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Recensione: “Distanza 0” di Manu

Manu, all'anagrafe Emanuele Gallo, è un giovane cantautore ligure e questo suo album uscito a fine novembre, Distanza 0, è la sua nuova fatica discografica.

Un album incentrato sull'amore e tutti i suoi guai con non poche note autobiografiche, beh, diamoci subito un'occhiata:

 

L'ultima lacrima nera: un'elegante atmosfera acustica sorretta da intimi giri di chitarra fanno da apripista alla prima traccia di questo disco. Manu parla di un abbandono con un sensibilità di matrice pop – R&B non da poco. Lascio al ricordo più bello che ho l'ultima lacrima nera.

Sempre per sempre: la traccia si apre sulle “battute” di un dialogo rassicurante per poi lasciarsi coinvolgere in un'atmosfera decisamente più triste e cupa. Che senso ha continuare e rimanere da soli ad affrontare i propri demoni se la persona amata non è al nostro fianco?

Il cielo questa notte è più nero: “non è giusto cambiare per diventare speciale” è un ottimo suggerimento. Quando si è in una relazione è inevitabile cambiare un minimo per “accostarsi” meglio che si può alla persona amata, ma a tutto c'è un limite e Manu ce lo ricorda chiaramente con una dolcezza quasi disarmante.

L’ultimo rintocco: una sorta di sfida per un bacio da dare prima della mezzanotte. Sembra una cosa molto bella, forse anche più facile di quello che sembra, ma il problema è il cuore di metallo di lei che la porta a porre distanze incolmabili piene solo d'indifferenza.

Per fortuna il protagonista di questa strana vicenda è più forte dell'indifferenza e non si arrende certo alle prime impressioni. Anche se il cuore sembra freddo gli occhi chiedono aiuto, la sfida diventa ora quasi una missione per distruggere questa freddezza e lasciare che i sentimenti fluiscano naturalmente.

Flashback: il tempo è certamente una strana costante nella vita di ognuno di noi. Può essere infatti un'arma a doppio taglio, ci fa dimenticare i brutti avvenimenti, ma può anche farci ricordare tutti i bei momenti trascorsi con una persona che adesso non è più al nostro fianco.

Manu ci narra il tutto magistralmente con un misto di rap e pop acustico, apparentemente in contraddizione tra loro, che riesce perfettamente nel suo intento.

Se solo avessi: brutta cosa il rimpianto. Ti fa pensare a tutto quello che si sarebbe potuto dire e fare quando le cose sono andate, storte, in un'altra direzione. Purtroppo quel “qualcosa” è finito e bisogna affidarsi al tempo per lenire le ferite.

Distanza 0: title track che si apre su malinconici accordi di pianoforte che mostra il lato più sensibile, e per questo ferito profondamente, di Manu. Lo stesso cantautore ha infatti dichiarato “sono talmente fierodi questa ultima composizione, al punto di rinominarla "Il mio capolavoro". Lascio che il brano parli per meed io non posso fare altro che trovarmi perfettamente d'accordo. Alzate il volume e godetevelo!

Un piccolo bacio: spensierata e nostalgica questa canzone ha il grande pregio di far viaggiare indietro nel tempo all'istante l'ascoltatore. Fa infatti ripensare a quell'amore adolescenziale, non è Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni, che nella sua semplicità sa colpire con una potenza inaudita.

Qui infatti basta un piccolo bacio per sconvolgere il mondo, uno sfiorarsi che ci fa immaginare tutto un altro mondo davanti a noi. Lasciatevi dunque cullare dai ricordi e cercate di ripescare quelle sensazioni e quegli attimi ai quali non pensavate da tanto tempo.

Fiocco di neve: tra le note iniziali di un'orchestrina elettronica Manu ci narra di quel dannato Natale che ha portato solo dolore e rimpianto invece di amore e felicità. Quanto fa male l'amore, a volte troppo.

Un addio: ultimo triste capitolo che, purtroppo, accomuna molte storie. Si spera sempre che sia un incubo, ma purtroppo “questo ricordo che ho di te fa male e non ti voglio più pensare”.

Incantevole: un altro pezzo allegro e spensierato in cui si narra di tutto quello che di positivo porta l'amore. Incantarsi per il suono delle parole, del fruscio di una carezza e così via. Almeno spezza la malinconia che rimane sempre lì, appena sotto l'acqua di ogni canzone.

Un riflesso di te: “ti è mai capitato di guardarti allo specchio e rivedere le sue piccole smorfie che la rendevano unica ai tuoi occhi?” Ottima domanda!

Sarai la sola: sonorità più moderne e radio friendly, un po' in stile Marco Mengoni, per le più belle promesse che si fanno all'inizio di una storia. A volte solenni, a volte dette perché in preda alle emozioni quelle rimangono. Poco conta se sono un paio di jeans sdruciti ed il solito maglione.

È solo che…: brano scritto a quattro mani con l'amico paroliere Francesco Di Biase che sa perfettamente come colpire nel profondo. Davvero ben azzeccato, soprattutto per i timidi “giochi” tra pianoforte e chitarra!

Un solo sguardo: un'irresistibile melodia al pianoforte degna delle migliori ballad chiude in bellezza il disco parlando del grande potere che si sprigiona da uno sguardo.

 

In conclusione che dire di questo disco? Distanza 0 di Manu è un album di pregevole fattura pop – R&B che, tra teneri e semplici giochi di chitarra e pianoforte, riesce a narrare tutte le gioie ed i dolori tipici dell'amore.

Devo ammettere che alcune canzoni, per brevi attimi, mi hanno fatto ricordare Gli ostacoli delcuore cantata da Elisa e Ligabue. Non sono un tipo da pop, ma questo album mi ha colpito parecchio e quindi tanto di cappello!

 

Vanni Versini – Onda Musicale

 

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Tags: Ligabue, Pop, Elisa, Marco Mengoni, Vanni Versini, R&B, Claudio Baglioni
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