi la produzione di questo importantissimo progetto, la realizzazione di un dvd tratto dal libro di Papa Francesco “La mia idea di Arte”. Mi inviarono delle immagini  sulle quali scrissi alcune tracce che piacquero moltissimo alla produzione e in Vaticano. È così che quest’inverno ho scritto tutte le musiche che fanno da sottofondo al documentario, mentre il Maestro Mimmo Cappuccio ne ha curato gli arrangiamenti. La presentazione di questo ambizioso progetto è avvenuta il 27 Giugno scorso presso i Musei Vaticani e in quella occasione è stata data la notizia che il Vaticano avrebbe autorizzato l’iter per la candidatura del docu-film agli Oscar del 2018, con mia immensa gioia."

Attualmente sei impegnata in tour. Che cosa rappresenta per te il live e che rapporto hai con il tuo pubblico?

"È  molto importante il contatto con il pubblico. Con esso cerco di creare un filo emozionale immaginario che leghi da cuore a cuore. Come dicevo prima i miei live sono dei viaggi emozionali – musicali per cui ogni spettatore può intraprendere un percorso dentro i meandri più nascosti del suo cuore. Riaffioreranno ricordi ed emozioni sedimentate da tempo che, a causa della nostra vita frenetica, stentano ad emergere. A fine concerto è bello sentire le emozioni riempire la stanza, percepirle attraverso le strette di mano, gli abbracci e gli occhi lucidi."

Durante il tuo percorso di crescita professionale sei stata negli Stati Uniti. Quanto ha rappresentato per te questa esperienza?

"Ho vissuto un’esperienza che non avrei mai pensato di poter vivere. Mi sono ritrovata in un contesto opposto e contrario a quello che vivo qui in Italia. Mi sembrava di vivere un sogno, invece ero dove ogni musicista vorrebbe essere: a Los Angeles, e più precisamente a Hollywood, in attesa di essere insignita di ben quattro Los Angeles Music  Awards. I premi mi hanno portata ad essere conosciuta qui in Italia e a realizzare il mio primo CD “IL SILENZIO DELLE STELLE” (Bideri / Sony Music )"

“Il mio disco è un viaggio emozionale nel labirinto del cuore”. Con queste parole hai recentemente descritto il tuo album. Spiegaci che cosa intendi.

"Il Silenzio delle Stelle rappresenta una parte di me, quella parte che tendenzialmente cerchiamo di nascondere:  le nostre emozioni. È difficile orientarsi nel cuore poiché lo considero un vero e proprio labirinto, spesso ci si perde, spesso vorremmo trovarvi pace oppure le risposte a quesiti che invece rimarranno irrisolti. Da questa ricerca interiore, del mio andare in profondità, nasce “IL SILENZIO DELLE STELLE” dove attraverso le mie inquietudini ogni ascoltatore può ritrovarsi e immedesimarsi in questo viaggio virtuale."

Nel 2014 ti sei esibita al cospetto di Papa Francesco al Concerto dellEpifania, puoi raccontarci che emozione è stata?

"È stata una delle esperienze più forti della mia vita, ricordo il cuore battere a mille prima di suonare e poi la pace e la serenità che le parole del Santo Padre sanno infondere a chi si trova al suo cospetto. Con  mia grande meraviglia riuscii a suonare serenamente." 

Che progetti hai per il futuro?

"Sto già lavorando al mio prossimo disco e insieme al mio produttore artistico ne stiamo definendo il concept. Sarà un album che emozionalmente tenderà  la mano al passato ma lo sguardo al futuro."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

 

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Tags: Papa Francesco, Giuseppina Torre
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