Recensioni e Interviste

Rocco Sestito: ritratto di uno scrittore, dalla musica all’immagine

"Angeli incerti" è l'ultimo romanzo dello scrittore Rocco Sestito, calabrese di nascita ma trentino di adozione, che abbiamo raggiunto ed intervistato per farci raccontare la sua ultima fatica letteraria.

Sestito però, oltre ad essere stato molto gentile e disponibile, si è rivelato essere una persona dai molteplici talenti e dalle mille passioni. Ecco cosa ci siamo detti:

 

Sei venuto a parlarci del tuo ultimo libro, "Angeli incerti". Drammaturgo, regista e scrittore, ma chi è Rocco Sestito in poche parole?

"È tutto quello che hai detto tu (ride), ma devo dire che ho iniziato come musicista a 16 – 17 anni. Suonavo la tromba, ma anche la chitarra nei gruppi rock del mio paese. Poi sono venuto qui a Trento ed ho cominciato ad occuparmi, soprattutto, di teatro e poi di video realizzando molti cortometraggi, premiati ai festival nazionali, però facendo entrambe queste attività ho cominciato anche a scrivere le sceneggiature dei vari pezzi teatrali. È da qui che sono passato ai racconti ed al romanzo. Spesso io dico di essere un 'narratore di storie' perché prima l'ho fatto attraverso la musica per poi continuare con teatro, video e romanzi".

 

Visto che hai parlato di musica che gruppi ascoltavi e che genere suonavi prevalentemente?

"Appena iniziato direi i 'soliti' Beatles e poi sono passato all'hard rock con Deep Purple e Led Zeppelin. In seguito con il mio gruppo abbiamo cominciato a fare i pezzi nostri durante il periodo di band come U2 e Simple Minds, quindi abbiamo composto delle canzoni in linea con la musica degli anni '80. Contemporaneamente, però, suonavo in altri gruppi in piazza per racimolare quello che mi serviva per fare il rockettaro. Poi c'è stata anche la new wave oltre al rock, ma oggi ascolto musica a 360° quindi jazz, musica classica e tutto quello che si può definire 'musica bella'. Continuo ad ascoltarla anche perché, quando sono arrivato qua, ho studiato composizione, musica contemporanea e chitarra classica quindi la vivo appieno".

 

C'è un gruppo, o un artista, che ti fornisce un'ispirazione costante?

"Mi cogli impreparato (ride). Comunque in questo momento sto ascoltando tanto jazz, soprattutto Chet Baker in onore del mio passato di trombettista".

 

Musica a parte, quali sono le tue figure d'ispirazione principali?

"Diciamo che sono molto ispirato dal mondo del cinema. I miei maestri iniziali erano Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, insomma, i classici del cinema italiano. Quando facevo i cortometraggi i registi che mi hanno ispirato di più sono stati Quentin Tarantino e Wim Wenders. Da un punto di vista del romanzo direi assolutamente Musil che, nonostante sia irragiungibile, tengo come faro lontano che guardo andando avanti nel mare della scrittura".

 

La tua ultima fatica letteraria s'intitola "Angeli incerti", ce ne puoi parlare un po' e ci puoi spiegare il titolo che mi ha incuriosito parecchio?

"Prima di tutto questo romanzo è nato come adattamento cinematografico per un lungometraggio. Era il 2000 e c'era un gruppo di Trento, che adesso non esiste più, di nome C.O.D.. Conobbi Emanuele Lapiana e Dennis Pisetta ed ascoltai il CD che mi regalarono. Ho ascoltato queste musiche e mi piaquero tantissimo. All'epoca, oltre al teatro, facevo anche dei cortometraggi e questi pezzi mi avevano fatto venire in mente tantissime immagini, è stato allora che ho cominciato a pensare. Di solito quando fai un film prima scrivi la sceneggiatura, lo giri e poi inserisci la colonna sonora, io invece sono partito dalla colonna sonora per vedere cosa riuscivo a scrivere. Allora ho scritto questo adattamento cinematografico ispirato alle sensazioni che queste musiche mi davano però fare un film non è certo una cosa semplice. Infatti alla fine ho rinunciato però il testo era lì, i personaggi anche, e quasi come "Sei personaggi in cerca d'autore" di Pirandello mi chiamavono. Così, per non farli morire, ho deciso di trasformare questa sceneggiatura in un romanzo che oggi ha preso la forma di "Angeli incerti". Si chiama così perché gli 'angeli incerti', secondo il teologo antico Origene d'Alessandria, erano quegli angeli che, quando si trattò di scegliere tra Dio e Lucifero, non seppero con chi schierarsi ed è da loro che deriverebbero gli uomini. Quindi, 'angeli incerti' equivale a dire 'uomini' sempre in equilibrio tra bene e male. Tra i personaggi infatti c'è un funambolo che cammina su una corda sui pilastri del mondo come, per l'appunto, tra il bene e il male. Tutti questi personaggi sono in un momento di debolezza, ma devono comunque prendere la loro vita con tutta la forza che hanno per condurla verso una direzione ben definita. Sono sempre rimasti incerti, ma in quel momento devono prendere delle decisioni. Tornando ai C.O.D. il chitarrista è morto nel 2015 ed il romanzo, infatti, è dedicato a lui ovvero Dennis Pisetta".

 

Quali sono le tue altre passioni?

"A parte le cose che ti ho già detto, la cosa che mi piace di più è andare nelle enoteche ed assaggiare vini nuovi. Ho fatto anche il corso di sommelier, primo livello, e non mi dispiace andare con gli amici ad esplorare nuove cantine, aziende vinicole e comprare delle buone bottiglie nei momenti di relax".

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

"Innanzitutto la mia compagnia teatrale, Cassiel Project, la prosecuzione di un'altra compagnia precedente che ho lasciato due anni fa. Dal punto di vista dei romanzi sto scrivendo altro materiale, alcuni sono già pronti e sto aspettando di trovare altri contratti editoriali, per la casa editrice Edizioni Del Faro dirigo la collana di teatro e con la rivista UCT (Uomo Città Territorio) pubblico un racconto su ogni numero. Ovviamente la musica c'è sempre, infatti tutti gli ultimi spettacoli sono stati delle rappresentazioni teatrali e musicali. Poi presenterò il libro in regione per poi andare alla Ubik di Catanzaro verso dicembre".

 

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Tags: Simple Minds, Quentin Tarantino, Vanni Versini, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Deep Purple, Chet Baker, The Beatles, Led Zeppelin, U2
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